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Discussione: lettura del giorno

  1. #21
    francesca giordano è offline Crocettina Silver
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    Cantico dei Cantici 3,1-4ab.
    Così dice la sposa:
    "Sul mio letto, lungo la notte, ho cercato
    l'amato del mio cuore;
    l'ho cercato, ma non l'ho trovato.
    "Mi alzerò e farò il giro della città;
    per le strade e per le piazze;
    voglio cercare l'amato del mio cuore".
    L'ho cercato, ma non l'ho trovato.
    Mi hanno incontrato le guardie che fanno la ronda:
    "Avete visto l'amato del mio cuore?".
    Da poco le avevo oltrepassate,
    quando trovai l'amato del mio cuore".
    E' importante non limitarsi ad aiutare qualcuno per dovere o per diletto.
    Se lo si fa con amore e compassione, con un sorriso e con parole gentili,
    si procura di certo una gioia agli altri.
    L'atto in se stesso può sembrare identico,ma i benefici che esso comporta sono infinitamente superiori.
    (Dalai Lama)

  2. #22
    francesca giordano è offline Crocettina Silver
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    Lettera di san Paolo apostolo ai Galati 2,19-20.
    In realtà mediante la legge io sono morto alla legge, per vivere per Dio.
    Sono stato crocifisso con Cristo e non sono più io che vivo, ma Cristo vive in me. Questa vita nella carne, io la vivo nella fede del Figlio di Dio, che mi ha amato e ha dato se stesso per me.
    E' importante non limitarsi ad aiutare qualcuno per dovere o per diletto.
    Se lo si fa con amore e compassione, con un sorriso e con parole gentili,
    si procura di certo una gioia agli altri.
    L'atto in se stesso può sembrare identico,ma i benefici che esso comporta sono infinitamente superiori.
    (Dalai Lama)

  3. #23
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    Libro dell’Esodo 16,1-5.9-15.
    Levarono l'accampamento da Elim e tutta la comunità degli Israeliti arrivò al deserto di Sin, che si trova tra Elim e il Sinai, il quindici del secondo mese dopo la loro uscita dal paese d'Egitto.
    Nel deserto tutta la comunità degli Israeliti mormorò contro Mosè e contro Aronne.
    Gli Israeliti dissero loro: "Fossimo morti per mano del Signore nel paese d'Egitto, quando eravamo seduti presso la pentola della carne, mangiando pane a sazietà! Invece ci avete fatti uscire in questo deserto per far morire di fame tutta questa moltitudine".
    Allora il Signore disse a Mosè: "Ecco, io sto per far piovere pane dal cielo per voi: il popolo uscirà a raccoglierne ogni giorno la razione di un giorno, perché io lo metta alla prova, per vedere se cammina secondo la mia legge o no.
    Ma il sesto giorno, quando prepareranno quello che dovranno portare a casa, sarà il doppio di ciò che raccoglieranno ogni altro giorno".
    Mosè disse ad Aronne: "Dà questo comando a tutta la comunità degli Israeliti: Avvicinatevi alla presenza del Signore, perché egli ha inteso le vostre mormorazioni!".
    Ora mentre Aronne parlava a tutta la comunità degli Israeliti, essi si voltarono verso il deserto: ed ecco la Gloria del Signore apparve nella nube.
    Il Signore disse a Mosè:
    "Ho inteso la mormorazione degli Israeliti. Parla loro così: Al tramonto mangerete carne e alla mattina vi sazierete di pane; saprete che io sono il Signore vostro Dio".
    Ora alla sera le quaglie salirono e coprirono l'accampamento; al mattino vi era uno strato di rugiada intorno all'accampamento.
    Poi lo strato di rugiada svanì ed ecco sulla superficie del deserto vi era una cosa minuta e granulosa, minuta come è la brina sulla terra.
    Gli Israeliti la videro e si dissero l'un l'altro: "Man hu: che cos'è?", perché non sapevano che cosa fosse. Mosè disse loro: "È il pane che il Signore vi ha dato in cibo.
    E' importante non limitarsi ad aiutare qualcuno per dovere o per diletto.
    Se lo si fa con amore e compassione, con un sorriso e con parole gentili,
    si procura di certo una gioia agli altri.
    L'atto in se stesso può sembrare identico,ma i benefici che esso comporta sono infinitamente superiori.
    (Dalai Lama)

  4. #24
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    Seconda lettera di san Paolo apostolo ai Corinti 4,7-15.
    Però noi abbiamo questo tesoro in vasi di creta, perché appaia che questa potenza straordinaria viene da Dio e non da noi.
    Siamo infatti tribolati da ogni parte, ma non schiacciati; siamo sconvolti, ma non disperati;
    perseguitati, ma non abbandonati; colpiti, ma non uccisi,
    portando sempre e dovunque nel nostro corpo la morte di Gesù, perché anche la vita di Gesù si manifesti nel nostro corpo.
    Sempre infatti, noi che siamo vivi, veniamo esposti alla morte a causa di Gesù, perché anche la vita di Gesù sia manifesta nella nostra carne mortale.
    Di modo che in noi opera la morte, ma in voi la vita.
    Animati tuttavia da quello stesso spirito di fede di cui sta scritto: Ho creduto, perciò ho parlato, anche noi crediamo e perciò parliamo,
    convinti che colui che ha risuscitato il Signore Gesù, risusciterà anche noi con Gesù e ci porrà accanto a lui insieme con voi.
    Tutto infatti è per voi, perché la grazia, ancora più abbondante ad opera di un maggior numero, moltiplichi l'inno di lode alla gloria di Dio.
    E' importante non limitarsi ad aiutare qualcuno per dovere o per diletto.
    Se lo si fa con amore e compassione, con un sorriso e con parole gentili,
    si procura di certo una gioia agli altri.
    L'atto in se stesso può sembrare identico,ma i benefici che esso comporta sono infinitamente superiori.
    (Dalai Lama)

  5. #25
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    Libro dell’Ecclesiastico 44,1.10-15.
    Facciamo dunque l'elogio degli uomini illustri, dei nostri antenati per generazione.
    Invece questi furono uomini virtuosi, i cui meriti non furono dimenticati.
    Nella loro discendenza dimora una preziosa eredità, i loro nipoti.
    La loro discendenza resta fedele alle promesse e i loro figli in grazia dei padri.
    Per sempre ne rimarrà la discendenza e la loro gloria non sarà offuscata.
    I loro corpi furono sepolti in pace, ma il loro nome vive per sempre.
    I popoli parlano della loro sapienza, l'assemblea ne proclama le lodi.
    E' importante non limitarsi ad aiutare qualcuno per dovere o per diletto.
    Se lo si fa con amore e compassione, con un sorriso e con parole gentili,
    si procura di certo una gioia agli altri.
    L'atto in se stesso può sembrare identico,ma i benefici che esso comporta sono infinitamente superiori.
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  6. #26
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    Libro dell’Esodo 24,3-8.
    Mosè andò a riferire al popolo tutte le parole del Signore e tutte le norme. Tutto il popolo rispose insieme e disse: "Tutti i comandi che ha dati il Signore, noi li eseguiremo!".
    Mosè scrisse tutte le parole del Signore, poi si alzò di buon mattino e costruì un altare ai piedi del monte, con dodici stele per le dodici tribù d'Israele.
    Incaricò alcuni giovani tra gli Israeliti di offrire olocausti e di sacrificare giovenchi come sacrifici di comunione, per il Signore.
    Mosè prese la metà del sangue e la mise in tanti catini e ne versò l'altra metà sull'altare.
    Quindi prese il libro dell'alleanza e lo lesse alla presenza del popolo. Dissero: "Quanto il Signore ha ordinato, noi lo faremo e lo eseguiremo!".
    Allora Mosè prese il sangue e ne asperse il popolo, dicendo: "Ecco il sangue dell'alleanza, che il Signore ha concluso con voi sulla base di tutte queste parole!".
    E' importante non limitarsi ad aiutare qualcuno per dovere o per diletto.
    Se lo si fa con amore e compassione, con un sorriso e con parole gentili,
    si procura di certo una gioia agli altri.
    L'atto in se stesso può sembrare identico,ma i benefici che esso comporta sono infinitamente superiori.
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  7. #27
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    Libro della Genesi 18,20-32.
    Disse allora il Signore: "Il grido contro Sòdoma e Gomorra è troppo grande e il loro peccato è molto grave.
    Voglio scendere a vedere se proprio hanno fatto tutto il male di cui è giunto il grido fino a me; lo voglio sapere!".
    Quegli uomini partirono di lì e andarono verso Sòdoma, mentre Abramo stava ancora davanti al Signore.
    Allora Abramo gli si avvicinò e gli disse: "Davvero sterminerai il giusto con l'empio?
    Forse vi sono cinquanta giusti nella città: davvero li vuoi sopprimere? E non perdonerai a quel luogo per riguardo ai cinquanta giusti che vi si trovano?
    Lungi da te il far morire il giusto con l'empio, così che il giusto sia trattato come l'empio; lungi da te! Forse il giudice di tutta la terra non praticherà la giustizia?".
    Rispose il Signore: "Se a Sòdoma troverò cinquanta giusti nell'ambito della città, per riguardo a loro perdonerò a tutta la città".
    Abramo riprese e disse: "Vedi come ardisco parlare al mio Signore, io che sono polvere e cenere...
    Forse ai cinquanta giusti ne mancheranno cinque; per questi cinque distruggerai tutta la città?". Rispose: "Non la distruggerò, se ve ne trovo quarantacinque".
    Abramo riprese ancora a parlargli e disse: "Forse là se ne troveranno quaranta". Rispose: "Non lo farò, per riguardo a quei quaranta".
    Riprese: "Non si adiri il mio Signore, se parlo ancora: forse là se ne troveranno trenta". Rispose: "Non lo farò, se ve ne troverò trenta".
    Riprese: "Vedi come ardisco parlare al mio Signore! Forse là se ne troveranno venti". Rispose: "Non la distruggerò per riguardo a quei venti".
    Riprese: "Non si adiri il mio Signore, se parlo ancora una volta sola; forse là se ne troveranno dieci". Rispose: "Non la distruggerò per riguardo a quei dieci".
    E' importante non limitarsi ad aiutare qualcuno per dovere o per diletto.
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    Prima lettera di san Giovanni apostolo 4,7-16.
    Carissimi, amiamoci gli uni gli altri, perché l'amore è da Dio: chiunque ama è generato da Dio e conosce Dio.
    Chi non ama non ha conosciuto Dio, perché Dio è amore.
    In questo si è manifestato l'amore di Dio per noi: Dio ha mandato il suo unigenito Figlio nel mondo, perché noi avessimo la vita per lui.
    In questo sta l'amore: non siamo stati noi ad amare Dio, ma è lui che ha amato noi e ha mandato il suo Figlio come vittima di espiazione per i nostri peccati.
    Carissimi, se Dio ci ha amato, anche noi dobbiamo amarci gli uni gli altri.
    Nessuno mai ha visto Dio; se ci amiamo gli uni gli altri, Dio rimane in noi e l'amore di lui è perfetto in noi.
    Da questo si conosce che noi rimaniamo in lui ed egli in noi: egli ci ha fatto dono del suo Spirito.
    E noi stessi abbiamo veduto e attestiamo che il Padre ha mandato il suo Figlio come salvatore del mondo.
    Chiunque riconosce che Gesù è il Figlio di Dio, Dio dimora in lui ed egli in Dio.
    Noi abbiamo riconosciuto e creduto all'amore che Dio ha per noi. Dio è amore; chi sta nell'amore dimora in Dio e Dio dimora in lui.
    E' importante non limitarsi ad aiutare qualcuno per dovere o per diletto.
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  9. #29
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    Libro dell’Esodo 33,7-11.34,5-9.28.
    Mosè a ogni tappa prendeva la tenda e la piantava fuori dell'accampamento, ad una certa distanza dall'accampamento, e l'aveva chiamata tenda del convegno; appunto a questa tenda del convegno, posta fuori dell'accampamento, si recava chiunque volesse consultare il Signore.
    Quando Mosè usciva per recarsi alla tenda, tutto il popolo si alzava in piedi, stando ciascuno all'ingresso della sua tenda: guardavano passare Mosè, finché fosse entrato nella tenda.
    Quando Mosè entrava nella tenda, scendeva la colonna di nube e restava all'ingresso della tenda. Allora il Signore parlava con Mosè.
    Tutto il popolo vedeva la colonna di nube, che stava all'ingresso della tenda e tutti si alzavano e si prostravano ciascuno all'ingresso della propria tenda.
    Così il Signore parlava con Mosè faccia a faccia, come un uomo parla con un altro. Poi questi tornava nell'accampamento, mentre il suo inserviente, il giovane Giosuè figlio di Nun, non si allontanava dall'interno della tenda.
    Allora il Signore scese nella nube, si fermò là presso di lui e proclamò il nome del Signore.
    Il Signore passò davanti a lui proclamando: "Il Signore, il Signore, Dio misericordioso e pietoso, lento all'ira e ricco di grazia e di fedeltà,
    che conserva il suo favore per mille generazioni, che perdona la colpa, la trasgressione e il peccato, ma non lascia senza punizione, che castiga la colpa dei padri nei figli e nei figli dei figli fino alla terza e alla quarta generazione".
    Mosè si curvò in fretta fino a terra e si prostrò.
    Disse: "Se ho trovato grazia ai tuoi occhi, mio Signore, che il Signore cammini in mezzo a noi. Sì, è un popolo di dura cervice, ma tu perdona la nostra colpa e il nostro peccato: fà di noi la tua eredità".
    Mosè rimase con il Signore quaranta giorni e quaranta notti senza mangiar pane e senza bere acqua. Il Signore scrisse sulle tavole le parole dell'alleanza, le dieci parole.
    E' importante non limitarsi ad aiutare qualcuno per dovere o per diletto.
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  10. #30
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    Libro dell’Esodo 34,29-35.
    Quando Mosè scese dal monte Sinai - le due tavole della Testimonianza si trovavano nelle mani di Mosè mentre egli scendeva dal monte - non sapeva che la pelle del suo viso era diventata raggiante, poiché aveva conversato con lui.
    Ma Aronne e tutti gli Israeliti, vedendo che la pelle del suo viso era raggiante, ebbero timore di avvicinarsi a lui.
    Mosè allora li chiamò e Aronne, con tutti i capi della comunità, andò da lui. Mosè parlò a loro.
    Si avvicinarono dopo di loro tutti gli Israeliti ed egli ingiunse loro ciò che il Signore gli aveva ordinato sul monte Sinai.
    Quando Mosè ebbe finito di parlare a loro, si pose un velo sul viso.
    Quando entrava davanti al Signore per parlare con lui, Mosè si toglieva il velo, fin quando fosse uscito. Una volta uscito, riferiva agli Israeliti ciò che gli era stato ordinato.
    Gli Israeliti, guardando in faccia Mosè, vedevano che la pelle del suo viso era raggiante. Poi egli si rimetteva il velo sul viso, fin quando fosse di nuovo entrato a parlare con lui.
    E' importante non limitarsi ad aiutare qualcuno per dovere o per diletto.
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