Immagine di kahil
Maschio
Nessuno Terre Esterne

Kahil

Forza
11
Esperienza
35
Mente
11
Monete
200
Resistenza
11
Schiavi
0
Spirito
10
Cibo
0
Agilità
11
Legna
0
Costituzione
11
Minerali
0
Carisma
11
Casato
-
Procura Cibo
11
Stato Civile
Nubile/Celibe
Raccolta Legna
11
Etnia
 
Raccolta Minerali
11
Navigazione
10
Costruzione Edifici
11
Lavorazione Materiali
10

Iscritto dal 09-02-2009 19:18
"Eccomi O Misericordioso,pronto a inginocchiarmi al Tuo cospetto.Ad affrontare la Tua collera e la mia giusta punizione. Ho fallito."
"Li sento arrivare,sono tanti e ogni volta che volgo lo sguardo vedo il bagliore delle loro torce farsi sempre più vicine.Non ho paura so che tra poco sarù accolto tra le Tue braccia."

Il corpo ormai esile,sfinito dal lungo tragitto,giace a terra,coperto solamente da un logoro saio una volta marrone,poco distante da un grosso salice le quali fronde ne avvolgono le deboli membra riparandole al meglio da un furioso temporale.

"Non ho più le forze per proseguire e sento che ormai mi sono addosso.Maledetti infedeli. Sarà forse questa la giusta punizione per aver tradito la Tua fede o Grandissimo?"

Ha smesso di piovere ma quell'esil carcassa sembra tremar quasi al ritmo di un tamburo.

"Collera,non per quello che mi aspetta appena quei porci infedeli mi raggiungono.
Ho fallito la mia missione,come ho potuto."

passano giorni e notti.
Un passante,forse un pastore,scorge la sagoma ormai del tutto inerme appena sotto le foglie di un salice.La osserva a lungo soffermandosi appena sotto la coscia dove, la grezza stoffa del logoro saio,forma una chiazza di gran lunga più scura delle rispettive altre che imbrattano il tessuto. Esita ancora pochi minuti finchè decide di osservare a che cosa e dovuta. Alza lentamente la tunica avvolgendola dalle ginocchia fino a scoprire le cosce.

"Cos'è quest'improvviso gelo che mi intorpidisce le gambe? Dove mi trovo? Apro appena gli occhi e una strana figura mi si para davanti,inginocchiata ad osservare il mio castigo."

L'ignaro viandante, sbigottito, osserva pochi istanti lo strano oggetto che ne avvolge la coscia sinistra continuamente sanguinante.Non capisce.

"Acqua", le rosse iridi osservano il fare del viandante, che prontamente porge la sua otre alle labbra del malconciato sconosciuto. La destra ne sorregge il capo aiutandolo a bere.

"Chi sei?" il viandante scruta lo strano essere del pallido colore per poi attendere risposta.Ma un'altra domanda invece pretende di trovare chiarezza..."Dove mi trovo?"

"Nella strada che conduce a Sotminoa."

Ancora un sforzo a volger sguardo in direzione della cittadina della quale,in lontananza, comincia a intravedersi qualche tetto sparso qua e la.


"FINALMENTE A CASA."


E nuovamente un lungo sonno ne avvolge le pallide spoglie.

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