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Lotta alla corruzione
“Tolleranza zero”

Corso on-line antiriciclaggio
Per saperne di piú contattami: giovannifalcone@excite.it

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Al recente appuntamento di Davos (Svizzera) alcune, fra le più importanti multinazionali operanti nel settore dell’edilizia, dell’energia, degli armamenti e dell’industria estrattiva, hanno firmato un interessante protocollo d’intesa per la lotta alla corruzione.

I buoni propositi, tanto lodevoli quanto velleitari, vanno sempre e comunque incoraggiati. Fra le 50 grandi aziende partecipanti al Forum ed aderenti alla inedita iniziativa, si registra la presenza dell’ENEL, della FALCK e della nostra SOCIETA’ AUTOSTRADE.

Contrastare la “corruzione nella Pubblica Amministrazione” per una grande Azienda privata, significa rinunciare alla doppia contabilità, ai fondi neri, ai pagamenti “estero su estero”, alle sovra e/o sottofatturazioni nei rapporti con l’estero, significa in definitiva avere bilanci trasparenti e credibili.
Potremo definire l’originale iniziativa come una sorta di alleanza strategica, fra coloro che, abitualmente, questo malaffare lo subiscono, con la speranza che alla fine vinca il migliore, nel rapporto costi-benefici del prodotto fornito o servizio prestato.

Viva il mercato, viva la libera concorrenza nel rispetto delle regole.

Per fare un’analogia, è un po’ come immaginare i tanti commercianti, vittime privilegiate del fenomeno estorsivo, che si ribellassero alle organizzazioni mafiose per non pagare il pizzo.

Come cittadino comune ed osservatore interessato, non posso che apprezzare questo nuovo Codice deontologico, pur rimanendo molto scettico circa i risultati concreti, soprattutto dopo aver vissuto la stagione di “tangentopoli” degli anni ’90 o, ancora meglio, i recenti “scandali finanziari”.

La corruzione si combatte senza slogan e senza crociate. E’ sufficiente che ognuno, nei vari e distinti ruoli e responsabilità faccia semplicemente il proprio dovere, nel tentativo di rispettare le regole che, per quanto perfettibili, già ci sono.

Diversamente, abbiate il pudore di stare zitti, siamo uomini di mondo anche noi.

Bari 30 gennaio 2005

Si ringrazia Giovanni Falcone per la collaborazione.

giovannifalcone@excite.it

 

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