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LITURGIE lettera "P"

Era un giorno come tanti altri e quel giorno Lui passò. Era un uomo come tutti gli altri e passando mi chiamò. Come lo sapesse che il mio nome era proprio quello, come mai vedesse proprio me nella sua vita non lo so. Era un giorno come tanti altri e quel giorno mi chiamò......
 

Padre nostro tu che stai

Padre nostro tu che stai con chi vuol la verità,

il Regno che Tu hai promesso a noi

venga qui in mezzo ai figli tuoi

e l’amore che Tuo Figlio ci donò, ci donò

questo amore sia con noi.

E nel pane quotidiano Cristo dona la sua pace,

e rimettici i nostri mal

così che anche noi sapremo perdonar

e non ci indurre in tentazione, o Signor,

o Signor, ma liberaci dal male.

 

Padre santo custodisci

Padre santo, custodisci nel tuo nome

noi, amici del tuo Figlio.

Testimoni saremo della carità.

Padre, è giunta l’ora:

glorifica tuo Figlio,

perché doni la vita

a coloro che ami.

Questa è la vita eterna:

conoscere te, Signore,

vero, unico Dio,

e colui che hai mandato.

Erano figli tuoi,

e sono amici miei,

la Parola di vita

hanno accolto umilmente.

Sempre ti prego, Padre,

per quelli che tu m’hai dato:

custodisci nel mondo

questi figli a te cari.

Amano solo Cristo:

potrà non odiarli il mondo?

Ma io sono con loro,

e con loro è la gioia.

Guidali verso il bene,

conferma la loro fede:

parleranno di amore,

di speranza e di pace.

Padre, ti chiedo ancora

un posto per loro in cielo,

nel tuo Regno, per sempre,

nella gloria infinita.

 

Pane del cielo

Pane del cielo

sei tu Gesù,

via d’amore:

tu ci fai come te.

No, non è rimasta fredda la terra:

tu sei rimasto con noi

per nutrirci di te,

pane di vita;

ed infiammare col tuo amore

tutta l’umanità.

Sì, il cielo è qui su questa terra:

tu sei rimasto con noi

ma ci porti con te

nella tua casa

dove vivremo insieme a te

tutta l’eternità.

No, la morte non può farci paura:

tu sei rimasto con noi.

E chi vive di te

vive per sempre.

Sei Dio con noi, sei Dio per noi,

Dio in mezzo a noi.

 

Pane vivo

Pane vivo, spezzato per noi,

a te gloria, Gesù!

Pane nuovo, vivente per noi,

tu ci salvi da morte!

Ti sei donato a tutti,

corpo crocifisso.

Hai dato la tua vita;

pace per il mondo.

 

Hai condiviso il pane

che rinnova l’uomo.

A quelli che hanno fame,

tu prometti il Regno.

Tu sei fermento vivo

per la vita eterna.

Tu semini il Vangelo

nelle nostre mani.

Venuta la tua ora

di passare al Padre,

tu apri le tue braccia

per morire in Croce.

Per chi ha vera sete

cambi l’acqua in vino.

Per chi si è fatto schiavo

spezzi le catene.

A chi non ha più nulla

offri il vero amore.

Il cuore può cambiare

se rimani in noi.

In te riconciliati,

cieli e terra cantano.

Mistero della fede:

Cristo, ti annunciamo!

 

Pange lingua (italiano)

Genti tutte proclamate

il mistero del Signor

del suo corpo e del suo sangue

che la vergine donò,

e fu sparso il sacrificio

per salvar l’umanità.

Dato a noi da madre pura

per noi tutti s’incarnò.

La feconda sua parola

tra le genti seminò;

con amore generoso

la sua vita consumò.

Nella notte della cena

coi fratelli si trovò.

Del pasquale sacro rito

ogni regola compì

e agli apostoli ammirati

come cibo si donò.

La Parola del Signore

pane e vino trasformò:

pane in carne, vino in sangue,

in memoria consacrò.

Non i sensi, ma la fede,

prova questa verità.

Adoriamo il Sacramento

che Dio Padre ci donò.

Nuovo patto, nuovo rito

nella fede si compì.

Al mistero è fondamento

la Parola di Gesù.

Gloria al Padre onnipotente,

gloria al Figlio redentor,

lode grande, sommo onore

all’eterna carità.

Gloria immensa, eterno amore

alla Santa Trinità. Amen.

 

Pange lingua (latino)

Pange, lingua, gloriosi

corporis mysterium,

sanguinisque pretiosi,

quem in mondi pretium

fructus ventris generosi

rex effudi gentium.

Nobis datus, nobis natus

ex intacta Virgine,

et in mundo conversatus

sparso verbi semine,

sui moras incolatus

miro clausit ordine.

In supremae nocte coenae,

recubens cum fratribus,

observata lege plene

cibis in legalibus,

cibum turbae duodenae

se dat suis manibus.

Verbum caro panem verum

Verbo carnem efficit,

fitque sanguis Christi merum,

et, si sensus deficit,

ad firmandum cor sincerum

sola fides sufficit.

Tantum ergo Sacramentum

veneremur cernui,

et antiquum documentum

novo cedat ritui,

praestet fides supplementum

sensuum defectui.

Genitori, Genitoque

laus et jubilatio,

salus, honor, virtus quoque

sit et benedictio,

procedenti ab utroque

compar sit laudatio. Amen.

Pange, lingua, gloriosi

proelium certaminis,

et super crucis tropaeo

dic triumphum nobilem,

qualiter redemptor orbis

immolatur vicerit.

De parentis protoplasti

fraudde factor condolens,

quando pomi noxialis

morte morsu corruit,

ipse lignum tunc notavit,

damna ligni ut solveret.

Hoc opus nostrae salutis

ordo depoposcerat,

moltiformis perditoris

arte ut artem falleret,

et medelam ferret inde,

hostis unde laeserat.

Quando venit ergo sacri

plenitudo temporis,

missus est ab arce Patris Natus,

orbis conditor,

atque ventre virginali

carne factus prodiit.

Lustra sex qui iam peracta

tempus implens corporis,

se volente, natus ad hoc,

passionis deditus,

agnus in crucis levatur

immolandus stipite.

En acetum, fel arundo,

sputa, clavi, lancea,

mite corpus perforatur,

sanguis, unda profluit,

terra, pontus, astra,

mondus quo lavantur flumine.

Aequa Patri Filioque,

inclito Paraclito,

sempiterna sit beatae

Trinitati gloria,

cuius alma nos redemit

atque servat gratia. Amen.

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