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Tribunale di Crema, 23 aprile 2003 [Responsabilità professionale di avvocato]

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Trib. di Crema, 23 aprile 2003 [Giud. Porpora]

Svolgimento del processo

Con atto di citazione e contestuale opposizione ex art. 615 c.p.c. notificato il 15/06/2000 la Boi Alda per se' e in rappresentanza dei propri figli minori Vera, all’epoca, di anni otto e Ariel, all’epoca di anni sei, narrava che a seguito della intervenuta separazione con il Brocchieri Angelo Luigi la casa coniugale, sita in Bagnolo Cremasco, veniva alla stessa assegnata per soddisfare le primarie necessita' per se' e i figli a lei affidati; il marito si impegnava a corrispondere un assegno di mantenimento di £ 1.200.000 mensili, il 50% delle spese relative al gas, bambinaia e quanto meglio descritto nell'atto di separazione e inoltre si impegnava ad acquistare un immobile del valore di £ 150.000.000 in Sesto San Giovanni e comunque entro un raggio di dieci Km dal posto di lavoro della moglie e cio' entro il 1995, epoca in cui avrebbe dovuto lasciare la porzione di casa gia' assegnata alla moglie e da lui occupata e nel contempo la Boi si impegnava, stante i presupposti, a lasciare libera l'abitazione perche' lo stesso Brocchieri potesse venderla. Per fatti tutti ascrivibili al criminoso comportamento del Brocchieri, fatti commessi contro la moglie tra il mese di giugno del 1995 e il mese di maggio del 1997, lo stesso veniva condannato alla pena di anni due e mesi sei di reclusione.
Il professionista all'epoca incaricato dalla Boi era l'Avv. Giarrusso che, omessa la costituzione di parte civile nell’anzidetto procedimento penale, in data 4.4.97 si determinava per il recupero del credito (assegno di mantenimento) ammontante a £ 11.782.371 con atto di precetto fatto poi seguire da "atto di pignoramento immobiliare" regolarmente trascritto e in data 16.7.97 depositava istanza di vendita dell'unico immobile di proprieta' del Brocchieri, occupato - per disposizione del Tribunale di Milano - dalla sua stessa assistita, Sig. Boi e dai suoi figli minori.
Narra ancora l'attrice che fu sempre lo stesso professionista, Avv. Giarrusso, a presentare in data 24.06.98, nell'interesse della Boi, ricorso per ottenere scioglimento del matrimonio civile contratto col Brocchieri, ivi narrando, tra l'altro, che la sua "assistita, trovatasi in precarie condizioni economiche, si era determinata a pignorare la casa coniugale di proprieta' del marito, che pero' si era scoperta gia' da questi ipotecata a favore di un istituto di credito per un debito di oltre £ 250.000.000" e chiedeva che "fosse disposto il sequestro conservativo sull'eventuale somma in eccedenza" rispetto al credito della banca mentre nulla chiedeva in relazione all'obbligo assunto dal Brocchieri in sede di separazione, in particolare circa l'obbligo di reperire un alloggio in Sesto San Giovanni per il valore di circa £ 150.000.000.
Nella gia' istaurata procedura immobiliare, in data 13.7.98 e cioe' neanche un mese dopo che veniva depositato il ricorso per ottenere il divorzio (depositato, si ripete, il 24.06.98) l'Istituto Bancario S. Paolo di Torino depositava nella procedura immobiliare un atto di intervento chiedendo di essere ammessa al soddisfo, in via privilegiata ipotecaria, della somma di £ 44.826.567 e, in via chirografaria di £ 2.078.663 "per scoperto del c/c 10/1920 nonche' di £ 211.987.291 "per finanziamento" oltre interessi convenzionali.
Nello stesso procedimento l'Avv. Giarrusso, per la Boi, in data 15.10.98 depositava istanza di intervento specificando: "somma per acquisto casa £ 150.000.000; interessi su detta somma per £ 28.437.500; mensilita' arretrate dal 5.5.97 al 5.10.98 £ 23.760.000 oltre ad altre somme specificate nel doc. 14 attoreo.
Narrava ancora l'attrice che, venuta per la prima volta a sapere che il proprio Avvocato aveva sostenuto, sia pure in sede di divorzio, che l'Istituto bancario nutriva un credito di £ 250.000.000 da soddisfarsi addirittura prima delle ragioni della stessa Boi, aveva chiesto il 21.07.99, con due raccomandate indirizzate al G.E. Dott. Ferrari e allo stesso Avv. Giarrusso, che venisse sospesa la procedura esecutiva in corso, evidenziando che il mandato all'Avv. Giarrusso sottendeva il ricavo di una somma che le permettesse di acquistare un altro immobile.
La procedura, peraltro, procedeva e terminava nell'aggiudicazione dell'immobile alla Sig.ra Brocca Laura Maria, con provvedimento del 28.10.99.
A seguito della revoca dei mandati all'Avv. Giarrusso, revoca del 25.11.99, tramite l'Avv
. Branchi presentava istanza di intervento tardivo per la somma di £ 26.360.513. Detto ultimo professionista , subito dopo, dichiarava di rinunciare al mandato sicche' la Boi rimaneva priva di qualunque difesa.

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