Ho letto con piacere il noi che... di Margherita e ci ho rtrovato mio figlio. Mi è venuto in mente di fare il mio Noi che...
Sarebbe bello se altri aggiungessero le loro esperienze di quel tempo, non ti pare, Margherita?
Noi che…
…a merenda mangiavamo pane e…pane
…a scuola scrivevamo con la cannetta e il pennino, usavamo la carta assorbente e il puliscipenne
…a scuola facevamo i doppi turni
…il cappotto nuovo era ricavato da quello vecchio della mamma o del papà
…i bambini portavano i calzoni corti anche d’inverno,
…le bambine portavano la gonna a pieghe o svasata, mai i pantaloni
…quando passava un aereo salutavamo perché credevamo che il pilota ci vedesse
…appena finiti i compiti correvamo in cortile a giocare,durante l’estate giocavamo tutto il giorno
…nei cortili giocavano almeno 10 – 12 bambini tutti insieme
…appena finiva la scuola, facevamo i quaderni a striscioline per fabbricare le frecce per la cerbottana
…giocavamo a “ mamma”
…mentre giocavamo dicevamo “ io adesso ero la regina …”
…il gelato preparato dal gelataio costava 5 lire (non esistevano quello industriali )
…i nostri quaderni avevano tutti la copertina nera e il bordo delle pagine era rosso
…andavamo al mare o in montagna in colonia
…al mare avevamo i costumi da bagno di lana, che pizzicavano la pelle
…viaggiavamo in piedi davanti a papà che guidava la Lambretta
…la sera si andava a letto prestissimo, perché non c’era la televisione
…a scuola ci facevano risolvere i problemi della vasca nella quale si apriva il rubinetto, ma non si metteva mai il tappo e pensavamo “ mai che ci sia qualcuno che glielo ricordi…”
…per andare alla scuola media, dovevamo fare l’esame di ammissione
…ascoltavamo “ la radio per le scuole”
…le bambine portavano i capelli con una ciocca legata con un fiocco, proprio in cima alla testa
…andavamo a vedere i cartoni animati – Cenerentola, Biancaneve, Peter Pan…- al cinema
…in classe eravamo anche in 35
…la bidella portava in classe un bottiglino con un beccuccio e ci riempiva i calamai d’inchiostro
…avevamo i banchi di legno a due posti
…ascoltavamo le commedie alla radio
…in estate andavamo a vedere gli spettacoli dei burattini, fuori dal recinto, perché per entrare e sedersi si pagava
…facevamo le bolle di sapone con un pezzettino di canna leggera e un po’ di sapone da bucato
…le mamme facevano il bucato a mano e le bambine lavavano i fazzoletti
…di solito la pasta si faceva in casa, con la farina e le uova
…per le feste ( Natale, Pasqua ) la mamma preparava le ciambelle
…ci lavavamo, al sabato, nel mastello da fare il bucato scaldando 3 o 4 pentole d’acqua
…d’estate si metteva una catinella fuori al sole al mattino, così quando a sera il babbo tornava dal lavoro poteva lavarsi con l’acqua un po’ calda
…la mamma teneva l’acqua piovana, nel mastello del bucato, per lavarsi e per lavarci il viso la mattina, perché manteneva bella la pelle
…non avevamo i servizi igienici in casa, ma si usava tutti un gabinetto posto in un casottino in un angolo del cortile e ci si andava con un secchio d’acqua
…non c’era l’acqua nelle case, ma si andava alla fontana a prenderne due secchi per volta
…come ricostituente ai bambini veniva dato l’olio di fegato di merluzzo ( aveva un sapore orribile)
…quando si aveva la tosse, la mamma preparava l’impiastro di farina di lino e ce lo metteva sul petto
… si faceva il “ Giro d’Italia “ sul marciapiede con i tappi a corona usati
… si andava al fiume a passare le domeniche d’estate e si tiravano i sassi piatti sull’acqua per farli saltare.
[attachment=0:69af4]saluti.jpg[/attachment:69af4]
