Giovanna Di Rauso (Capua, 29 dicembre1981) è un'attriceitaliana.Giovanna Di Rauso nasce a Capua da padre vulcanologo e madre insegnante di ginnastica. Inizia prestissimo a calcare le scene del teatro italiano, scoperta giovanissima da Giorgio Strehler debutta nel ruolo della Maddalena ne I Giganti della Montagna[1]. Si diploma successivamente nella prestigiosa scuola Europea di Teatro del Piccolo Teatro di Milano, scuola diretta dallo stesso Strehler[2]. Vince il Premio Hystrio per Giovani Talenti nel 1999[3], proseguendo poi i suoi studi e vincendo una borsa di studio con Adriana Borriello; si diploma inoltre come ballerina di teatro/danza interdisciplinare. Studia ancora con Luca Ronconi al centro Teatrale Santa Cristina e all'Ecole des Maitres diretta da Franco Quadri. Ricopre ruoli da protagonista nel panorama teatrale italiano, da Peter Pan a Giulietta, Ofelia, Veroccia, lavorando con registi come Iancu, Scaparro, Castri, Gas. È protagonista nell'opera prima di Lisa Romano Se chiudi gli occhi (2008). Interpreta Lady Macbeth nel Macbeth diretto da Gabriele Lavia (2009). Nel 2010 è coprotagonista della seconda stagione della serie televisivaRomanzo Criminale nel ruolo di Donatella. Sempre nel 2010 vince il Golden Graal per l'interpretazione di Lady Macbeth ed un Golden Graal "astro nascente" per Romanzo Criminale. Nel 2013 è candidata come Miglior Attrice al Golden Graal 2013 per la sua interpretazione ne La governante, testo scritto da Vitaliano Brancati e portato in scena da Maurizio Scaparro. Attualmente lavora alla messa in scena di Liolà prodotta dallo stesso Stabile napoletano e affidata alla regia di Arturo Cirillo.Il tredicesimo apostolo - Il prescelto, regia di Alexis Sweet - Serie TV - Canale 5 (2012)Il Giovane Montalbano, Serie TV
Tommaso Becket (ingl.Thomas Becket; Londra, 21 dicembre1118 – Canterbury, 29 dicembre1170) è stato un arcivescovo cattolicoinglese.Lord Cancelliere del Regno d'Inghilterra dal 1154, venne eletto arcivescovo di Canterbury e primate d'Inghilterra nel 1162. Ostile ai propositi di Enrico II di ridimensionamento dei privilegi ecclesiastici, ne pagò il prezzo. Fu infatti ucciso nella Cattedrale di Canterbury nel 1170. Nel febbraio 1173 venne proclamato santo e ascritto nel catalogo dei martiri da papa Alessandro III durante un soggiorno dello stesso a Segni nei pressi di Anagni.Nato a Londra dal mercante Gilbert Becket di Thierville e Matilda di Mondeville, stabilitisi in Inghilterra sotto Guglielmo il Conquistatore, venne avviato sin dall'infanzia alla carriera ecclesiastica: dopo la prima formazione ricevuta presso l'abbazia di Merton, approfondì gli studi a Parigi e, tornato in patria, entrò a servizio dell'arcivescovo di Canterbury Teobaldo di Bec.eobaldo, riconosciutene le capacità, ne fece uno dei suoi più stretti collaboratori: lo inviò ad approfondire lo studio del diritto canonico a Bologna e ad Auxerre; Tommaso accompagnò l'arcivescovo al concilio tenutosi a Reimsnel 1148 e, nel 1154, venne ordinatodiacono e nominato prevosto di Beverley e Arcidiacono della Cattedrale.Enrico II, succeduto nel 1154 a Stefano di Blois come re d'Inghilterra, consigliato dal clero, lo nominò Cancelliere del Regno, subito dopo l'incoronazione. Divenuto cancelliere di Enrico II, era la persona più vicina al re, e, custode del sigillo reale, era la persona di maggior fiducia (Pietro, abate di Troyes, in una lettera gli scrisse: Chi non sa che voi siete secondo al re in quattro regni?) che aveva più potere di Riccardo de Lucy, detto il Leale(1089 – Lesnes Abbey, 14 luglio 1179), Gran Giustiziere d'Inghilterra dal 1154 al 1179. Tommaso venne persino accusato di trascurare i suoi doveri di arcidiacono di Canterbury. Contro le aspettative dell'episcopato e dei baroni che ne avevano assecondato la nomina, il nuovo cancelliere assecondò la grande opera riformatrice del sovrano, tesa a limitare l'indipendenza dei feudatari e a ristabilire l'ordine e l'autorità monarchica: Enrico si servì della buona conoscenza che Tommaso aveva del diritto romano per creare un'amministrazione centralizzata, controllata dalla Curia regis.L'amicizia di Enrico II gli consentì di essere nominato, pare riluttante, nel 1162 (il predecessore Teobaldo di Bec era morto, nell'aprile del 1161), proprio perché il re voleva evitare conflitti, arcivescovo di Canterbury e primate d'Inghilterra: il nuovo ufficio determinò un mutamento nell'atteggiamento di Tommaso Becket, che da allora difese soltanto gli interessi del clero, incurante dei progetti politici del sovrano.Il conflitto con Enrico II ebbe inizio per una disputa sul caso in cui una corte secolare avrebbe potuto processare un ecclesiastico che avesse commesso un reato. Enrico tentò di assoggettare Becket e gli altri prelati facendogli giurare di obbedire ai "costumi del reame", ma la controversia si sviluppò attorno a cosa costituisse tali costumi, e la Chiesa, nel concilio di Westminster (ottobre 1163) si mostrò riluttante a sottomettersi. Prima della fine di quell'anno, Enrico ottenne che diversi vescovi rivedessero le loro posizioni e, alla fine, intervenne anche Papa Alessandro III, a convincere lo stesso Becket, che promise il suo assenso alle consuetudini (le approvò con la riserva salvo ordine nostro et jure Ecclesiae).Al concilio di Clarendon, vicino a Salisbury, (gennaio 1164), Becket approvò le consuetudini, ma quando dovette porre la firma sullo scritto che le codificava si rifiutò di firmarle, non condividendo alcuni dei 16 articoli delle Costituzioni di Clarendon. Con quest'ultimo documento, Enrico II cercava di diminuire i poteri della Chiesa in Inghilterra. Tra le varie clausole delle Costituzioni di Clarendon, imponeva infatti che gli uomini di chiesa dovessero essere processati, oltre che da un tribunale ecclesiastico, anche da un tribunale laico, e che le nomine più importanti della Chiesa (vescovi, arcivescovi, ecc.) dovessero essere approvate dal re.La resistenza dell'arcivescovo suscitò l'ira del re. A seguito di un acceso scambio[1] alla corte di Enrico, sentendosi minacciato, Tommaso Becket cercò rifugio in Francia anche per sollecitare di persona l'appoggio di Papa Alessandro III, che si trovava in esilio in Francia a causa di dissensi tra il collegio dei cardinali: partì dal porto di Sandwich il 2 novembre 1164 e venne accolto benevolmente da Luigi VII (interessato a indebolire Enrico II, che controllava già un terzo della Francia e mirava a espandere i suoi domini alla contea di Tolosa). A causa della sua posizione precaria, Alessandro rimase neutrale nel dibattito, anche se profuse molte energie nel sostenere Becket, che soggiornò dapprima nel monastero cistercense di Pontigny, in Borgogna, poi nell'abbazia benedettina di Sens.Anche dal suo esilio Becket continuò a contrastare i tentativi di Enrico II di trovare un accordo con papa Alessandro III sui privilegi del clero: la sua opposizione alle Costituzioni di Clarendon impedì la conclusione degli accordi.Dovettero trascorrere alcuni anni prima che vi fossero segni di distensione tra il primate e il re. Il 6 gennaio 1169 Enrico venne in Francia per un incontro con Luigi VII: Tommaso lo incontrò a Montmirail, ma non riuscì ad avere garanzie sulla propria incolumità in caso di rientro in patria, né diede segno di volersi sottomettere alle decisioni del re.Nel 1170, a Fréteval in Normandia, si giunse a una sorta di riconciliazione tra il primate e il re il 22 luglio: la risoluzione delle questioni dibattute venne rimessa alle decisioni di un futuro concilio. Becket fece quindi ritorno in Inghilterra e il 1º dicembre di quell'anno si confrontò di nuovo con Enrico, questa volta circa l'incoronazione di Enrico il Giovane, celebrata da Ruggero, suo avversario e vescovo di York. Enrico promise di riparare all'offesa, ma rifiutò di dargli il bacio della pace; Becket chiese di sospendere tutti i prelati che avevano preso parte all'incoronazione e il giorno di Natale, nella chiesa di Canterbury denunciò tutti i suoi nemici, specialmente quelli che avevano approfittato della sua assenza. La molto citata, ma probabilmente apocrifa frase di Enrico II riecheggia nei secoli: "Chi mi libererà da questi preti turbolenti?" Anche se i violenti attacchi di Enrico contro Becket nel corso degli anni sono ben documentati, questa volta quattro dei suoi cavalieri presero il re alla lettera, in quanto egli avrebbe voluto la morte del vescovo, anche se in seguito negò[2], e si recarono immediatamente in Inghilterra, dove assassinarono Becket nella Cattedrale di Canterbury, durante gli uffici divini, il 29 dicembre 1170.L'arcivescovo di Sens, il 25 gennaio 1171, pubblicò l'interdetto contro gli stati di Enrico II, a cui fu proibito l'ingresso in chiesa, e inoltre i vescovi che si erano ribellati a Tommaso Becket vennero scomunicati. Papa Alessandro, in aprile, confermò le condanne. Il 21 maggio 1172, ad Avranches, Enrico II ricevette però l'assoluzione dai legati papali.L'emozione suscitata dall'evento fece sì che intorno alla sua figura si sviluppasse rapidamente un culto, tanto che papa Alessandro III fu indotto a canonizzarlo il 21 febbraio 1173 nella chiesa di Santa Lucia a Segni, a poco più di due anni dalla morte: la cattedrale di Canterbury divenne meta di numerosi pellegrinaggi, descritti anche nei Racconti di Canterbury di Geoffrey Chaucer che spinsero Enrico II a sottoporsi a una pubblica penitenza il 12 luglio 1174.Ben presto Tommaso divenne simbolo della resistenza cattolica all'assolutismo politico.La memoria liturgica ricorre il 29 dicembre.
Il nome:
Tommaso Il nome deriva dall'aramaico Taóma e significa 'gemello'. Caratteristiche: dotato di grande intelligenza, predilige le attività informatiche e da svolgere in solitaria; non particolarmente predisposto a lavorare in gruppo e ai cambiamenti di opinione, risulta essere testardo, ma comunque bravo in quel che gli piace fare. Segno corrispondente: Cancro
Numero fortunato: 2
Colore: Blu
Pietra: Zaffiro
Metallo: Rame
Sei nato oggi:
Sei dolce e sensibile, ma la tua disponibilità non sempre viene ricambiata e dovrai affrontare qualche delusione. Nel lavoro sei attratto dalla ricerca, dalle attività di laboratorio e hai buone possibilità di riuscire nel mondo degli affari: fai però attenzione alle persone con cui ti associ. In amore, dopo una prima cocente delusione, saprai superare le difficoltà e incontrerai un partner con cui essere felice.
Proverbio:
"Stelle appannate, piogge assicurate"
Aforisma:
Se c'è un modo di far meglio, trovalo. [Thomas Alva Edison]
Eureka:
Trasporti
Ben presto si capisce che l'aereo non può più continuare ad essere soltanto il protagonista di mitiche imprese, ma va utilizzato al servizio di normali utenti, come un altro qualsiasi mezzo di trasporto. La prima linea aerea regolare della storia, tra Tampa e St. Petersburg in Florida (30 km), della durata di 23 minuti, è inaugurata l' 1 gennaio 1914 con un idrovolante Benoist dal pilota americano Tony Jannus. Questi trasporta il primo passeggero di linea, il maggiore statunitense A.C. Pheil, che sborsa 400 dollari per pagarsi il viaggio.