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LA MADONNA DI FATIMA

Catechesi sui passaggi


A) PASSAGGIO DAL BRANCO AL REPARTO.

1)Nel Libro della Giungla di Kypling abbiamo letto che Mowgli viveva felice perché osservava la legge, sapeva le parole maestre,stava sempre assieme agli amici.

Ebbene, ora vi riveliamo che abbiamo detto solo una parte della verità perché abbiamo tenuto nascosto il fatto che , per avere i frutti, anche nella giungla bisogna lavorare: essa non dà quasi niente gratis, tanto è vero che molta gente vi muore di fame.

2) Abbiamo fatto apposta a dire che nella giungla tutto andava bene senza lavorare. Voi eravate piccoli e non abbiamo avuto il coraggio di dirvi che nella vita non si ottiene niente senza fatica.

3)Pensate: anche persone intelligentissime come Michelangelo e Leonardo da Vinci studiavano dalla mattina alla sera come fare per dipingere bene le figure che avevano in mente. Michelangelo, per paura di disegnare male i muscoli delle braccia e del corpo, andava negli ospedali a prendere i corpi per capire come fare a riprodurli bene. In altre parole: anche gente geniale come Michelangelo studiava e studiava continuamente. Per scolpire il David ci mise 4 anni, sempre da solo, chiuso nel suo capannone freddo e polveroso.

4) Salendo al reparto dal branco voi vedrete che NON si smette di giocare : si passa solo da un gioco preparato dai grandi ad un gioco costruito da voi. Quando facevamo le vacanze di branco c’erano degli adulti che preparavano i pasti per voi: nel reparto invece sarete voi a cucinare,a costruire la cambusa, la tenda e la zona dei giochi.

5)Anche Gesù ha fatto questo passaggio? Sì, certamente. Lo sappiamo dal vangelo di san Luca quando , a 12 anni, si stacca dai genitori e rimane a Gerusalemme per fare il “suo lavoro”: preparare la strada al Padre. A noi sembra che Gesù lo abbia fatto allegramente, invece certamente ha sofferto molto perché per tre giorni, per lo meno, non ha trovato la mamma che gli faceva da mangiare e il letto per dormire. Eppure non si è tirato indietro: ormai non era più un bambino piccolo che chiede sempre tutto dai grandi.

Leggiamo questo brano: VANGELO DI LUCA 2,41-52.

6)ICONA: disegniamo la forma dei nostri piedi su questi fogli che ora vi diamo. Sopra di essi ci scrivete il vostro nome e la data di oggi: è quella in cui smettete di essere lupetti (cioè bambini) per diventare dei piccoli uomini/donne che sanno migliorarsi da soli,con orgoglio, senza guardare a cosa fanno gli altri.Metteremo questi fogli in un quaderno e lo riporremo via : passati un po’ di tempo , verrete a cercarli e direte se davvero avete camminato velocemente sulla pista – sentiero dello scautismo. E’ l’avventura più bella perché la percorrono circa 30 milioni di fratelli spersi nel mondo.

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INSERTO SULLA GIUNGLA.

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LA CORSA DI PRIMAVERA: LA COLLABORAZIONE CON LA CHIESA

1)Cari fratellini, è bene che sappiate come finirà la storia di Mowgli:tornerà giustamente al mondo da cui proviene, gli uomini. Ovvero: si impegnerà ad insegnare ai suoi veri fratelli tutte le cose che ha imparato nella giungla .

2)In un primo momento Mowgli si troverà spaesato ma poi capirà che non si può vivere in eterno mangiando e bevendo senza fare fatica prendendo dagli alberi i frutti maturi : in un modo o in un altro dovrà trovare un lavoro anche se monotono e imparare a cercare un modo su come fare per lasciare il mondo un po’ più buono.

3)RACCONTO: A questo punto ci serve proprio l’esempio del fondatore dello scautismo:Baden Powell. Rientrato in patria dopo la grande vittoria di Mafeking, in Sudafrica, BP si accorge che deve fare qualcosa per insegnare ai ragazzi della Inghilterra come fare per crescere buoni. Scrive il libro “Scautismo per ragazzi” e poi si butta con tutte le forze per insegnare lo scautismo con i fatti.

4)Questa sua seconda vita con i ragazzi (la prima vita era stata quella nell’esercito) durerà dal 1907 al 1941 : ben 34 anni di servizio costante per fare in modo che lo scautismo si affermi nel mondo come la associazione più grande e pacifica che ci sia.

5)Anche noi siamo chiamati a collaborare con la nostra Chiesa parrocchiale: è vero che spesso la Messa , il catechismo e le attività dell’oratorio sono noiose e ripetitive ma noi scout non siamo come gli altri che si stancano subito e cambiano idea ogni cinque minuti.

6)Prendiamo solennemente l’impegno di collaborare con la parrocchia dove siamo o dove vi mandiamo: ogni parroco che vi incontra ci deve fermare per strada per ringraziarci di avergli mandato dei collaboratori come voi.

Solo così potremo dire anche noi di aver imitato BP che , al termine della sua lunga esistenza, poteva dire di aver vissuto una vita felice perché non si è mai fermato sulla strada del bene.

7)Come IMPEGNO prendiamo quello di mettere per scritto le cose che vogliamo fare per aiutare la parrocchia ad andare meglio. Poi consegneremo questo documento al parroco.

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Don Romano Nicolini – Riccione – Tel. 0541 606577 – E-mail: rcnico@tin.it

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