Priamo e Achille


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Memnone

Terre Esterne Cittadino libero Nessuno

23-03-2007 23:00
Visto che è uno dei passi che adoro di più dell'Iliade..li condivido ocn voi..


Entrò non visto il gran Priamo, e standogli accanto

strinse fra le sue mani i ginocchi d'Achille, baciò quella mano

tremenda, omicida, che molti figliuoli gli uccise.

Come quando grave colpa ha travolto un uomo,

che, ucciso in patria qualcuno, fugge in altro paese,

in casa d'un ricco, stupore afferra i presenti;

cosí Achille stupí, vedendo Priamo simile ai numi,

e anche gli altri stupirono e si guardarono in faccia.

Ma Priamo prendendo a pregare gli disse parola:

“Pensa al tuo padre, Achille pari agli dèi,

coetaneo mio, come me sulla soglia tetra della vecchiaia,

e lo tormentano forse i vicini, standogli intorno,

perché non c'è nessuno che il danno ed il male allontani.

Pure sentendo dire che tu ancora sei vivo,

Gode in cuore, e spera ogni giorno

di vedere il figliuolo tornare da Troia.

Ma io sono infelice del tutto, che generai forti figli

nell'ampia Troia, e non me ne resta nessuno.

Cinquanta ne avevo quando vennero i figli dei Danai,

e diciannove venivano tutti da un seno,

gli altri altre donne me li partorirono in casa:

ma Ares furente ha sciolto i ginocchi di molti,

e quello che solo restava, che proteggeva la rocca e la gente,

tu ieri l'hai ucciso, mentre per la sua patria lottava,

Ettore... Per lui vengo ora alle navi dei Danai,

per riscattarlo da te, ti porto doni infiniti.

Achille, rispetta i numi, abbi pietà di me,

pensando al padre tuo: ma io son piú misero,

ho patito quanto nessun altro mortale,

portare alla bocca la mano dell'uomo che ha ucciso i miei figli! ”

Disse cosí, e gli fece nascere brama di piangere il padre:

allora gli prese la mano e scostò piano il vecchio;

entrambi pensavano e uno piangeva Ettore massacratore

a lungo, rannicchiandosi ai piedi d'Achille,

ma Achille piangeva il padre, e ogni tanto

anche Patroclo; s'alzava per la dimora quel pianto.

 
Memnone

Terre Esterne Cittadino libero Nessuno

25-03-2007 11:41
ciao sofy


achile attenzione non è un dio; è un eroe, che per i greci significava per metà con sangue mortale e per metà no, in quanto figlio di una dea e di un mortale. a mio parer presenta poi tutte le sfumature umane: incarna l'odio...la devozione..l'amore...l'accidia, la gloria e l'onore...la rabbia istintiva, la caparbietà, l'ostinazione...ecc

In ogni caso poi, gli Dèi non hanno nulla in meno degli uomini(fore solo la mortalità), in quanto loro rappresentano le emozioni e le caratteristiche umane, alla fin fine(e i greci lo sapevano)le divinità sono simboli,energia che è presente nelle nostre anime e che si mascherano con sembianze umane per essere concepiti dalla ragione umana.

Ettore poi,era si il difensore, ma aveva la stessa presuzione di achille, lo si nota dai suoi litigi con Polidemante, con Glauco...ha lo stesso senso dell'onore di achille.


me tifa x il capo dei Lici...Sarpedonte....che sto cavolo di Patroclo ha ucciso poi...

 
Lucius

Terre Esterne Cittadino libero Nessuno

25-03-2007 22:39
Ricordo quando mi venne regalato questo poema.

Prima ancora che lo studiassi.

Parti pallose ce ne sono, diciamocelo su, come in tutti i poemi di si grande respiro.

Tuttavia, la poetica di passi come quello citato da memnone me lo rese subito ..... amabile. Tanto che cercai di impararlo a memoria.

Arrivato alla metà del primo canto, rinsavii.

Tra Ettore e Achille preferisco il primo, ma solo perchè chi si batte comunque pur sapendo certa la sua fine, mostra estrema dedizione a quella che è una causa suprema.

E poi Achille è un PP!!!!!!!!!

 
Seylin

Lunhart Officiante Complottista

26-03-2007 13:29
Dell'Iliade non smetterò mai di amare Patroclo e Priamo.

Patroclo perchè tenta in ogni modo di seguire le orme del suo amico ed eroe. E non lo fa per invidia, ma perchè è il suo modello, il suo maestro. Inoltre bisogna notare che i greci seguivano il culto del buono e del bello (kalos kai agathos :P) e quindi se non eri bello, forte e capace in battaglia, per loro eri un niente. quindi è ovvio che in ogni modo bisognava esaltare se stessi combattendo. E Patroclo lo fa, rischiando la sua stessa vita e tentando di portare alla vittorio il suo comandante e la sua patria.

Priamo perchè si abbassa a fare ciò che nessun altro in quel mondo sembrava capace di fare. è la piena dimostrazione dell'amore che nutre verso il figlio, ma soprattutto è la dimostrazione che si può averte onore e gloria anche senza la guerra. Ditemi chi sarebbe capace di dire che Priamo era un codardo. Abbassarsi a quel modo davanti ad Achille, inginocchiarsi per riavere un corpo MORTO. Solo la sincerità, la volontà e l'onore di Priamo hanno fermato Achille dall'ucciderlo e l'hanno convinto ad esaudire la sua richiesta. Per questo è Priamo il mio idolo...<e se posso dirla tutta, se fosse stato un po' più giovane (un bel po')sarebbe stato l'uomo della mia vita>

P.S.
Sarò stupida, ma amo l'Iliade in tutte le sue parti e tutti i personaggi, perchè tutti hanno un diverso carattere che dimostra la grandezza degli uomini che sono descritti.

 
Memnone

Terre Esterne Cittadino libero Nessuno

26-03-2007 18:28
parole sante Seylin! concordo con tutto ciò che hai detto! Ogni personaggio è un mondo a sè nonostante l'omogeneità culturale



è bello vedere che molti altri la pensano ocme me su questo grande poema

 
Lucius

Terre Esterne Cittadino libero Nessuno

27-03-2007 10:13
se se.... Patroclo era non l'amico di Achille.....

ma l'"amichetto".


La cultura classica (sia greca che romana) non biasimava l'omosessualità o la bisessualità, anzi!

Pensate all'imperatore Adriano, che nelle sue "memorie" spende dolcissime parole e per il suo schiavo più bello e er le sue amanti.

I grandi eroi erano soliti avere nella loro tenda un compagno, e non solo per parlare o insegnargli la guerra.

Achille aveva ragione di incazzarsi come un caimano!!!!

 
Memnone

Terre Esterne Cittadino libero Nessuno

27-03-2007 18:11
eheh vero Lucius... in effetti era ben vista la cosa, specie se l'amichetto è giovane e l'altro più maturo..
in questo caso xò è achille a esser l'amichetto visto che aveva 15 anni,e patroclo era molto più avanti con l'età ed era il suo maestro/compagno.

 
Lucius

Terre Esterne Cittadino libero Nessuno

28-03-2007 08:46
vabbè, insomma il concetto era quello.....

sempre del club della frocia erano!!

Mo andare a vedere chi era il passivo mi sembra arduo----

XD

 
Seylin

Lunhart Officiante Complottista

29-03-2007 11:56
si ma non cambia nulla...ho comunque ragione!(aspettate ke mi sparo da sola...)
no seriamente...proprio perchè l'omosessualità e la bisessualità non erano anormali a quel tempo, si rafforzava ancora l'idea che l'uomo dovesse essere bello, forte, buono e d'onore, menntre la donna era vista quasi solo come "strumento x proseguire la specie", tranne in casi speciali (Vedi Ettore e Andromaca)

 
Lucius

Terre Esterne Cittadino libero Nessuno

29-03-2007 14:33
menntre la donna era vista quasi solo come "strumento x proseguire la specie"

A qui tempi si che regnava giustizia e intelligenza.

Muahahahahahahahahah

 
Seylin

Lunhart Officiante Complottista

30-03-2007 11:10
Muori è_é

 
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