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L'HDTV PIOVE ANCHE IN EUROPA
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L'HDTV PIOVE ANCHE IN EUROPA - 20/09/2004


La TV digitale ad alta definizione approda anche nel Vecchio Continente con due canali satellitari che spareranno verso le parabole europee contenuti esclusivamente ad alta definizione. Dopo aver fatto il proprio debutto in varie parti del mondo, tra cui Giappone e Stati Uniti, la TV digitale ad alta definizione (HDTV) fa il suo ingresso anche in Europa con Euro1080, emittente belga che, a partire dal primo settembre, lancerà due canali satellitari completamente in alta definizione. Il canale denominato HD1, già attivo in via sperimentale dall'inizio dell'anno con il nome di Main Channel, si rivolgerà ai consumatori e trasmetterà video musicali, programmi sportivi, concerti e opere. A partire dal 2005 buona parte dei programmi sarà disponibile con sottotitoli e commenti audio in 5 lingue, tra cui anche l'italiano. Euro1080 afferma che il segnale satellitare di HD1 potrà verrà trasmesso in forma criptata in tutti i paesi d'Europa e potrà essere decodificato con un'apposita CAM. In seguito la società conta di trasmettere il proprio canale anche attraverso la TV via cavo, un medium che qui in Italia è però quasi del tutto assente. L'altro canale, chiamato HDe, è invece indirizzato ai cinema e ad altri luoghi pubblici dotati della tecnologia necessaria per proiettare contenuti TV ad alta definizione e riprodurre suono surround 5.1. Questo canale trasmetterà soprattutto eventi registrati dal vivo. Entrambi i canali, trasmessi attraverso i satelliti Astra, utilizzeranno il formato video 1080i con codifica MPEG2, equivalente ad una risoluzione di 1920 pixel x 1080 linee in modalità interlacciata. Per vedere i programmi HDTV è necessario disporre, oltre che di uno speciale decoder, di un televisore LCD o al plasma widescreen con supporto ad una risoluzione di 720 linee o, ancor meglio, di 1.080 linee. In un recente studio, la società di analisi Datamonitor ha previsto che l'HDTV raggiungerà, per il 2008, circa 4,6 milioni di famiglie europee: Germania, Gran Bretagna e Francia guideranno questo mercato seguite, più da lontano, dall'Italia. Di recente, Sky in Gran Bretagna e M6, TPS e TF1 in Francia, hanno annunciato piani per offrire contenuti in alta definizione: TPS dovrebbe lanciare i primi servizi HDTV nel 2005 mentre Sky ha parlato di 2006. La BBC ha invece fatto sapere che intende migrare completamente verso l'HDTV per il 2010. Datamonitor sostiene la diffusione dell'HDTV è attualmente frenata dagli elevati costi delle apparecchiature compatibili, primi fra tutti decoder e televisori, e dalla limitata disponibilità di contenuti ad alta definizione: per riempire i propri palinsesti Euro1080 ha infatti stipulato degli accordi che le permettono di accedere ai contenuti trasmessi da altre emittenti HDTV, ed in particolare quelle che già operano in USA, Giappone, Australia, Canada e Corea del Sud. Per risparmiare sul costo dei sistemi di codifica dei contenuti, Euro1080 e quasi tutte le attuali emittenti HDTV hanno scelto la tradizionale tecnologia MPEG2. Data l'elevata dimensione dei file in formato HDTV, che richiedono in media una larghezza di banda 6 volte superiore a quella attuale, la maggior parte delle emittenti ha già pianificato la migrazione, nei prossimi anni, a tecnologie di compressione più recenti ed efficaci, come MPEG4 AVC/H.264 e Windows Media 9: il primo, in particolare, sembra destinato a conquistare la più grossa fetta di questo mercato

.(Fonte della notizia:https://punto-informatico.it)

SMPTE CONFERENCE 2004: HDTV, THE FUTURE OF TELEVISION BROADCASTING - 20/09/2004
Molti fatti importanti nel campo dello sviluppo delle tecnologie delle immagini mobili ad alta definizione si stanno verificando in questi mesi, sia sul versante della HDTV che di quello del D-Cinema. L’argomento riveste anche nel nostro continente una tale importanza che la Sezione Italiana della SMPTE ha in animo di dedicargli la Conferenza Internazionale che anche quest’anno organizza nella solita cornice del IBTS a Milano (in programma dal 13 al 16 ottobre 2004). Anche sul fronte del cinema digitale, al quale era stata dedicata la Conferenza Internazionale SMPTE dell’anno scorso tenutasi presso la IBTS 03, si stanno riscontrando importanti sviluppi. La DCI (Digital Cinema Initiatives), consorzio costituito dalle majors di Hollywood, si ripromette di conchiudere la definizione delle esigenze che il mondo cinematografico ritiene indispensabili per la formulazione degli standards per il cinema digitale. Sulla base di tali esigenze la SMPTE definira', col suo gruppo di lavoro DC-28, lo standard per il futuro Digital Cinema. La SMPTE poi, provvedera' ad inoltrare gli standards alla ITU (International Telecommunications Union), l’organismo internazionale che presiede alla formulazione degli standard nel settore delle telecomunicazioni. Se la ITU accettera' integralmente questo standard, potra' inserire anche la propria sigla ITU a fianco a quella della SMPTE. Qualora invece la ITU fosse di parere contrario, fermo restando lo standard D-Cinema elaborato dalla SMPTE, la ITU continuera' a definire uno standard di alta definizione, denominato LSDI (Large Screen Digital Imaginery), ma noto, specialmente in Europa, anche col nome di E-Cinema (Electronic Cinema). Comunque vadano le cose dunque, un importante traguardo potra' essere raggiunto, quello della definitiva messa a punto di formati per l’immagine in alta definizione: un promettente futuro per uno sforzo tecnologico, quello della televisione, iniziato gia' un secolo fa. "

La redazione di megghy.com

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