Necessarie misure corretive di riequilibrio
Il duopolio tv lesivo del pluralismo
Il mercato televisivo è sempre caratterizzato dal duopolio
Rai-Mediaset che detengono ''posizioni lesive del pluralismo''.
Per questo occorre adottare una serie di misure correttive
di riequilibrio che vanno dall’accelerazione digitalizzazione
delle reti terrestri a diverse modalità dfi raccolta
e trasmissione della pubblicità. E’ quanto ha
deciso l'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni
al termine dell'istruttoria 2004 realizzata in base alla legge
Gasparri. L’Autorità chiede dunque alla Rai di
accelerare la digitalizzazione , predisponendo in tecnica
digitale tutti gli impianti che attualmente operano in analogico
secondo un piano da presentare entro il 30 giugno 2005. Rti
(Mediaset) dovrà invece avvalersi, entro un anno, di
una concessionaria di pubblicità diversa da Publitalia
per la raccolta pubblicitaria per le trasmissioni in digitale
diverse dal simulcast. Il provvedimento prevede anche il divieto,
sempre per Rti, di trasmettere messaggi pubblicitari nei programmi
in digitale diversi dal simulcast oltre il limite del 12%
orario dal 30 giugno 2005 sino al 31 dicembre 2006, data del
definitivo passaggio al digitale.
Comunicato Autorità per le garanzie nelle comunicazioni
- 3 marzo 2005 - Posizioni dominanti ai sensi della Legge
Gasparri
Il Consiglio dell’Autorità per le garanzie nelle
comunicazioni, su proposta dei Commissari relatori Alfredo
Meocci e Vincenzo Monaci, ha approvato ieri sera all’unanimità
un provvedimento che introduce per la prima volta misure a
tutela del pluralismo nel settore televisivo e delle relative
fonti di finanziamento.
Il procedimento, avviato lo scorso ottobre ai sensi dell’art.14
della legge n. 112/2004, ha portato alla conclusione che il
mercato televisivo e delle relative fonti di finanziamento
continua ad essere caratterizzato da una struttura duopolistica
in capo alle società RAI S.p.A. e RTI S.p.A. con la
collegata Publitalia ’80 S.p.A. e che le tre società
detengono, ai sensi degli artt. 2, comma 7, della legge n.
249/97 e 5, comma 1, lett. a), della legge n. 112/04, posizioni
lesive del pluralismo.
Alla luce di tali conclusioni l’Autorità ha
ritenuto necessario introdurre, ai sensi dell’art. 2,
comma 7, della legge n. 249/97, alcune misure correttive finalizzate
al riequilibrio del mercato.
In particolare tali misure consistono :
nei confronti di RAI e RTI:
1) obbligo di accelerare la digitalizzazione delle reti televisive
terrestri anche mediante la predisposizione in tecnica digitale
di tutti gli impianti operanti in tecnica analogica secondo
un piano tecnico da presentare all’Autorità entro
il 30 giugno 2005;
2) mantenimento dell’obbligo di destinare il 40% di
capacità trasmissiva digitale a fornitori di contenuti
indipendenti, individuati in base a un disciplinare adottato
dall’Autorità anche dopo la sperimentazione e
fino alla completa attuazione del piano di assegnazione delle
frequenze in tecnica digitale;
nei confronti di RTI:
3) obbligo di avvalersi, entro dodici mesi, di una concessionaria
di pubblicità diversa da Publitalia per la raccolta
pubblicitaria per le trasmissioni in tecnica digitale terrestre
diverse dal simulcast;
4) divieto di trasmettere messaggi pubblicitari nella programmazione
televisiva digitale terrestre diversa dal simulcast in misura
superiore al 12% di ogni ora a partire dal 30 giugno 2005
fino al 31 dicembre 2006;
nei confronti di RAI:
5) obbligo di contribuire alla maggiore diffusione della
tecnologia digitale terrestre per il tramite di un nuovo programma
generalista attrattivo in termini di audience e privo di pubblicità
su reti digitali terrestri secondo un piano editoriale da
presentare all’Autorità per l’approvazione
entro il 30 giugno 2005;
nei confronti di Publitalia:
6) obbligo di operare la separazione contabile tra le attività
di raccolta pubblicitaria sulle reti analogiche e le attività
di raccolta pubblicitaria sulle reti digitali terrestri a
partire dal 30 giugno 2005, fino all’attuazione dell’obbligo
per RTI di avvalersi di una concessionaria diversa da Publitalia
per la raccolta pubblicitaria digitale;
7) obbligo di praticare condizioni trasparenti, eque e non
discriminatorie nella vendita di spazi pubblicitari, dando
separata evidenza degli eventuali sconti applicati ai singoli
prodotti.
Le misure adottate potranno essere riviste alla luce dell’evoluzione
dello scenario competitivo entro dodici mesi e, in ogni caso,
al termine della verifica del complessivo sistema integrato
delle comunicazioni.
L’Autorità ha, inoltre, deciso di avviare un’indagine
conoscitiva sul mercato dei contenuti con riferimento tra
l’altro alla gestione dei diritti e alle modalità
di accordo tra fornitori di contenuti e gestori di reti digitali.
L’Autorità ha ritenuto, infine, necessario segnalare
al Governo l’esigenza di adottare anche attraverso un
riassetto organico della disciplina del settore editoriale,
misure di riequilibrio nella distribuzione di risorse tra
il mezzo radiotelevisivo e stampa quotidiana e periodica.
La redazione di megghy.com
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