Immagine di seagrid
Femmina
Nessuno Terre Esterne

Seagrid

Forza
12
Esperienza
160
Mente
11
Monete
724
Resistenza
12
Schiavi
0
Spirito
9
Cibo
157
Agilità
12
Legna
56
Costituzione
12
Minerali
150
Carisma
12
Casato
-
Procura Cibo
11
Stato Civile
Sposato/a
Raccolta Legna
9
Etnia
Creolo
Raccolta Minerali
9
Navigazione
12
Costruzione Edifici
9
Lavorazione Materiali
10

Iscritto dal 22-07-2010 00:11
"Seagrid" e "Morena" sono due nomi che se pronunciati insieme stridono, e altrettanto stridono le sue origini. Suo padre, Thorbrand, era un uomo le cui lontane origini risalivano a Nazkronigard. Lui lo sapeva e ne andava in un certo senso fiero: aveva custodito i caratteri fisici dei suoi avi, tanto da somigliare a stento ad un creolo, quale invece era. Thorbrand sposò Nada, una donna nata e cresciuta tra i mori, spostatasi nell'Ovest per una serie di sfortunati eventi che l'avevano vista esiliata dalla sua terra natìa. La prima figlia arrivò dopo poco, e nonostante Thorbran si aspettasse - com'era tradizione nella sua famiglia - un primogenito maschio, nacque Seagrid: una femmina che del padre aveva assai poco, e che aveva invece ereditato i caratteri fisici della madre. Deluso, l'uomo la chiamò comunque con un nome nordico, "Seagrid", lasciando tuttavia che durante tutta l'infanzia e l'adolescenza la ragazza venisse chiamata così come veniva chiamata la madre: "Morena", o meglio "Morenina", perchè ancora bambina. La disconobbe, in un certo senso, e la nascita di due gemelli maschi due anni dopo completò la separazione tra il padre e la figlia.

Non è che non l'amasse: Thorbrand l'amava così come un creolo ama una figlia femmina, con la consapevolezza che presto avrebbe sposato il primo sbandato in grado di dedicarle il minimo della sussistenza.

La ragazza non finì così, comunque: incoraggiata dalla madre, passò l'infanzia a cercare di impressionare il padre, imparando i rudimenti della navigazione e del combattimento, rivendicando il nome "Seagrid" su quello di "Morenina". Assunse atteggiamenti tipicamente maschili, e degli uomini sviluppò l'ostinazione e il rancore, mantenendo tuttavia un intuito e un acume tipicamente femminile. Sviluppò un forte legame con i due fratelli biondi, e crebbe in maniera decisamente atipica.

Quando compì quattordici anni la madre iniziò ad imporle abiti femminili, a sedici anni la famiglia iniziò a presentarle possibili "buoni partiti", che lei stessa spesso provvedeva a dissuadere dal volerla in sposa. Iniziò a prendere gli schiaffi del padre, sempre più intollerante verso le sue intemperanze, finchè a diciassette anni - in notevole ritardo sulle proprie coetanee - le venne comunicato a chi sarebbe dovuta andare obbligatoriamente in sposa.

Lui si chiamava Jabier, era un partito discreto - ottimo in verità, per gli standard della Morena. Con le spalle coperte da una famiglia abbastanza nota e potente sul territorio, Jabier era ormai un trentenne vedovo (di cui si mormorava che avesse ucciso la prima moglie per rimpiazzarla con una più giovane) ma non privo di energie: irruente, aggressivo con gli altri uomini e di una curiosa gelidità con le donne, si diceva che era stato in qualche modo attratto dalla pessima reputazione di Seagrid, e che proprio per quella cattiva nomea l'aveva chiesta in sposa.

La ragazza fu accompagnata all'altare con la bocca storta e un odio vorace nei confronti del suo sposo. Si scambiò le promesse, in una cerimonia breve e assai parca, visse due mesi da sposa e poi, di notte, rubò un cavallo e fuggì. Ancora formalmente sposata e in esilio coatto dalla sua terra, ha tutte le intenzioni di non farsi ritrovare dal marito, e di vivere finalmente a pieno titolo la propria libertà. Come solo un "vero uomo" saprebbe fare.

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