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IL RICICLAGGIO
“GARANTITO”

Corso on-line antiriciclaggio


Nel mentre siamo tutti in attesa di vedere all’opera il protocollo d’intesa stabilito negli accordi di Basilea 2 (1), il sistema bancario di casa nostra, continua a misurare il “Merito creditizio” della clientela, non tanto sulla base delle risultanze di bilancio o della lungimiranza progettuale, quanto sull’ampiezza e solidità delle garanzie.

Partendo dalla reciproca consapevolezza di una contabilità non affidabile, il ricorso alla garanzia prestata da terzi (reali o personali), può rappresentare, ahimé, l’unico rimedio per finanziare l’impresa.
In qualche caso, può capitare che, il garante sottoscrittore della fideiussione omnibus, non ha legame alcuno con l’imprenditore richiedente l’apertura di credito (commerciale, finanziario, familiare e/o affettivo), onde giustificare la stessa garanzia prestata.
In casi della specie descritta, potremmo trovarci di fronte ad un socio occulto, interessato a non apparire come socio di capitali nell’azienda, preferendo rimanere estraneo, se possibile nell’ombra.
Nulla esclude, pertanto, che possa trattarsi di un patrimonio (mobile e/o immobile), posto a garanzia per l’apertura di credito, di dubbia provenienza ed avente un elevato margine di rischio ai fini del riciclaggio di denaro sporco.

Analoga garanzia, anche per importi rilevanti, sovente, sia pure con motivazioni diverse, viene rilasciata dalla moglie dello stesso imprenditore (casalinga e priva di redditi), che negli anni, sistematicamente, ha incrementato le proprie disponibilità patrimoniali attraverso l’accantonamento di risorse finanziarie sottratte alla tassazione diretta ed indiretta, derivanti dall’attività economica gestita dal coniuge e che nessuna contabilità sarà mai in grado di certificare.
Si tratta, nella realtà, dello stesso coniuge che nell’ultimo quinquennio ha chiuso i bilanci in perdita o, nella migliore delle ipotesi, con ricavi interamente assorbiti dai costi, sovente fittizi, laddove documentati annotando fatture oggettivamente false per prestazioni mai ricevute.

Oggi, è lo stesso imprenditore che ha bisogno di un’apertura di credito per contingenti esigenze di liquidità.

Per situazioni della specie, sarà solo grazie al “generoso contributo” del coniuge se al nostro bravo ed intraprendente imprenditore sarà accordata la linea di credito.

Per “garanzie” così formulate, si potrebbero sottendere impieghi di risorse finanziarie provenienti da una pluralità di gravi reati, commessi da altri, in tempi ed epoche diverse.
Tali reati, da qualificarsi “delitti non colposi”, andranno ricondotti, nella migliore delle ipotesi, ad una evasione fiscale di sistema, ormai da considerare patologica e perpetrata dal ripetuto imprenditore.
L’utilizzazione di fatture per operazioni inesistenti, la dichiarazione omessa, fraudolenta e/o infedele, caratterizzanti l’evasione fiscale perseguita che, ove dovesse superare le soglie definite dalla vigente legislazione - (“Delitti in materia di dichiarazioni” Titolo II del Decreto .Legislativo 10 marzo 2000, nr.74, che ha sostituito la vecchia legge meglio conosciuta “Manette agli evasori”), diventerà il reato presupposto al “Riciclaggio di denaro sporco”.


Di fronte a tale degradato e diffuso malcostume di “fare impresa”, proprio alla luce dello spirito di Basilea 2, il rapporto con la “Banca” dovrà necessariamente cambiare, a cominciare da una maggiore trasparenza dei dati di bilancio esposti in contabilità onde migliorare la qualità degli impieghi sulla base di un diverso e ritrovato clima di fiducia.

Diversamente, la sola posta economica in crescita sarà costituita dai flussi finanziari prima occultati e poi impiegati in prestazioni di garanzie lecite solo in apparenza, idonee a favorire il “Riciclaggio di denaro sporco”.

Bari, 14 ottobre 2005

Giovanni Falcone
www.giovannifalcone.it


BASILEA 2 ….le verità nascoste…
“”Ormai giunto al capolinea della propria vita, un novantenne capostipite di una vecchia azienda vitivinicola, in punto di morte e con voce affaticata, rivolgendosi ai suoi quattro figli, ebbe a dire testualmente: "Miei carissimi ed adorati figlia, prima di morire voglio rivelarvi un segreto che mi tormenta da tanti anni. Voglio dirvi che il vino si ricava anche dall’uva".
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IL RICICLAGGIO DA EVASIONE FISCALE
“”Il Decreto Legislativo nr.74/2000, rivoluzionando i caratteri della vecchia legge denominata “Manette agli evasori”, risalente, nella sua prima formulazione, all’anno 1982, ha sicuramente fornito lo strumento più idoneo per perseguire, se non l’evasore fiscale, sicuramente il suo complice, che rischia di essere inquisito per “Riciclaggio da evasione fiscale”.
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