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Discussione: lettura del giorno

  1. #41
    francesca giordano è offline Crocettina Silver
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    Lettera agli Ebrei 11,1-2.8-19.
    La fede è fondamento delle cose che si sperano e prova di quelle che non si vedono.
    Per mezzo di questa fede gli antichi ricevettero buona testimonianza.
    Per fede Abramo, chiamato da Dio, obbedì partendo per un luogo che doveva ricevere in eredità, e partì senza sapere dove andava.
    Per fede soggiornò nella terra promessa come in una regione straniera, abitando sotto le tende, come anche Isacco e Giacobbe, coeredi della medesima promessa.
    Egli aspettava infatti la città dalle salde fondamenta, il cui architetto e costruttore è Dio stesso.
    Per fede anche Sara, sebbene fuori dell'età, ricevette la possibilità di diventare madre perché ritenne fedele colui che glielo aveva promesso.
    Per questo da un uomo solo, e inoltre già segnato dalla morte, nacque una discendenza numerosa come le stelle del cielo e come la sabbia innumerevole che si trova lungo la spiaggia del mare.
    Nella fede morirono tutti costoro, pur non avendo conseguito i beni promessi, ma avendoli solo veduti e salutati di lontano, dichiarando di essere stranieri e pellegrini sopra la terra.
    Chi dice così, infatti, dimostra di essere alla ricerca di una patria.
    Se avessero pensato a quella da cui erano usciti, avrebbero avuto possibilità di ritornarvi;
    ora invece essi aspirano a una migliore, cioè a quella celeste. Per questo Dio non disdegna di chiamarsi loro Dio: ha preparato infatti per loro una città.
    Per fede Abramo, messo alla prova, offrì Isacco e proprio lui, che aveva ricevuto le promesse, offrì il suo unico figlio,
    del quale era stato detto: In Isacco avrai una discendenza che porterà il tuo nome.
    Egli pensava infatti che Dio è capace di far risorgere anche dai morti: per questo lo riebbe e fu come un simbolo.
    E' importante non limitarsi ad aiutare qualcuno per dovere o per diletto.
    Se lo si fa con amore e compassione, con un sorriso e con parole gentili,
    si procura di certo una gioia agli altri.
    L'atto in se stesso può sembrare identico,ma i benefici che esso comporta sono infinitamente superiori.
    (Dalai Lama)

  2. #42
    francesca giordano è offline Crocettina Silver
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    Libro del Deuteronomio 10,12-22.
    Ora, Israele, che cosa ti chiede il Signore tuo Dio, se non che tu tema il Signore tuo Dio, che tu cammini per tutte le sue vie, che tu l'ami e serva il Signore tuo Dio con tutto il cuore e con tutta l'anima,
    che tu osservi i comandi del Signore e le sue leggi, che oggi ti do per il tuo bene?
    Ecco, al Signore tuo Dio appartengono i cieli, i cieli dei cieli, la terra e quanto essa contiene.
    Ma il Signore predilesse soltanto i tuoi padri, li amò e, dopo loro, ha scelto fra tutti i popoli la loro discendenza, cioè voi, come oggi.
    Circoncidete dunque il vostro cuore ostinato e non indurite più la vostra nuca;
    perché il Signore vostro Dio è il Dio degli dei, il Signore dei signori, il Dio grande, forte e terribile, che non usa parzialità e non accetta regali,
    rende giustizia all'orfano e alla vedova, ama il forestiero e gli dà pane e vestito.
    Amate dunque il forestiero, poiché anche voi foste forestieri nel paese d'Egitto.
    Temi il Signore tuo Dio, a lui servi, restagli fedele e giura nel suo nome:
    Egli è l'oggetto della tua lode, Egli è il tuo Dio; ha fatto per te quelle cose grandi e tremende che i tuoi occhi hanno visto.
    I tuoi padri scesero in Egitto in numero di settanta persone; ora il Signore tuo Dio ti ha reso numeroso come le stelle dei cieli.
    E' importante non limitarsi ad aiutare qualcuno per dovere o per diletto.
    Se lo si fa con amore e compassione, con un sorriso e con parole gentili,
    si procura di certo una gioia agli altri.
    L'atto in se stesso può sembrare identico,ma i benefici che esso comporta sono infinitamente superiori.
    (Dalai Lama)

  3. #43
    francesca giordano è offline Crocettina Silver
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    Libro del Deuteronomio 31,1-8.
    Mosè andò e rivolse ancora queste parole a tutto Israele. Disse loro:
    "Io oggi ho centovent'anni; non posso più andare e venire; inoltre il Signore mi ha detto: Tu non passerai questo Giordano.
    Il Signore tuo Dio passerà davanti a te, distruggerà davanti a te quelle nazioni e tu prenderai il loro posto; quanto a Giosuè, egli passerà alla tua testa, come il Signore ha detto.
    Il Signore tratterà quelle nazioni come ha trattato Sicon e Og, re degli Amorrei, e come ha trattato il loro paese, che egli ha distrutto.
    Il Signore le metterà in vostro potere e voi le tratterete secondo tutti gli ordini che vi ho dati.
    Siate forti, fatevi animo, non temete e non vi spaventate di loro, perché il Signore tuo Dio cammina con te; non ti lascerà e non ti abbandonerà".
    Poi Mosè chiamò Giosuè e gli disse alla presenza di tutto Israele: "Sii forte e fatti animo, perché tu entrerai con questo popolo nel paese, che il Signore ai loro padri giurò di darvi: tu gliene darai il possesso.
    Il Signore stesso cammina davanti a te; egli sarà con te, non ti lascerà e non ti abbandonerà; non temere e non ti perdere d'animo!".


    Libro del Deuteronomio 32,3-4a.7-9.12.
    Voglio proclamare il nome del Signore:
    date gloria al nostro Dio!
    Egli è la Roccia; perfetta è l'opera sua;
    tutte le sue vie sono giustizia;

    Ricorda i giorni del tempo antico,
    medita gli anni lontani.
    Interroga tuo padre e te lo farà sapere,
    i tuoi vecchi e te lo diranno.

    Quando l'Altissimo divideva i popoli,
    quando disperdeva i figli dell'uomo,
    egli stabilì i confini delle genti
    secondo il numero degli Israeliti.

    Perché porzione del Signore è il suo popolo,
    Giacobbe è sua eredità.
    Il Signore lo guidò da solo,
    non c'era con lui alcun dio straniero.
    E' importante non limitarsi ad aiutare qualcuno per dovere o per diletto.
    Se lo si fa con amore e compassione, con un sorriso e con parole gentili,
    si procura di certo una gioia agli altri.
    L'atto in se stesso può sembrare identico,ma i benefici che esso comporta sono infinitamente superiori.
    (Dalai Lama)

  4. Per questo Post, l'utente francesca giordano e' stato ringraziato da:

    corbi (13-08-2013)

  5. #44
    francesca giordano è offline Crocettina Silver
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    Libro del Deuteronomio 34,1-12.
    Poi Mosè salì dalle steppe di Moab sul monte Nebo, cima del Pisga, che è di fronte a Gerico. Il Signore gli mostrò tutto il paese: Gàlaad fino a Dan,
    tutto Nèftali, il paese di Efraim e di Manàsse, tutto il paese di Giuda fino al Mar Mediterraneo
    e il Negheb, il distretto della valle di Gerico, città delle palme, fino a Zoar.
    Il Signore gli disse: "Questo è il paese per il quale io ho giurato ad Abramo, a Isacco e a Giacobbe: Io lo darò alla tua discendenza. Te l'ho fatto vedere con i tuoi occhi, ma tu non vi entrerai!".
    Mosè, servo del Signore, morì in quel luogo, nel paese di Moab, secondo l'ordine del Signore.
    Fu sepolto nella valle, nel paese di Moab, di fronte a Bet-Peor; nessuno fino ad oggi ha saputo dove sia la sua tomba.
    Mosè aveva centoventi anni quando morì; gli occhi non gli si erano spenti e il vigore non gli era venuto meno.
    Gli Israeliti lo piansero nelle steppe di Moab per trenta giorni; dopo, furono compiuti i giorni di pianto per il lutto di Mosè.
    Giosuè, figlio di Nun, era pieno dello spirito di saggezza, perché Mosè aveva imposto le mani su di lui; gli Israeliti gli obbedirono e fecero quello che il Signore aveva comandato a Mosè.
    Non è più sorto in Israele un profeta come Mosè - lui con il quale il Signore parlava faccia a faccia -
    per tutti i segni e prodigi che il Signore lo aveva mandato a compiere nel paese di Egitto, contro il faraone, contro i suoi ministri e contro tutto il suo paese,
    e per la mano potente e il terrore grande con cui Mosè aveva operato davanti agli occhi di tutto Israele.
    E' importante non limitarsi ad aiutare qualcuno per dovere o per diletto.
    Se lo si fa con amore e compassione, con un sorriso e con parole gentili,
    si procura di certo una gioia agli altri.
    L'atto in se stesso può sembrare identico,ma i benefici che esso comporta sono infinitamente superiori.
    (Dalai Lama)

  6. #45
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    Apocalisse 11,19a.12,1-6a.10ab.
    Allora si aprì il santuario di Dio nel cielo e apparve nel santuario l'arca dell'alleanza. Ne seguirono folgori, voci, scoppi di tuono, terremoto e una tempesta di grandine.
    Nel cielo apparve poi un segno grandioso: una donna vestita di sole, con la luna sotto i suoi piedi e sul suo capo una corona di dodici stelle.
    Era incinta e gridava per le doglie e il travaglio del parto.
    Allora apparve un altro segno nel cielo: un enorme drago rosso, con sette teste e dieci corna e sulle teste sette diademi;
    la sua coda trascinava giù un terzo delle stelle del cielo e le precipitava sulla terra. Il drago si pose davanti alla donna che stava per partorire per divorare il bambino appena nato.
    Essa partorì un figlio maschio, destinato a governare tutte le nazioni con scettro di ferro, e il figlio fu subito rapito verso Dio e verso il suo trono.
    La donna invece fuggì nel deserto, ove Dio le aveva preparato un rifugio perché vi fosse nutrita per milleduecentosessanta giorni.
    Allora udii una gran voce nel cielo che diceva: "Ora si è compiuta la salvezza, la forza e il regno del nostro Dio e la potenza del suo Cristo, poiché è stato precipitato l'accusatore dei nostri fratelli, colui che li accusava davanti al nostro Dio giorno e notte.
    E' importante non limitarsi ad aiutare qualcuno per dovere o per diletto.
    Se lo si fa con amore e compassione, con un sorriso e con parole gentili,
    si procura di certo una gioia agli altri.
    L'atto in se stesso può sembrare identico,ma i benefici che esso comporta sono infinitamente superiori.
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  7. #46
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    Libro di Giosuè 24,1-13.
    Giosuè radunò tutte le tribù d'Israele in Sichem e convocò gli anziani d'Israele, i capi, i giudici e gli scribi del popolo, che si presentarono davanti a Dio.
    Giosuè disse a tutto il popolo: "Dice il Signore, Dio d'Israele: I vostri padri, come Terach padre di Abramo e padre di Nacor, abitarono dai tempi antichi oltre il fiume e servirono altri dei.
    Io presi il padre vostro Abramo da oltre il fiume e gli feci percorrere tutto il paese di Cànaan; moltiplicai la sua discendenza e gli diedi Isacco.
    Ad Isacco diedi Giacobbe ed Esaù e assegnai ad Esaù il possesso delle montagne di Seir; Giacobbe e i suoi figli scesero in Egitto.
    Poi mandai Mosè e Aronne e colpii l'Egitto con i prodigi che feci in mezzo ad esso; dopo vi feci uscire.
    Feci dunque uscire dall'Egitto i vostri padri e voi arrivaste al mare. Gli Egiziani inseguirono i vostri padri con carri e cavalieri fino al Mare Rosso.
    Quelli gridarono al Signore ed egli pose fitte tenebre fra voi e gli Egiziani; poi spinsi sopra loro il mare, che li sommerse; i vostri occhi videro ciò che io avevo fatto agli Egiziani. Dimoraste lungo tempo nel deserto.
    Io vi condussi poi nel paese degli Amorrèi, che abitavano oltre il Giordano; essi combatterono contro di voi e io li misi in vostro potere; voi prendeste possesso del loro paese e io li distrussi dinanzi a voi.
    Poi sorse Balak, figlio di Zippor, re di Moab, per muover guerra a Israele; mandò a chiamare Balaam, figlio di Beor, perché vi maledicesse;
    ma io non volli ascoltare Balaam; egli dovette benedirvi e vi liberai dalle mani di Balak.
    Passaste il Giordano e arrivaste a Gerico. Gli abitanti di Gerico, gli Amorrèi, i Perizziti, i Cananei, gli Hittiti, i Gergesei, gli Evei e i Gebusei combatterono contro di voi e io li misi in vostro potere.
    Mandai avanti a voi i calabroni, che li scacciarono dinanzi a voi, com'era avvenuto dei due re amorrèi: ma ciò non avvenne per la vostra spada, né per il vostro arco.
    Vi diedi una terra, che voi non avevate lavorata, e abitate in città, che voi non avete costruite, e mangiate i frutti delle vigne e degli oliveti, che non avete piantati.
    E' importante non limitarsi ad aiutare qualcuno per dovere o per diletto.
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  8. #47
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    Libro di Giosuè 24,14-29.
    Temete dunque il Signore e servitelo con integrità e fedeltà; eliminate gli dei che i vostri padri servirono oltre il fiume e in Egitto e servite il Signore.
    Se vi dispiace di servire il Signore, scegliete oggi chi volete servire: se gli dei che i vostri padri servirono oltre il fiume oppure gli dei degli Amorrèi, nel paese dei quali abitate. Quanto a me e alla mia casa, vogliamo servire il Signore".
    Allora il popolo rispose e disse: "Lungi da noi l'abbandonare il Signore per servire altri dei!
    Poiché il Signore nostro Dio ha fatto uscire noi e i padri nostri dal paese d'Egitto, dalla condizione servile, ha compiuto quei grandi miracoli dinanzi agli occhi nostri e ci ha protetti per tutto il viaggio che abbiamo fatto e in mezzo a tutti i popoli fra i quali siamo passati.
    Il Signore ha scacciato dinanzi a noi tutti questi popoli e gli Amorrèi che abitavano il paese. Perciò anche noi vogliamo servire il Signore, perché Egli è il nostro Dio".
    Giosuè disse al popolo: "Voi non potrete servire il Signore, perché è un Dio santo, è un Dio geloso; Egli non perdonerà le vostre trasgressioni e i vostri peccati.
    Se abbandonerete il Signore e servirete dei stranieri, Egli vi si volterà contro e, dopo avervi fatto tanto bene, vi farà del male e vi consumerà".
    Il popolo disse a Giosuè: "No! Noi serviremo il Signore".
    Allora Giosuè disse al popolo: "Voi siete testimoni contro voi stessi, che vi siete scelto il Signore per servirlo!". Risposero: "Siamo testimoni!".
    Giosuè disse: "Eliminate gli dei dello straniero, che sono in mezzo a voi, e rivolgete il cuore verso il Signore, Dio d'Israele!".
    Il popolo rispose a Giosuè: "Noi serviremo il Signore nostro Dio e obbediremo alla sua voce!".
    Giosuè in quel giorno concluse un'alleanza con il popolo e gli diede uno statuto e una legge a Sichem.
    Poi Giosuè scrisse queste cose nel libro della legge di Dio; prese una grande pietra e la rizzò là, sotto il terebinto, che è nel santuario del Signore.
    Giosuè disse a tutto il popolo: "Ecco questa pietra sarà una testimonianza per noi; perché essa ha udito tutte le parole che il Signore ci ha dette; essa servirà quindi da testimonio contro di voi, perché non rinneghiate il vostro Dio".
    Poi Giosuè rimandò il popolo, ognuno al proprio territorio.
    Dopo queste cose, Giosuè figlio di Nun, servo del Signore, morì a centodieci anni
    E' importante non limitarsi ad aiutare qualcuno per dovere o per diletto.
    Se lo si fa con amore e compassione, con un sorriso e con parole gentili,
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  9. #48
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    Lettera agli Ebrei 12,1-4.
    Anche noi dunque, circondati da un così gran nugolo di testimoni, deposto tutto ciò che è di peso e il peccato che ci assedia, corriamo con perseveranza nella corsa che ci sta davanti,
    tenendo fisso lo sguardo su Gesù, autore e perfezionatore della fede. Egli in cambio della gioia che gli era posta innanzi, si sottopose alla croce, disprezzando l'ignominia, e si è assiso alla destra del trono di Dio.
    Pensate attentamente a colui che ha sopportato contro di sé una così grande ostilità dei peccatori, perché non vi stanchiate perdendovi d'animo.
    Non avete ancora resistito fino al sangue nella vostra lotta contro il peccato
    E' importante non limitarsi ad aiutare qualcuno per dovere o per diletto.
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  10. #49
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    Libro dei Giudici 2,11-19.
    Gli Israeliti fecero ciò che è male agli occhi del Signore e servirono i Baal;
    abbandonarono il Signore, Dio dei loro padri, che li aveva fatti uscire dal paese d'Egitto, e seguirono altri dei di quei popoli che avevano intorno: si prostrarono davanti a loro e provocarono il Signore,
    abbandonarono il Signore e servirono Baal e Astarte.
    Allora si accese l'ira del Signore contro Israele e li mise in mano a razziatori, che li depredarono; li vendette ai nemici che stavano loro intorno ed essi non potevano più tener testa ai nemici.
    Dovunque uscivano in campo, la mano del Signore era contro di loro, come il Signore aveva detto, come il Signore aveva loro giurato: furono ridotti all'estremo.
    Allora il Signore fece sorgere dei giudici, che li liberavano dalle mani di quelli che li spogliavano.
    Ma neppure ai loro giudici davano ascolto, anzi si prostituivano ad altri dei e si prostravano davanti a loro. Abbandonarono ben presto la via battuta dai loro padri, i quali avevano obbedito ai comandi del Signore: essi non fecero così.
    Quando il Signore suscitava loro dei giudici, il Signore era con il giudice e li liberava dalla mano dei loro nemici durante tutta la vita del giudice; perché il Signore si lasciava commuovere dai loro gemiti sotto il giogo dei loro oppressori.
    Ma quando il giudice moriva, tornavano a corrompersi più dei loro padri, seguendo altri dei per servirli e prostrarsi davanti a loro, non desistendo dalle loro pratiche e dalla loro condotta ostinata.
    E' importante non limitarsi ad aiutare qualcuno per dovere o per diletto.
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  11. #50
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    Libro dei Giudici 6,11-24a.
    Ora l'angelo del Signore venne a sedere sotto il terebinto di Ofra, che apparteneva a Ioas, Abiezerita; Gedeone, figlio di Ioas, batteva il grano nel tino per sottrarlo ai Madianiti.
    L'angelo del Signore gli apparve e gli disse: "Il Signore è con te, uomo forte e valoroso!".
    Gedeone gli rispose: "Signor mio, se il Signore è con noi, perché ci è capitato tutto questo? Dove sono tutti i suoi prodigi che i nostri padri ci hanno narrato, dicendo: Il Signore non ci ha fatto forse uscire dall'Egitto? Ma ora il Signore ci ha abbandonati e ci ha messi nelle mani di Madian".
    Allora il Signore si volse a lui e gli disse: "Và con questa forza e salva Israele dalla mano di Madian; non ti mando forse io?".
    Gli rispose: "Signor mio, come salverò Israele? Ecco, la mia famiglia è la più povera di Manàsse e io sono il più piccolo nella casa di mio padre".
    Il Signore gli disse: "Io sarò con te e tu sconfiggerai i Madianiti come se fossero un uomo solo".
    Gli disse allora: "Se ho trovato grazia ai tuoi occhi, dammi un segno che proprio tu mi parli.
    Intanto, non te ne andare di qui prima che io torni da te e porti la mia offerta da presentarti". Rispose: "Resterò finché tu torni".
    Allora Gedeone entrò in casa, preparò un capretto e con un'efa di farina preparò focacce azzime; mise la carne in un canestro, il brodo in una pentola, gli portò tutto sotto il terebinto e glielo offrì.
    L'angelo di Dio gli disse: "Prendi la carne e le focacce azzime, mettile su questa pietra e versavi il brodo". Egli fece così.
    Allora l'angelo del Signore stese l'estremità del bastone che aveva in mano e toccò la carne e le focacce azzime; salì dalla roccia un fuoco che consumò la carne e le focacce azzime e l'angelo del Signore scomparve dai suoi occhi.
    Gedeone vide che era l'angelo del Signore e disse: "Signore, ho dunque visto l'angelo del Signore faccia a faccia!".
    Il Signore gli disse: "La pace sia con te, non temere, non morirai!".
    Allora Gedeone costruì in quel luogo un altare al Signore e lo chiamò Signore-Pace. Esso esiste fino ad oggi a Ofra degli Abiezeriti.
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