di Mauretta Capuano

Mostra le grandi invidie, i pettegolezzi e le rivalita' dei salotti letterari europei, e non solo, il romanzo sulla scandalosa vita immaginaria di Jose' Saramago di un misterioso autore che si firma Domingos Bomtempo. 'S. Il Nobel privato', in libreria per Cavallo di Ferro, il 12 aprile in anteprima mondiale, e' un divertissement pieno di riferimenti che non lasciano dubbi sul fatto che S. sia lo scrittore portoghese Premio Nobel nel 1998, morto nel giugno dell'anno scorso. E attorno al Nobel ruota tutta la storia, con richiami anche al mondo letterario italiano e all'ultimo nostro vincitore del prestigioso premio letterario dell'Accademia svedese, Dario Fo, di cui non viene comunque mai fatto il nome, al quale fu assegnato un anno prima di Saramago. ''Un caso clamoroso'' lo definisce il biografo.

''Il Nobel se lo meritava tutto. Ma il divertente, l'esilarante, e' stata la reazione di quasi tutti gli scrittori in eta' da Nobel che si sono fatti un fegato marcio grosso cosi', che hanno sputato veleno sul povero vincitore, si', veleno, e proprio tutti, quelli di sinistra compresi, anzi solo loro, che diamogli almeno un merito a quelli di destra: scrivono assai poco''. A qualche amico scrittore italiano S. racconta di aver fatto pure una telefonata e ''uno, assai famoso e in odore, e' arrivato a dirmi: 'Ma ti rendi conto a chi si da' ormai il Nobel? A un guitto!'''. Insomma, ''l'invidia, il livore, la rabbia, il rancore. Ecco cos'e' che muove il mondo. Si, proprio tutto questo male, tutto questo arrovellamento''.

Ormai vecchio, S. vive su una ventosa isola spagnola, e' l'unico premio Nobel del suo Paese e questo riconoscimento fa da trofeo e riscatto ad ogni umiliazione subita. ''Sia ben chiaro, io l'ho vinto e lui no. Era fondamentale che fossi io a vincerlo. Non tanto perche' dovessi proprio essere io, ma perche' non doveva essere lui'' dice alludendo a Lobo Antunes, primo fra tutti i suoi rivali, che rimarra' sempre per lui ''il secondo scrittore portoghese''. ''Certo, gli altri scrittori mica furono felici quando lo vinsi. E non parlo solo dei portoghesi...'' sottolinea.

Aspettando una sera, sulla ventosa isola spagnola, il ritorno della giovane moglie, che se ne e' andata a una delle tante feste che durano fino all'alba, a S. torna in mente anche uno scrittore italiano nel quale non e' difficile individuare Alberto Moravia con la sua ultima moglie, Carmen Llera Moravia.

''Anche lui travolto da una spagnola altrettanto tremenda, anche quella esile, quasi anoressica, e con gli stessi capelli color del miele. L'eterna storia del vecchio e della giovane, la stessa dolorosa euforia per tutti''.

E anche le donne sono le grandi protagoniste di questo libro popolato dai personaggi dei romanzi di Saramago. Lo stesso S. e' figlio di Baltasar Sette-Soli e Bilmunda Sette-Lune di 'Memoriale del Convento'. E lo stesso anonimo biografo Bomtempo, del quale nella nota editoriale si dice ''non ne sappiamo niente'', potrebbe aver preso in prestito il suo pseudonimo dal personaggio di un romanzo di Saramago. Ma anche per chi non ne sapesse nulla di tutti questi intrighi letterari, S. Il Nobel privato e' un romanzo che si legge con passione.
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Fonte: Notizie di Un Libro al giorno - ANSA.it