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Discussione: Il vangelo secondo marco

  1. #11
    francesca giordano è offline Crocettina Silver
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    Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Marco 16,15-18.
    Gesù disse loro: «Andate in tutto il mondo e predicate il vangelo ad ogni creatura.
    Chi crederà e sarà battezzato sarà salvo, ma chi non crederà sarà condannato.
    E questi saranno i segni che accompagneranno quelli che credono: nel mio nome scacceranno i demòni, parleranno lingue nuove,
    prenderanno in mano i serpenti e, se berranno qualche veleno, non recherà loro danno, imporranno le mani ai malati e questi guariranno».
    E' importante non limitarsi ad aiutare qualcuno per dovere o per diletto.
    Se lo si fa con amore e compassione, con un sorriso e con parole gentili,
    si procura di certo una gioia agli altri.
    L'atto in se stesso può sembrare identico,ma i benefici che esso comporta sono infinitamente superiori.
    (Dalai Lama)

  2. Per questo Post, l'utente francesca giordano e' stato ringraziato da:

    morgana bell (25-01-2013)

  3. #12
    francesca giordano è offline Crocettina Silver
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    Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Marco 3,31-35.
    Giunsero sua madre e i suoi fratelli e, stando fuori, lo mandarono a chiamare.
    Tutto attorno era seduta la folla e gli dissero: «Ecco tua madre, i tuoi fratelli e le tue sorelle sono fuori e ti cercano».
    Ma egli rispose loro: «Chi è mia madre e chi sono i miei fratelli?».
    Girando lo sguardo su quelli che gli stavano seduti attorno, disse: «Ecco mia madre e i miei fratelli!
    Chi compie la volontà di Dio, costui è mio fratello, sorella e madre».
    E' importante non limitarsi ad aiutare qualcuno per dovere o per diletto.
    Se lo si fa con amore e compassione, con un sorriso e con parole gentili,
    si procura di certo una gioia agli altri.
    L'atto in se stesso può sembrare identico,ma i benefici che esso comporta sono infinitamente superiori.
    (Dalai Lama)

  4. Per questo Post, l'utente francesca giordano e' stato ringraziato da:

    morgana bell (29-01-2013)

  5. #13
    francesca giordano è offline Crocettina Silver
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    Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Marco 4,1-20.
    Di nuovo si mise a insegnare lungo il mare. E si riunì attorno a lui una folla enorme, tanto che egli salì su una barca e là restò seduto, stando in mare, mentre la folla era a terra lungo la riva.
    Insegnava loro molte cose in parabole e diceva loro nel suo insegnamento:
    «Ascoltate. Ecco, uscì il seminatore a seminare.
    Mentre seminava, una parte cadde lungo la strada e vennero gli uccelli e la divorarono.
    Un'altra cadde fra i sassi, dove non c'era molta terra, e subito spuntò perché non c'era un terreno profondo;
    ma quando si levò il sole, restò bruciata e, non avendo radice, si seccò.
    Un'altra cadde tra le spine; le spine crebbero, la soffocarono e non diede frutto.
    E un'altra cadde sulla terra buona, diede frutto che venne su e crebbe, e rese ora il trenta, ora il sessanta e ora il cento per uno».
    E diceva: «Chi ha orecchi per intendere intenda!».
    Quando poi fu solo, i suoi insieme ai Dodici lo interrogavano sulle parabole. Ed egli disse loro:
    «A voi è stato confidato il mistero del regno di Dio; a quelli di fuori invece tutto viene esposto in parabole,
    perché: guardino, ma non vedano, ascoltino, ma non intendano, perché non si convertano e venga loro perdonato».
    Continuò dicendo loro: «Se non comprendete questa parabola, come potrete capire tutte le altre parabole?
    Il seminatore semina la parola.
    Quelli lungo la strada sono coloro nei quali viene seminata la parola; ma quando l'ascoltano, subito viene satana, e porta via la parola seminata in loro.
    Similmente quelli che ricevono il seme sulle pietre sono coloro che, quando ascoltano la parola, subito l'accolgono con gioia,
    ma non hanno radice in se stessi, sono incostanti e quindi, al sopraggiungere di qualche tribolazione o persecuzione a causa della parola, subito si abbattono.
    Altri sono quelli che ricevono il seme tra le spine: sono coloro che hanno ascoltato la parola,
    ma sopraggiungono le preoccupazioni del mondo e l'inganno della ricchezza e tutte le altre bramosie, soffocano la parola e questa rimane senza frutto.
    Quelli poi che ricevono il seme su un terreno buono, sono coloro che ascoltano la parola, l'accolgono e portano frutto nella misura chi del trenta, chi del sessanta, chi del cento per uno».


    Traduzione liturgica della Bibbia
    E' importante non limitarsi ad aiutare qualcuno per dovere o per diletto.
    Se lo si fa con amore e compassione, con un sorriso e con parole gentili,
    si procura di certo una gioia agli altri.
    L'atto in se stesso può sembrare identico,ma i benefici che esso comporta sono infinitamente superiori.
    (Dalai Lama)

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    morgana bell (30-01-2013)

  7. #14
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    Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Marco 4,21-25.
    Diceva loro: «Si porta forse la lampada per metterla sotto il moggio o sotto il letto? O piuttosto per metterla sul lucerniere?
    Non c'è nulla infatti di nascosto che non debba essere manifestato e nulla di segreto che non debba essere messo in luce.
    Se uno ha orecchi per intendere, intenda!».
    Diceva loro: «Fate attenzione a quello che udite: Con la stessa misura con la quale misurate, sarete misurati anche voi; anzi vi sarà dato di più.
    Poiché a chi ha, sarà dato e a chi non ha, sarà tolto anche quello che ha».
    E' importante non limitarsi ad aiutare qualcuno per dovere o per diletto.
    Se lo si fa con amore e compassione, con un sorriso e con parole gentili,
    si procura di certo una gioia agli altri.
    L'atto in se stesso può sembrare identico,ma i benefici che esso comporta sono infinitamente superiori.
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    morgana bell (31-01-2013)

  9. #15
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    Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Marco 4,26-34.
    Diceva: «Il regno di Dio è come un uomo che getta il seme nella terra;
    dorma o vegli, di notte o di giorno, il seme germoglia e cresce; come, egli stesso non lo sa.
    Poiché la terra produce spontaneamente, prima lo stelo, poi la spiga, poi il chicco pieno nella spiga.
    Quando il frutto è pronto, subito si mette mano alla falce, perché è venuta la mietitura».
    Diceva: «A che cosa possiamo paragonare il regno di Dio o con quale parabola possiamo descriverlo?
    Esso è come un granellino di senapa che, quando viene seminato per terra, è il più piccolo di tutti semi che sono sulla terra;
    ma appena seminato cresce e diviene più grande di tutti gli ortaggi e fa rami tanto grandi che gli uccelli del cielo possono ripararsi alla sua ombra».
    Con molte parabole di questo genere annunziava loro la parola secondo quello che potevano intendere.
    Senza parabole non parlava loro; ma in privato, ai suoi discepoli, spiegava ogni cosa.
    E' importante non limitarsi ad aiutare qualcuno per dovere o per diletto.
    Se lo si fa con amore e compassione, con un sorriso e con parole gentili,
    si procura di certo una gioia agli altri.
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  10. #16
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    Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Marco 5,1-20.
    Intanto giunsero all'altra riva del mare, nella regione dei Gerasèni.
    Come scese dalla barca, gli venne incontro dai sepolcri un uomo posseduto da uno spirito immondo.
    Egli aveva la sua dimora nei sepolcri e nessuno più riusciva a tenerlo legato neanche con catene,
    perché più volte era stato legato con ceppi e catene, ma aveva sempre spezzato le catene e infranto i ceppi, e nessuno più riusciva a domarlo.
    Continuamente, notte e giorno, tra i sepolcri e sui monti, gridava e si percuoteva con pietre.
    Visto Gesù da lontano, accorse, gli si gettò ai piedi,
    e urlando a gran voce disse: «Che hai tu in comune con me, Gesù, Figlio del Dio altissimo? Ti scongiuro, in nome di Dio, non tormentarmi!».
    Gli diceva infatti: «Esci, spirito immondo, da quest'uomo!».
    E gli domandò: «Come ti chiami?». «Mi chiamo Legione, gli rispose, perché siamo in molti».
    E prese a scongiurarlo con insistenza perché non lo cacciasse fuori da quella regione.
    Ora c'era là, sul monte, un numeroso branco di porci al pascolo.
    E gli spiriti lo scongiurarono: «Mandaci da quei porci, perché entriamo in essi».
    Glielo permise. E gli spiriti immondi uscirono ed entrarono nei porci e il branco si precipitò dal burrone nel mare; erano circa duemila e affogarono uno dopo l'altro nel mare.
    I mandriani allora fuggirono, portarono la notizia in città e nella campagna e la gente si mosse a vedere che cosa fosse accaduto.
    Giunti che furono da Gesù, videro l'indemoniato seduto, vestito e sano di mente, lui che era stato posseduto dalla Legione, ed ebbero paura.
    Quelli che avevano visto tutto, spiegarono loro che cosa era accaduto all'indemoniato e il fatto dei porci.
    Ed essi si misero a pregarlo di andarsene dal loro territorio.
    Mentre risaliva nella barca, colui che era stato indemoniato lo pregava di permettergli di stare con lui.
    Non glielo permise, ma gli disse: «Và nella tua casa, dai tuoi, annunzia loro ciò che il Signore ti ha fatto e la misericordia che ti ha usato».
    Egli se ne andò e si mise a proclamare per la Decàpoli ciò che Gesù gli aveva fatto, e tutti ne erano meravigliati.
    E' importante non limitarsi ad aiutare qualcuno per dovere o per diletto.
    Se lo si fa con amore e compassione, con un sorriso e con parole gentili,
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    morgana bell (04-02-2013)

  12. #17
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    Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Marco 5,21-43.
    Essendo passato di nuovo Gesù all'altra riva, gli si radunò attorno molta folla, ed egli stava lungo il mare.
    Si recò da lui uno dei capi della sinagoga, di nome Giàiro, il quale, vedutolo, gli si gettò ai piedi
    e lo pregava con insistenza: «La mia figlioletta è agli estremi; vieni a imporle le mani perché sia guarita e viva».
    Gesù andò con lui. Molta folla lo seguiva e gli si stringeva intorno.
    Or una donna, che da dodici anni era affetta da emorragia
    e aveva molto sofferto per opera di molti medici, spendendo tutti i suoi averi senza nessun vantaggio, anzi peggiorando,
    udito parlare di Gesù, venne tra la folla, alle sue spalle, e gli toccò il mantello. Diceva infatti:
    «Se riuscirò anche solo a toccare il suo mantello, sarò guarita».
    E subito le si fermò il flusso di sangue, e sentì nel suo corpo che era stata guarita da quel male.
    Ma subito Gesù, avvertita la potenza che era uscita da lui, si voltò alla folla dicendo: «Chi mi ha toccato il mantello?».
    I discepoli gli dissero: «Tu vedi la folla che ti si stringe attorno e dici: Chi mi ha toccato?».
    Egli intanto guardava intorno, per vedere colei che aveva fatto questo.
    E la donna impaurita e tremante, sapendo ciò che le era accaduto, venne, gli si gettò davanti e gli disse tutta la verità.
    Gesù rispose: «Figlia, la tua fede ti ha salvata. Và in pace e sii guarita dal tuo male».
    Mentre ancora parlava, dalla casa del capo della sinagoga vennero a dirgli: «Tua figlia è morta. Perché disturbi ancora il Maestro?».
    Ma Gesù, udito quanto dicevano, disse al capo della sinagoga: «Non temere, continua solo ad aver fede!».
    E non permise a nessuno di seguirlo fuorchè a Pietro, Giacomo e Giovanni, fratello di Giacomo.
    Giunsero alla casa del capo della sinagoga ed egli vide trambusto e gente che piangeva e urlava.
    Entrato, disse loro: «Perché fate tanto strepito e piangete? La bambina non è morta, ma dorme».
    Ed essi lo deridevano. Ma egli, cacciati tutti fuori, prese con sé il padre e la madre della fanciulla e quelli che erano con lui, ed entrò dove era la bambina.
    Presa la mano della bambina, le disse: «Talità kum», che significa: «Fanciulla, io ti dico, alzati!».
    Subito la fanciulla si alzò e si mise a camminare; aveva dodici anni. Essi furono presi da grande stupore.
    Gesù raccomandò loro con insistenza che nessuno venisse a saperlo e ordinò di darle da mangiare.
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    morgana bell (05-02-2013)

  14. #18
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    Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Marco 6,1-6.
    Partito quindi di là, andò nella sua patria e i discepoli lo seguirono.
    Venuto il sabato, incominciò a insegnare nella sinagoga. E molti ascoltandolo rimanevano stupiti e dicevano: «Donde gli vengono queste cose? E che sapienza è mai questa che gli è stata data? E questi prodigi compiuti dalle sue mani?
    Non è costui il carpentiere, il figlio di Maria, il fratello di Giacomo, di Ioses, di Giuda e di Simone? E le sue sorelle non stanno qui da noi?». E si scandalizzavano di lui.
    Ma Gesù disse loro: «Un profeta non è disprezzato che nella sua patria, tra i suoi parenti e in casa sua».
    E non vi potè operare nessun prodigio, ma solo impose le mani a pochi ammalati e li guarì.
    E si meravigliava della loro incredulità. Gesù andava attorno per i villaggi, insegnando.
    E' importante non limitarsi ad aiutare qualcuno per dovere o per diletto.
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    morgana bell (06-02-2013)

  16. #19
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    Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Marco 6,7-13.
    Allora chiamò i Dodici, ed incominciò a mandarli a due a due e diede loro potere sugli spiriti immondi.
    E ordinò loro che, oltre al bastone, non prendessero nulla per il viaggio: né pane, né bisaccia, né denaro nella borsa;
    ma, calzati solo i sandali, non indossassero due tuniche.
    E diceva loro: «Entrati in una casa, rimanetevi fino a che ve ne andiate da quel luogo.
    Se in qualche luogo non vi riceveranno e non vi ascolteranno, andandovene, scuotete la polvere di sotto ai vostri piedi, a testimonianza per loro».
    E partiti, predicavano che la gente si convertisse,
    scacciavano molti demòni, ungevano di olio molti infermi e li guarivano.
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    morgana bell (07-02-2013)

  18. #20
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    Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Marco 6,14-29.
    Il re Erode sentì parlare di Gesù, poiché intanto il suo nome era diventato famoso. Si diceva: «Giovanni il Battista è risuscitato dai morti e per questo il potere dei miracoli opera in lui».
    Altri invece dicevano: «E' Elia»; altri dicevano ancora: «E' un profeta, come uno dei profeti».
    Ma Erode, al sentirne parlare, diceva: «Quel Giovanni che io ho fatto decapitare è risuscitato!».
    Erode infatti aveva fatto arrestare Giovanni e lo aveva messo in prigione a causa di Erodìade, moglie di suo fratello Filippo, che egli aveva sposata.
    Giovanni diceva a Erode: «Non ti è lecito tenere la moglie di tuo fratello».
    Per questo Erodìade gli portava rancore e avrebbe voluto farlo uccidere, ma non poteva,
    perché Erode temeva Giovanni, sapendolo giusto e santo, e vigilava su di lui; e anche se nell'ascoltarlo restava molto perplesso, tuttavia lo ascoltava volentieri.
    Venne però il giorno propizio, quando Erode per il suo compleanno fece un banchetto per i grandi della sua corte, gli ufficiali e i notabili della Galilea.
    Entrata la figlia della stessa Erodìade, danzò e piacque a Erode e ai commensali. Allora il re disse alla ragazza: «Chiedimi quello che vuoi e io te lo darò».
    E le fece questo giuramento: «Qualsiasi cosa mi chiederai, te la darò, fosse anche la metà del mio regno».
    La ragazza uscì e disse alla madre: «Che cosa devo chiedere?». Quella rispose: «La testa di Giovanni il Battista».
    Ed entrata di corsa dal re fece la richiesta dicendo: «Voglio che tu mi dia subito su un vassoio la testa di Giovanni il Battista».
    Il re divenne triste; tuttavia, a motivo del giuramento e dei commensali, non volle opporle un rifiuto.
    Subito il re mandò una guardia con l'ordine che gli fosse portata la testa.
    La guardia andò, lo decapitò in prigione e portò la testa su un vassoio, la diede alla ragazza e la ragazza la diede a sua madre.
    I discepoli di Giovanni, saputa la cosa, vennero, ne presero il cadavere e lo posero in un sepolcro.
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