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LITURGIE lettera "D"

Era un giorno come tanti altri e quel giorno Lui passò. Era un uomo come tutti gli altri e passando mi chiamò. Come lo sapesse che il mio nome era proprio quello, come mai vedesse proprio me nella sua vita non lo so. Era un giorno come tanti altri e quel giorno mi chiamò......
 

Di luce mattutina sorger nuovo

Di luce mattutina sorger nuovo,

in questo giorno che non ha l’eguale

è il nascer tuo nell’umana carne,

o immagine tersissima del Padre.

La terra s’apre in umile accoglienza,

dai cieli stilla sul mondo dolcezza;

Tu sei il Verbo che era in principio,

sei l’Uomo-Dio, la Luce, la Vita.

Il tempo dell’attesa è ormai compiuto,

Vergine pura ha generato il Figlio,

ed ora avvolge, povera, silente,

un bimbo, in pochi panni, in un presepe.

A poveri pastori sconosciuti

l’annuncio è stato dato nella notte:

vengono a te, si prostrano adoranti;

verranno a te le genti di lontano.

E anche noi redenti dal tuo sangue,

chiamati all’unità da tutto il mondo,

con grande gaudio a te cantiamo lodi,

o Emmanuele, principe di pace.

Presente in mezzo a noi è ora il Figlio

e fa da ponte fra il tempo e l’eterno.

Per lui sia gloria al Padre dei cieli

nel santo Spirito, fonte di vita. Amen!

 

Dimmi che sei vivo

Dimmi che sei vivo, fratello nostro

dimmi che la morte è stata vinta:

e sulla tenebra del nostro lutto

risplenda luminosa la speranza.

No, non sei morto fratello

vivi nel Signore che è la vita.

Tu ci lasci in pianto, per un momento:

questa nostra vita è come un soffio.

Ma ancora ci attendi, oltre la tomba

per vivere nella gioia del Signore.

Dimmi che la fede ti ha salvato,

che la sua parola non t’ha deluso:

dì che il dolore è solo via

per giungere al Signore, gioia pura.

 

Di nuovo torna il giorno

L’ora in cui tu raccoglievi i tuoi giorni

l’ora in cui tu rispondevi agli sguardi

l’ora in cui tu non vedevi che amore

l’ora in cui tu ti piegavi a una Croce.

Tu sei la via che conduce dal Padre

sei verità che ci chiede d’amare

tu sei la vita che ci tiene in cammino

forza d’amore che si dona davvero.

Il monte, quel silenzio atroce

senza stelle in cielo,

la tua Croce forte di fragilità;

quel giorno il sole si spegneva,

il buio divorava il vento,

il cielo senza stelle s’oscurò:

«Lo spirito ti affido Padre

per l’amore che mi hai dato

per l’amore che tu mi darai...»

L’ora in cui tu disegnavi la terra

l’ora in cui tu ingoiavi la rabbia

l’ora in cui tu ripensavi la vita

l’ora in cui tu decidevi la strada.

Ascolterò la Parola, Signore,

mi stupirò della gioia d’amare

mi parlerai del momento più eterno

quando dal buio ritornavi nel giorno.

Di nuovo torna il giorno

dell’amore torna il giorno

torna e sei Parola eterna verità

di nuovo tu ci chiami

nella casa dell’amore

dov’è spirito di pace e di unità

Di nuovo torna il giorno

dell’amore torna il giorno

dove vita è dono tu sei libertà.

Di nuovo torna il giorno

dell’amore torna il giorno

dove vita è dono tu sei libertà.

 

Dio che all’alba dei tempi

Dio, che all’alba dei tempi

creasti la luce nuova,

accogli il nostro canto

mentre scende la sera.

Veglia sopra i tuoi figli

pellegrini nel mondo,

la morte non ci colga

prigionieri del male.

La tua luce risplenda

nell’intimo dei cuori:

sia pegno e primizia

della gloria dei cieli.

Te la voce proclami,

o Dio trino e unico,

te canti il nostro cuore,

te adori il nostro spirito. Amen.

 

Dio ci darà un cuore nuovo

Io verrò a salvarvi tra le genti,

vi condurrò nella vostra dimora.

Spargerò su voi torrenti d’acque:

sarete mondi da ogni sozzura.

Dio ci darà un cuore nuovo,

porrà in noi uno spirito nuovo.

Voglio liberarvi dai peccati,

abbatterò ogni falso dio.

Tolgo il vostro cuore di pietra

per regalarvi un cuore di carne.

Voi osserverete la mia legge

e abiterete la terra dei padri.

Voi sarete il popolo fedele

e io sarò il vostro Dio per sempre.

 

Dio educa il suo popolo

Educa il mio cuore,

veglia sui miei passi

parlami di gioia, pace, libertà;

ciò che ti resiste vinci con l’amore,

piega con la forza della verità.

Mi hai trovato in terra deserta

abitata dalla solitudine

Mi hai protetto sotto le tue ali

e insegnato a camminare

hai voluto che fossi libero

Dio educa il suo popolo!

Hai voluto piantare la vigna

su un colle fertile e sicuro.

Per lei hai scelto le viti migliori

e atteso il loro frutto

ti ha donato uva selvatica

Dio che ama il suo popolo!

 

Dio è mia luce

Oggi una cosa chiederò al Signore,

sempre questa sola cercherò con gioia:

voglio abitare la sua casa

ogni giorno di vita.

Dio è mia luce, Dio è mia salvezza:

nulla più temerò.

Alleluia! Gloria canto al mio Signore!

Dio mi difende dalle vie del male,

egli mi ripara nella sua tenda.

Dio mi solleva dalla rupe:

è la mia fortezza.

Canto con amore la bontà di Dio,

sempre nel mio cuore crescerà la pace;

voglio contemplare il mio Signore

nella terra dei vivi.

 

Dio gli donò la sapienza

Dio gli donò la sapienza

e la prudenza

e un cuore grande

come le sabbie del mare.

O giovani, lodate il Signore,

lodate il nome del Signore.

Dal sorgere del sole al tramonto

sia lodato il nome del Signore.

Sia gloria al Padre, al Figlio,

allo Spirito Santo. Amen.

 

Dio ha tanto amato il mondo

Dio ha tanto amato il mondo

da dare a noi suo Figlio.

Cos’è l’uomo, Signore,

perché tu pensi a lui?

Cos’è l’uomo, Signore?

L’hai plasmato, o Dio,

nel seno della madre.

Cos’è l’uomo, Signore?

Gli hai donato, Altissimo,

gloria e splendore.

Cos’è l’uomo, Signore?

Egli è re della terra,

e tutto è in suo potere.

Cos’è l’uomo, Signore?

 

Dio nascosto

Dio nascosto, ormai non hai altra Parola

che un frutto neonato

la notte che ti genera al mondo;

non dici null’altro che il nome di un Figlio

terreno in cui pianti il tuo seme.

Su questo tuo detto ora spiegati:

al nostro, il tuo Spirito,

parli nel grande silenzio.

Dio tradito, ormai non hai altra Parola

che un corpo donato

nel pane di cui tu ci nutri;

non dici null’altro che un getto di sangue

versato per nuove speranze.

Dio ferito, ormai non hai altra Parola

che un uomo umiliato

sul legno che ti espone al Calvario!

Non dici null’altro che un grido straziato

di un Dio che oggi apprende il dolore.

Dio sconfitto, ormai non hai altra Parola

che i corpi sfiniti,

bruciati di sete e di pena;

non dici null’altro: sono io l’innocente

che voi torturate violando.

Dio taciuto, ormai non hai altra Parola

che un segno innalzato

sull’umile pietra angolare!

Non dici null’altro: è vivo il mio popolo,

è in piedi, divino segnale!

Dio segreto, ormai non hai altra Parola

che un libro incompreso:

l’Agnello soltanto lo svela;

non dici null’altro: io vengo e la festa

per voi andrà oltre l’attesa!

<<<INDIETRO AVANTI>>>


 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
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