Immagine di madian
Maschio
Nessuno Terre Esterne

Madian

Forza
50
Esperienza
6226
Mente
39
Monete
17000
Resistenza
50
Schiavi
0
Spirito
29
Cibo
0
Agilità
47
Legna
0
Costituzione
38
Minerali
0
Carisma
32
Casato
-
Procura Cibo
16
Stato Civile
Nubile/Celibe
Raccolta Legna
18
Etnia
 
Raccolta Minerali
20
Navigazione
5
Costruzione Edifici
6
Lavorazione Materiali
15

Iscritto dal 25-01-2006 14:11
Madian D. Raizel nasce a Sotminoa ormai diversi anni fa, figlio di una figura di spicco della vecchia milizia del villaggio di montagna e di una giovane di origini nobili, ma della cui casata era rimasto solo il ricordo. Il bambino non ha la possibilità di crescere nel suo paese natio perché a soli due anni d'età si trasferisce con i genitori nelle Terre Esterne. Gli viene detto che si trattò di "motivi di lavoro", e nonostante l'innata curiosità, visto il modo brusco di rispondere che aveva il padre quando trattava l'argomento lui non aveva mai chiesto ulteriori lumi sull'accaduto. Rispettava immensamente il padre, amava giocare e a volte prenderlo in giro, ma mai si sarebbe permesso di discutere la sua parola.

Nelle Terre Esterne trascorrerà l'infanzia, girovagando fra luoghi diversi e crescendo senza coltivare vere amicizie. Dalla madre eredita la bontà d'animo e la capacità di ascoltare ed aiutare le persone a lui care, la tenacia, ma anche la cocciutaggine. Il padre gli trasmette quei dettami militari che così a lungo hanno fatto parte della sua vita, gli insegna ad andare a cavallo e ad usare le armi.

Vive felice con i genitori fino all'improvvisa dipartita di entrambi quando lui ancora era adolescente, si dice un incidente, o almeno così gli viene raccontato. Il trauma è di quelli importanti, nessun altro parente in vita, nessuno di cui lui sia a conoscenza comunque; le sole parole e gli insegnamenti del padre ed il ricordo della madre gli consentono di sopravvivere e di dare un senso alla sua esistenza. Ancora ragazzo inizia a procurarsi il cibo attraverso la caccia e lavorando come poteva, per raccogliere il giusto da consentirgli una vita discreta, è in quegli anni che affina la tecnica con l'arco, ancor più che la spada, l'arco e le frecce diventano come degli ulteriori arti per lui, e passano pochi anni che l'idea di tornare alla sua casa natale, in quell'Isola dei Villaggi di cui tanto aveva sentito raccontare dalla madre e dal padre quando da piccolo cercavano di fargli prendere sonno, inizia a farsi sempre più viva nella sua mente.

Poco dopo i vent'anni, raccolto il denaro utile per un passaggio via nave, mette finalmente piede sull'Isola, ma l'impatto non è dei più semplici, per lui è come arrivare in un mondo nuovo, troppo poco tempo ha passato in quei luoghi e solo qualche vago ricordo sopravvive nella sua memoria.

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