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LITURGIE lettera "O"

Era un giorno come tanti altri e quel giorno Lui passò. Era un uomo come tutti gli altri e passando mi chiamò. Come lo sapesse che il mio nome era proprio quello, come mai vedesse proprio me nella sua vita non lo so. Era un giorno come tanti altri e quel giorno mi chiamò......
 

Oggi è già domani

Oggi è già domani,

quando tu ritornerai.

Oggi è già domani,

quando io ti rivedrò.

Oggi è già domani,

se tu sei vicino a me.

Oggi è già domani,

se il tuo Spirito è con me.

Tutti i vostri figli

e le vostre figlie

io li farò profeti,

ed i ragazzi vedranno

cose che non han visto mai

quando il mio Spirito verrà.

Ecco, un mondo nuovo

sarà la casa

che abiterò con l’uomo.

Eccomi, sono alla porta

della tua casa: se mi aprirai

verrò alla cena insieme a te.

I ragazzi cantano sulle piazze

delle città del mondo,

danzano canti di gioia

e di dolore davanti a voi.

Quando li ascolterete mai?

 

Oggi è giorno di festa

Oggi è giorno di festa.

Alleluia!

Il cuore vibra di gioia.

Alleluia!

Cantiamo, cantiamo

alleluia, alleluia!

Cantiamo, cantiamo

alleluia a Dio Signor!

Il Padre chiama i suoi figli.

Alleluia!

In questa santa sua casa.

Alleluia!

Venite tutti, fratelli.

Alleluia!

Incontro a Cristo Signore.

Alleluia!

Per noi è nato un bimbo.

Alleluia!

Il Salvatore del mondo.

Alleluia!

Gesù, risorto fra noi.

Alleluia!

Tu sei la vita dell’uomo.

Alleluia!

O Santa Madre di Dio.

Alleluia!

Sei grande e degna di lode.

Alleluia!

 

Oggi Figlio dell’eterno

Oggi, Figlio dell’eterno,

come amico al banchetto tuo stupendo

tu m’accogli.

Non affiderò agli indegni

il tuo mistero

nè ti bacerò tradendo come Giuda,

ma t’imploro come il ladro sulla Croce

di ricevermi, Signore,

nel tuo Regno.

 

O giorno primo ed ultimo

O giorno primo ed ultimo,

risplende in te la luce

di Cristo che risorge:

Alleluia! Alleluia!

Gesù risorto e vivo

promulga per i secoli

l’editto della pace:

Alleluia! Alleluia!

Fra cielo e terra pace,

fra i popoli sia pace,

nei nostri cuori pace!

Alleluia! Alleluia!

Il canto della Pasqua

risuoni nella Chiesa,

che vive col Risorto!

Alleluia! Alleluia!

Uniamoci alla lode

perenne e armoniosa

dell’assemblea dei Santi!

Alleluia! Alleluia!

A te la lode, o Cristo,

l’onore e la potenza

nei secoli, per sempre!

Alleluia! Alleluia!

 

Ogni giorno con noi

Sulla riva del mare un mattino,

il tuo sguardo incontrò

su due volti un’attesa:

negli occhi timore e speranza,

la tua voce fu invito e promessa:

“Venite,

io sono per l’uomo la strada e la meta!”.

Non cercheremo, Maestro,

dimora lontano da Te;

ma l’amore che dona la vita

è difficile, o Dio, da abitare.

E tu Signore sei sempre con noi

per sentieri che non conosciamo

annunciamo la Croce che salva

perché vivere è vivere Te!

Sulla strada deserta era sera

e il tuo passo incontrò due discepoli sol:

sulle labbra paura e sgomento,

la memoria fu lieta scoperta:

“Gioite,

io sono tra voi colui che è risorto!”.

Noi torneremo, Signore,

per accendere ancora speranza

dove i cuori han perso la pace

e la fede è tradita dal dubbio.

E fu giorno, laggiù in Galilea;

ti incontrammo di nuovo oltre il buio e la morte:

negli occhi stupore e silenzio,

Tu parlasti e fu nuova certezza:

“Andate,

ad ogni creatura portate il Vangelo!”.

Ti annunceremo, Signore,

fino a che, dai confini del mondo,

nello Spirito nostra fortezza

salirà un canto nuovo a dio padre.

 

Ogni mia parola

Come la pioggia e la neve

scendono giù dal cielo

e non vi ritornano

senza irrigare e far germogliare la terra,

così ogni mia parola non ritornerà a me

senza operare quanto desidero,

senza aver compiuto

ciò per cui l’avevo mandata;

ogni mia parola, ogni mia parola.

 

Olocausto della libertà

Apartheid: segno di una follia.

Apartheid: una lunga agonia.

Apartheid: quando finirà

l’olocausto della libertà?

John camminava da solo

fra le baracche deserte:

a piedi le strade son lunghe per chi

non può entrare negli autobus.

qualcosa di strano nell’aria

come una tensione di guerra.

Poi d’improvviso qualcuno lo chiama,

ma è già circondato:

la vittima è lui.

Ma John non prova vergogna

per la sua pelle diversa,

mentre volano sassi e offese per lui

dalla rabbia bianca della città.

Una legge antica e crudele

lo costringe a subire in silenzio.

Picchiato a sangue come cane randagio

si sente morire:

nessuno ha pietà!

Ferito dentro e di fuori

John fa ritorno alla casa;

raggiunge in fretta la stanza perché

nessuno deve soffrire per lui.

Reprime il dolore nel cuore

perché non vuole più odiare:

sa che la catena di questa oppressione

con la non-violenza

si spezzerà

John, quanti ne conosciamo

anche nel nostro quartiere

di gente che soffre in silenzio

e che sta emarginata

come sei tu!

Venuti da altre nazioni,

emigrati, zingari o anziani

mal sopportati,

costretti a subire

la segregazione anche fra noi!

<<<INDIETRO AVANTI>>>


 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
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