La Gola del Drago


Percorrendo la Strada Ovest, superate le abitazioni si comincia ad affrontare una lieve salita in un terreno abbastanza brullo, quasi completamente privo d'erba o vegetazione, ad eccezione di muschi, licheni e qualche cespuglio di rovi. La via rimane comunque sufficientemente larga da far passare fino a tre cavalli affiancati.


Dopo circa SETTANTA metri, sulla destra una piccola biforcazione conduce al Tempio di Darch. La sua pianta è esagonale e con un diametro di VENTI metri. La sua altezza è incalcolabile poiché, per magia, sembra che la sua cima arrivi a toccare le nuvole. All'esterno, il materiale di costruzione sembra di consistenza cristallina, il colore normalmente è azzurrino ghiaccio, ma come il mare il suo colore varia da metro a metro a seconda di come la luce si ringrange su di esso. Si entra attraverso un portone a doppio battente, semplice, in legno chiaro quasi bianco. All'interno le pareti sono lisce e bianche come il marmo puro, su ogni lato della base vi è una fila di panche, dello stesso legno del portone, che convergono verso il centro. Qui, nel centro geometrico, troviamo una statua di Darch in entrambe le sue forme: un uomo imponente con un'armatura di scaglie e l'elmo a muso di drago marino che viene delicatamente avvolto dal corpo di un enorme leviatano il cui muso punta verso il cielo e la cupola del Tempio. Il materiale della statua è lo stesso delle pareti esterne del tempio, ugualmente cristallino e cangiante.

Continuando sulla Strada Ovest, superando il Tempio e continuando per altri DUECENTO metri, si arriva ad un bivio. Nella strada sulla sinistra ci si trova davanti ad un cancello semi distrutto, che fa da porta ad una ringhiera di ferro. All'interno di questo recinto si trova un vecchio cimitero abbandonato, con lapidi consumate dagli agenti atmosferici e dal tempo, e alcune rovinate e semidistrutte dai combattimenti che si svolsero nel Villaggio. Un'aura tetra pervade questo luogo, da cui gli abitanti normalmente si tengono ben alla larga.

Proseguendo invece sulla strada principale si giunge infine alla Gola del Drago, una grotta semplice e profonda circa TRENTA metri nel fianco dei monti, il cui ingresso fa pensare al muso di un drago. Infatti, all'imboccatura ci sono rocce aguzze che salgono da terra e scendono uguali dal soffitto e fanno pensare ad una dentatura. Inoltre, all'esterno la parete rocciosa forma un piccolo dislivello, per cui dà l'impressione di un muso che esca dalla roccia stessa. I fumi che escono costantemente dalla grotta, probabilmente gas naturali che escono dal terreno o aria calda che si condensa a causa della grande differenza di temperatura con l'esterno, alimentano la credenza che quella sia la Gola di un Drago divenuto Roccia.
Grazie a questo bizzarro fenomeno, la temperatura in questa zona è un poco più calda che nel resto del territorio del Villaggio. Questo fa sì che dalla Gola del Drago e per CINQUANTA metri davanti ad essa, sufficiente quindi a comprendere anche il Cimitero, vi sia una fitta e costante foschia, non più alta di UN metro, ma sufficiente per rendere tutto più inquietante.

Sulla destra, la via svicola dalla Gola del Drago, diventando però poco più di un sentiero, percorribile da una sola persona alla volta. Un lungo cammino, più di CIINQUECENTO metri, conduce direttamente all'ingresso delle Miniere, situate a Nord del Villaggio, esattamente al centro della catena dei Monti Oscuri. Le pendici dei Monti sono ugualmente raggiungibili da questo sentiero, dato che vicino alla Gola la salita sembra più agevole, ma nessun sentiero prestabilito indica la via. Se è mai esistito, secoli di disuso e dicerie sulle creature, mostri e demoni che abitano i Monti e l'Alta Montagna l'hanno fatto sparire.