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LITURGIE lettera "I"

Era un giorno come tanti altri e quel giorno Lui passò. Era un uomo come tutti gli altri e passando mi chiamò. Come lo sapesse che il mio nome era proprio quello, come mai vedesse proprio me nella sua vita non lo so. Era un giorno come tanti altri e quel giorno mi chiamò......
 

Io l’attirerò a me

Io l’attirerò a me,

la condurrò nel deserto,

e parlerò al suo cuore,

- dice il Signore -.

E canterai come nei giorni

della tua giovinezza.

Tu non sarai più l’abbandonata:

sei mia per sempre.

Ti veglierò come una madre

veglia sul suo bambino,

poi mi chinerò sopra di te

per darti il mio cibo.

Ti chiamerò «Popolo mio»,

figlio del Dio vivente.

Io sarò per te come rugiada,

e i frutti verranno.

E crescerà la tua stirpe

come le sabbie del mare.

Io ti sazierò di olio e grano,

o popolo mio.

 

Io mi affido a te

Io mi affido a te

come uccello all’aria

che lo porta su nel cielo

come il manto d’erba alla notte

che lo ristora.

Mi do alle tue braccia

come bimbo a sua madre

e non conta ciò che è stato:

io sono solo il tuo abbraccio

che mi tiene ora.

Promessa ad ogni passo

del mio cammino

lungo il deserto arido

nel bosco verde, nel piano lavorato,

in ogni istante del mio andare.

Io mi affido a te,

la mia pace in te,

mia casa, mio rifugio,

Padre pietoso accogli il mio niente nella tua vita.

Io mi affido a te. (3 volte)

 

Io non sono degno

Io non sono degno di ciò che fai per me,

tu che ami tanto uno come me,

vedi non ho nulla da donare a te

ma se tu lo vuoi prendi me.

Sono come la polvere alzata dal vento

sono come la pioggia caduta dal cielo

sono come una canna spezzata dall’uragano

se tu, Signore, non sei con me.

Contro i miei nemici tu mi fai forte,

io non temo nulla e aspetto la morte,

sento che sei vicino, che mi aiuterai,

ma non sono degno di quello che mi fai.

 

Io sento la tua voce

Io sento la tua voce,

e vengo a te, Signor:

pel sangue sparso in Croce

mi salvi, o Redentor.

Mi prostro innanzi a te,

pregandoti con fè:

e tu, Signore, salvami:

pietà, pietà di me!

Oh, quanto debol sono

tu sai, o buon Gesù:

insiem col tuo perdono

mi dai la tua virtù.

A te, Gesù, speranza

domando, fede e amor;

da te costanza aspetto,

e pace, pace al cuor.

 

Io sono il pane vivo

Io sono il pane vivo disceso dal cielo.

Chi mangia di questo pane vivrà in eterno,

e il pane che io darò è la mia carne

per la vita del mondo.

 

Io ti cerco Signore

LA SAMARITANA

Io ti cerco Signore,

come l’acqua sorgente:

come fresca rugiada

per la terra riarsa.

Il tuo sguardo mi accoglie,

tu sai tutto di me:

e ridesti la fonte della vita

che è in me.

Mio Signore,

tu come l’acqua sei della vita che rinasce.

Nel cammino tu luce splendida

che ci libera dal male.

I FARISEI E ABRAMO

La famiglia di Abramo

sono i figli di Dio:

sono uomini e donne

liberati dal male.

Per amore si nasce,

per la fede si vive,

e nel grembo di Dio,

non si muore mai più!

IL CIECO NATO

Il tuo sguardo rivolgi

anche a me, Figlio atteso,

io non vedo il tuo volto,

ma ti ascolto parlare.

Io mi affido alla voce

che ha parole di vita:

se tu ascolti il mio grido

so che un giorno vedrò!

LAZZARO

Tu sai bene del pianto

che non lascia parole

nel silenzio mortale

di coloro che ami.

Tu che sfidi la morte

che minaccia ogni fede,

dei tuoi fragili amici

abbi cura mio Dio.

 

Io ti chiedo perdono

Io ti chiedo perdono, io ti chiedo perdono,

io ti chiedo perdono, Signore.

 

Io ti offro

Io ti offro la mia vita, o mio Signore,

io ti offro tutto di me, tutto di me, tutto di me.

Chiunque in te spera non resta deluso,

chiunque in te spera non resta deluso.

Ci hai dato la vita tra i veri viventi,

ci hai dato la vita tra i veri viventi.

 

 

Io voglio cantare

Io voglio cantare l’amore e la giustizia,

inneggiando a te, Signore.

Chi salirà la tua montagna, Signore?

Chi abiterà nella tua tenda?

Chi ha mani innocenti e cuore puro.

Beato l’uomo che ama la tua legge,

cerca le tue vie giorno e notte:

fiorirà come cedro sul Libano.

È come l’albero che cresce lungo il fiume:

dona rigoglioso il suo frutto,

le sue foglie non temono l’arsura.

Ho visto l’empio che fioriva esultante;

quando ritornai era svanito.

È scomparso come pula nel vento.

Nella mia vita molti anni son trascorsi:

non ho visto il giusto abbandonato.

Solo in te, o Signore, è la mia pace.

 

Irrompe la luce del giorno

Irrompe la luce del giorno,

disperde le ombre del cielo;

il Cristo risorto da morte

è luce per tutti i credenti.

È lui che raccoglie la Chiesa

e invita alla lode i suoi membri.

Cantiamo l’amore del Padre

che a noi si rivela nel Figlio.

Insieme facciamo memoria

del Cristo che è morto ed è vivo:

viviamo il mistero pasquale

che compie la nostra salvezza.

Rinati a una viva speranza

mediante la Pasqua di Cristo,

vegliamo in attesa del giorno

che mai non vedrà più tramonto.

Allora la fede avrà fine,

perfetta sarà la visione

perenne la lode a te, Padre,

col Figlio e lo Spirito Santo. Amen.

 

Israele libero

Israele libero

con frumento e miele.

Dio dei nostri padri,

hai nutrito sempre

con misericordia.

Ma fior di frumento,

miele dalla roccia,

lasciano pur sempre

che la morte vinca

l’uomo tanto fragile.

Solo un pane vivo,

dal cielo mandato,

libera da morte,

nutrimento vero,

corpo dell’Eterno.

 

 

 

Iuravit Dominus

Iuravit dominus,

Iuravit Dominus,

et non poenitebit eum.

Tu es sacerdos in aeternum,

secundum ordinem Melchisedech.

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