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LITURGIE lettera "S"

Era un giorno come tanti altri e quel giorno Lui passò. Era un uomo come tutti gli altri e passando mi chiamò. Come lo sapesse che il mio nome era proprio quello, come mai vedesse proprio me nella sua vita non lo so. Era un giorno come tanti altri e quel giorno mi chiamò......
 

Signore ascolta

Signore, ascolta,

Padre, perdona!

Fa’ che vediamo

il tuo amore!

A te cantiamo, Redentore nostro,

da te speriamo gioia di salvezza,

fa’ che troviamo grazia e perdono.

Ti confessiamo ogni nostra colpa,

riconosciamo ogni nostro errore,

e ti preghiamo: dona il tuo perdono.

O buon pastore, tu che dai la vita,

Parola certa, roccia che non muta,

perdona ancora con pietà infinita.

 

Signore ci hai chiamati

Signore, ci hai chiamati

per annunciare al mondo

il tuo amore,

per viver come te,

che doni all’uomo

pace e libertà.

Signore, ci hai mandati

nel segno della vita

che non muore,

per viver come te,

che porti al mondo

luce e carità.

Andate per le strade del mondo,

non portate con voi ricchezze.

La sola speranza che vi è data

è la forza dello Spirito del Padre.

Io vi dico che sarete beati

se rimarrete nel mio amore,

se la Croce della vita in nome mio

sino in fondo porterete con gioia.

Amate il Padre mio che è nei cieli,

e Signore di tutte le cose.

Il suo Regno io ho promesso

a coloro che per voi crederanno.

Una festa per voi è preparata

quando verrete al Padre mio,

se avrete amato fedelmente

i fratelli per cui ho pregato.

 

Signore della vita

Sul mio cammino stanco

è già scesa la sera,

il buio porta via dal cuor

la sicurezza.

Signore della vita

che dài perdono e grazia,

accogli il figlio perso,

con te, nella tua casa.

Dall’abbondanza piena

scappai nella miseria,

e servo son ridotto

del male che mi umilia.

La fame e la vergogna

a terra mi comprime,

in casa di mio padre

è gioia senza fine.

Riprenderò coraggio

e rifarò la strada,

dirò: “perdona, o Padre,

la mia colpa ingrata”.

La dignità perduta,

o Padre a me ridona;

rianima il mio cuore

la dolce parola.

Al Padre sia gloria

e a Cristo che è salvezza:

a te, paziente Amore,

onore e lode eterna.

 

Signore di spighe indori

Signore, di spighe indori

i nostri terreni ubertosi,

mentre le vigne decori

di grappoli gustosi.

Salga da questo altare

l’offerta a te gradita:

dona il pane di vita

e il sangue salutare.

Nel nome di Cristo uniti,

il calice e il pane ti offriamo:

per i tuoi doni largiti

te, Padre, ringraziamo.

Noi siamo il divin frumento

e i tralci dell’unica vite:

del tuo celeste alimento

son l’anime nutrite.

 

Signore dolce volto

Signore, dolce volto

di pena e di dolor,

o volto pien di luce,

colpito per amor.

Avvolto nella morte,

perduto sei per noi.

Accogli il nostro pianto,

o nostro Salvator.

O vittima immolata,

l’amore ti spronò;

in Croce fosti alzata,

e il mondo ti sdegnò.

Tu incolpi chi, indurito,

nel mal s’ostinerà,

e salvi chi, pentito,

gli errori piangerà.

Le mani tu allargasti

il mondo ad abbracciar;

morente c’insegnasti

il prossimo ad amar.

Col sangue tuo cancelli

le nostre iniquità;

commossa, si affratelli

in te l’umanità.

Nell’ombra della morte,

resistere non puoi,

o Verbo, nostro Dio,

in Croce sei per noi.

Nell’ora del dolore

ci rivolgiamo a te:

accogli il nostro pianto,

o nostro Salvator.

O Cristo desolato

che il Padre abbandonò,

nell’agonia prostrato

l’orrore ti schiacciò.

Peccato, male e morte

su te si riversò.

Agnello immacolato,

pietà, pietà di noi.

O Cristo Redentore,

divina maestà,

in te la gloria eterna

di morte si velò.

Divinità annientata,

smarrita umanità,

mistero di dolore,

mistero di bontà.

La strada del Calvario

si compia ora in noi;

il male ci trafigge,

la colpa ci spezzò.

La terra è crocifissa,

e sanguina con te.

Il segno del dolore

ci dà l’eternità.

 

Signore donaci la gioia

Signore, donaci la gioia

di offrire la parola

al tempo dell’amore:

trasforma in desiderio

quel fiore di speranza a cui ci schiudi.

La sera dell’addio,

ai nostri giorni incerti

hai dato la tua vita

spezzandola nel pane

versandola nel vino,

perché tra noi nascesse il tuo donarsi.

Leviamo gli occhi al Padre.

che in te chiamiamo “nostro”,

sorgente dell’amore,

che amiamo e contempliamo,

chiedendo la sua grazia

perché la carità dilati il mondo.

Gridiamo a cuore aperto,

schiudendo al mondo triste

la festa del tuo Giorno;

cantiamo la speranza,

serviamo nel sorriso

la gioia di saperti a noi vicino.

Sostieni il nostro gesto

che offre il tuo perdono

perché con questa forza

possiamo raccontare

l’immensa tenerezza

con cui ci riconcilia il Padre tuo.

Apriamo gli occhi spenti

sul volto di ogni uomo,

sorretti dal tuo sguardo,

facendoci vicini

ai poveri beati

che inviti a sollevare dal dolore.

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