
Originariamente Scritto da
PresidenteCuoreDiMaglia
Io mi chiamo Laura, non mi chiamo signora presidentessa di Cuore di Maglia, sono Laura e basta e come voi tutte difendo il mio operato, grande, piccolo, insignificante, non lo so, davvero con grande enfasi, troppa, forse, non so nemmeno questo.
E' stato un susseguirsi di cose e di situazioni, ci sono stati dei brutti precedenti ed è vero che mi devo informare prima di parlare eccetera, ma sono certa che voi, tutte voi, una per una, avreste fatto lo stesso per il vostro gruppo, la vostra missione, per la forza che ci mettete, e si vede, esattamente come noi. Avreste fatto uguale. Lo state facendo con me, lo so.
Ero a Grignasco, a prendere della lana e del cotone quando mi è arrivata la notifica di questo messaggio e ho risposto di getto dal telefono, non sapendo che non era quella la strada, che così non sarebbe arrivato.
Te lo riscrivo qua, avevo pensato, Giulietta, di mandarti un messaggio privato ma voglio che tutte, comprese quelle che in privato mi hanno insultato e pesantemente, lo possano leggere.
Io non ho cuore a litigare, non sono capace, di infervorarmi sì, di agitarmi anche ma di litigare no, non l'ho imparato.
E ne sono fiera.
Anche io ho preso in mano dei bambini di mezzo chilo e ogni volta sono uscita da lì stordita e felice, anche, per le grandi, piccolissime cose che CdM è riuscito a fare, per aver fatto sorridere una mamma triste di un bambino che, forse, non è nemmeno arrivato al giorno dopo.
Non so quante siano in Italia, ma ne vorrei mille di associazioni e gruppi come questi.
Ma se uno di loro lavora male, fa le cose male, rovina il paziente lavoro di tutti gli altri che hanno messo insieme tempo, soldi ed energie, per fare questo.
Avevate fatto cose per noi, e so bene come lavorate.
Ma provate a pensare se veniste a sapere che qualcuno che si chiama Il Cuore a Maglia di Peggy.com fosse riuscito ad entrare in un ospedale e a consegnare delle cose. Sono certa che non vi sareste rallegrate subito e non avreste detto subito AH, guarda, ma che brave. Avreste voluto saperne di più. O mi sbaglio? Se poi aveste in passato già avuto un'esperienza non proprio felice sul genere, allora avreste fatto fuoco e fiamme, esattamente come ho fatto io.
Non è questione di pensare solo al marchio, come qualcuno mi ha detto, no, ma i nomi sono importanti per farsi ricordare. E fare tanto e di più.
Sono certa di questo, perchè è così. Chi fa le cose come noi, e noi intendo noi e voi, ci mette il cuore, l'anima e il sentimento e si farebbe scannare per il suo ideale, per i bambini che aiuta, per i bambini in dialisi, che una volta ci sono e la volta dopo no, per le ragazze anoressiche piene di flebo che una collana all'uncinetto le fa sentire regine, per una coperta con scritto Mohamed.
Io mi chiamo Laura, non sono la signora presidentessa di un bel niente, ma ho pensato così tanto a questa cosa, alle parole che sono volate, che ci ho dormito a fatica.
Ho preso del cotone anche per voi, qualora vi servisse. E so che vi serve. Fatemi sapere come faccio a farvelo avere.
Per Giulietta.
Voglio parlarti, Giulietta, vorrei incontrarti , e l'unica cosa che voglio è il bene di questi bambini che sono un pò nostri, alla fine.
Sono tanti e insieme potremmo davvero fare tanto, potremmo essere una vera forza, è l'unica strada.
Mandami un numero di telefono, dobbiamo parlarci, è giusto così.
Io, il rancore, non so nemmeno che cosa sia.
Laura e basta.
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