LABIRINTO FISCALE
Articolo di Giovanni Falcone Bari, 26 luglio 2007Nella comune consapevolezza che il primo comandamento di ogni moderno Stato di diritto è costituito dalla chiarezza delle regole e dall’assetto organizzativo nel suo complesso, voglio per questo enfatizzare i tanti aspetti poco chiari della intera normativa fiscale oggi esistente nel nostro Paese.
Se è vero che questa non è una novità, sembra altrettanto evidente che proprio nell’ultimo periodo, la macchina fiscale sembra essere diventata come un treno impazzito , dove non si capisce più niente.
Per questa ragione, voglio riportare all’attenzione dei lettori ed amici che mi seguono, una interessante lettera di protesta pubblicata dal Sole 24 Ore del 25 luglio 2007, a firma del Signor Giuseppe PEDERSOLI da Napoli e che testualmente recita:
CHISSA’ CHI LO SA
E’ stata necessaria una riunione di studio di un’ora e mezzo per dare una scadenza alle dichiarazioni dei redditi dei clienti. Dopo sedici anni da dottore commercialista non sono più in grado di rispondere alla domanda: quando scade il pagamento delle imposte del mio modello Unico? Il 18 luglio o l’8 agosto sono due date genericamente considerate come termine ultimo, rispettivamente, per chi non è oppure è titolare di partita IVA. In realtà bisogna analizzare i codici di attività, soggetti o meno agli studi di settore, verificare se la persona fisica senza partita IVA è socia di società che deve combattere con gli “studi”. Per farla breve, un commercialista non può rischiare di fornire una risposta affrettata al cliente.
Bisogna studiare, controllare, verificare.
La situazione si complica per la presentazione, cartacea o telematica, delle dichiarazioni. L’impressione che se ne trae è che chi è chiamato a legiferare non ha mai lavorato “sul campo” un solo minuto della sua vita. Eppure tra la miriade di consulenti di cui si avvale la pubblica amministrazione ce ne sarà qualcuno che vive o ha vissuto una vita lavorativa in uno studio professionale.
Consultatelo.
E se non ce lo avete ingaggiatelo.
Pagare le tasse è di per sé un momento di sofferenza, quanto meno economica. Non lo si aggravi di inutili e stupidi complicazioni. F/to Giuseppe PEDERSOLI - Napoli””
E’ il caso di concludere con il motto di pirandelliana memoria:
“Così è se vi pare”.
Bari, 26 luglio 2007
APPETITO FISCALE & GIUSTIZIA TRIBUTARIA
Giovanni Falcone
Tel. 3357693411
Falcone Consulting Srl
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