Lady Gaga, nome d'arte di Stefani Joanne Angelina Germanotta (New York, 28 marzo1986), è una cantautrice, attrice e attivistastatunitense.Il nome d'arte dell'artista è ispirato al brano Radio Ga Ga dei Queen.[3] Conosciuta per i modi eccentrici e stravaganti, l'artista è sotto contratto con la Interscope Records e ha debuttato nel 2008 con l'album The Fame, promosso dai singoli di successo planetario Just Dance e Poker Face e incluso dalla rivista Rolling Stone tra i 100 migliori album di debutto della storia.[4] A esso ha fatto seguito nel 2009 l'EP The Fame Monster, che ha raggiunto la quinta posizione negli Stati Uniti d'America venendo certificato disco di platino dalla RIAA grazie anche al successo internazionale dei singoli Bad Romance, Alejandro e Telephone.[5] Il secondo album in studio della cantante, Born This Way, è stato pubblicato a maggio 2011 e ha raggiunto il primo posto negli Stati Uniti d'America e in altri venti stati;[6] il singolo omonimo è inoltre diventato il più veloce della storia nelle vendite su iTunes con oltre un milione di copie vendute in cinque giorni.[7] Il terzo album in studio, Artpop, messo in commercio nel novembre 2013, è stato anticipato dai singoli Applause e Do What U Want ed ha anch'esso raggiunto la prima posizione. A settembre 2014 è stato pubblicato Cheek to Cheek, album in studio inciso in collaborazione con Tony Bennett, che ha debuttato al primo posto negli Stati Uniti.[8] Nel 2016 esce il suo quinto album in studio e quarto album da solista Joanne, promosso dai singoli Perfect Illusion e Million Reasons; il disco ha debuttato alla vetta della Billboard 200, divenendo il quarto album consecutivo dell'artista a conseguirla e rendendola l'unica ad aver raggiunto tale traguardo dal 2010.Durante la sua carriera musicale ha vinto vari premi, tra cui 6 Grammy Awards, 3 BRIT Awards e 35 MTV Awards, oltre a ricevere una candidatura all'Oscar alla migliore canzone per Til It Happens to You, presente nel documentario The Hunting Ground.Globalmente la cantante ha venduto 27 milioni di album e più di 146 milioni di singoli,[11] di cui 10 milioni di album e oltre 45 milioni di singoli venduti solamente negli Stati Uniti d'America secondo quanto stilato dalla rivista statunitense Billboard,[12] risultando tra gli artisti con maggiori vendite nella storia dell'era digitale.[13] Nel 2014 il suo singolo Bad Romance è stato certificato dieci volte disco di platino dalla RIAA, ricevendo il Digital Diamond Award per le oltre 10 milioni di copie vendute digitalmente, rendendo Lady Gaga la prima artista femminile nella storia a ricevere tale riconoscimento;[14] tale riconoscimento è stato conferito successivamente anche a un altro singolo della cantante, Poker Face.In campo cinematografico ha invece ricevuto l'ambito Premio Golden Globe come Miglior Attrice in una miniserie TV per il suo ruolo nella quinta stagione della serie antologica American Horror Story.Stefani Joanne Angelina Germanotta è nata il 28 marzo 1986 al Lenox Hill Hospital, nell'Upper East Side di New York.[17] Il padre, Joseph Germanotta, è un imprenditore statunitense di origini siciliane (come confermato dalla stessa cantautrice durante una tappa del The Born This Way Ball Tour, tenutasi a Milano), con radici familiari nel comune di Naso in provincia di Messina,[18] mentre la madre, Cynthia Bissett, è una casalinga statunitense di origini franco-canadesi. Lady Gaga ha anche una sorella minore di nome Natali.[19]Cresciuta nell'Upper West Side di Manhattan, ha frequentato la scuola cattolica per sole ragazze Convent of the Sacred Heart School[20] e si è descritta come una studentessa «molto dedita, molto studiosa, molto disciplinata» ma «un po' insicura».[21][22] Durante gli anni degli studi ha anche subìto diversi atti di bullismo.La passione di Lady Gaga per i musical durante il liceo l'ha portata a interpretare protagoniste di diverse produzioni, come Adelaide in Guys and Dolls e Philia in A Funny Thing Happened on the Way to the Forum.[24] A quindici anni è apparsa brevemente nell'episodio Piccoli boss crescono della serie televisivaI Soprano,[25] mentre verso il 2005, all'età di 19 anni, appare nel programma televisivo di MTV Boiling Points. Nel 2014 ha confessato che a questa stessa età è stata stuprata da un uomo più grande di lei di circa 20 anni e di non averne parlato con nessuno per la vergogna. Inizialmente ha cercato di superare il trauma bevendo, ma successivamente è andata in terapia per superare definitivamente lo shock subìto.[26][27] Ha poi dichiarato che a causa di questo accaduto ha iniziato a soffrire di PTSD.Dopo il liceo, incoraggiata dalla madre, Lady Gaga è riuscita ad entrare alla Tisch School of the Arts di New York, abbandonandola poco dopo per dedicarsi completamente alla sua carriera musicale.[29] Lasciata quindi la casa dei suoi genitori, ha iniziato a esibirsi nei club del Lower East Side, dove suonava con gruppi musicali chiamati Mackin Pulsifer e Stefani Germanotta Band. Intenta a trovare un proprio stile musicale, ha deciso di fare qualcosa di nuovo e provocatorio sulla scena underground e rock and roll newyorkese, ovvero la musica pop.[30] Il padre ha raccontato di essere rimasto sconvolto quando ha scoperto che la figlia si era messa in mostra in un bar burlesque, esibendosi al fianco di drag queen e spogliarellisti,[31] tanto da darle un ultimatum: le avrebbe pagato l'affitto dell'appartamento in Stanton Street solo per qualche mese, dopodiché avrebbe dovuto provvedere da sola o, in caso contrario, sarebbe tornata a studiare all'università.https://it.wikipedia.org/wiki/Lady_Gaga
Dedë Maçaj (o anche Gjonaj) nacque nel villaggio di Mat i Jushi, in Albania, il 5 febbraio 1920. Alunno del Collegio Saveriano di Scutari, retto dai padri Gesuiti, completò la sua formazione alla Pontificia Università Urbaniana. Venne quindi ordinato sacerdote a Roma nel 1944. L’anno seguente rientrò in patria, proprio agli inizi della persecuzione religiosa messa in atto dal regime comunista. Inizialmente viceparroco della cattedrale di Scutari, divenne successore di don Ndre Zadeja, parroco di Sheldija, fucilato il 25 marzo 1945. Pochissimo dopo, venne chiamato al servizio militare, incaricato di fare l’autista di un veicolo sanitario. Tuttavia, i suoi trascorsi a Roma e il suo ruolo di sacerdote lo rendevano sospetto agli occhi dei funzionari del regime. L’occasione per arrestarlo giunse quando ebbe un incidente col suo veicolo e rientrò in ritardo alla caserma: fu subito accusato di sabotaggio. Torturato per quindici giorni, era quasi irriconoscibile per i suoi commilitoni. Di fronte a tutta la truppa e alla sua stessa presenza, il commissario politico del regime annunciò: «Abbiamo sconfitto dei nemici più forti di voi e dei vostri confratelli e la nostra armata ha ancora dei colpi per traditori come voi». A quel punto, mentre nella truppa erano presenti soldati fedeli al partito comunista, domandò: «Che merita questa pericolosa spia del Vaticano?». La risposta fu: «Un colpo in testa!». Ricordava terribilmente la domanda di Pilato di fronte alla folla che condannò Gesù alla crocifissione. Così, senza nemmeno un processo-farsa, spogliato della divisa militare, don Dedë venne messo in catene e condotto davanti al muro delle esecuzioni, con otto soldati pronti a sparare. Cadde in ginocchio e, a mezza voce, cominciò a pregare. Il commissario politico gli si avvicinò per rimproverarlo, ma lui rispose, con voce ferma: «Lasciatemi tranquillo» e riprese la sua preghiera. Improvvisamente, rivolgendosi al plotone, pronunciò le sue ultime parole con un tono di voce in apparente contrasto con la sua esile figura: «Davanti a Dio alla cui presenza sto per andare e davanti a voi, cari soldati, dichiaro che sono assassinato a causa dell’odio contro la Chiesa cattolica. E lo dico senza amarezza né odio per coloro che mi stanno a fucilare». Infine, con gli occhi al cielo e con un ampio gesto di fronte ai persecutori, gridò: «Viva Cristo Re! Viva il Papa! Viva l’Albania!». La prima scarica di pallottole sembrò non fargli danno, con stupore da parte dei soldati. Si spostò di un metro circa, sempre continuando a pregare. «È innocente, risparmiatelo!», supplicarono alcuni del plotone, ma gli attivisti del partito comunista urlarono più forte: «Una pallottola in testa! Una pallottola in testa!». Solo a quel punto il sacerdote crollò a terra senza vita; aveva 27 anni. Compreso nell’elenco dei 38 martiri albanesi capeggiati da monsignor Vinçenc Prennushi, don Dedë Maçaj è stato beatificato a Scutari il 5 novembre 2016. Dello stesso gruppo fanno parte anche don Ndre Zadeja e altri diciotto sacerdoti diocesani.
Il nome:
Domenico Il nome deriva dal latino dominicus e significa 'consacrata al Signore'.Caratteristiche: è uno sportivo nato, in particolare ama la corsa, la pallavolo, la pallacanestro e il nuoto. Trascorre la maggior parte del tempo negli ambienti sportivi e tra i libri perché ha una fame di conoscenza incessante. Segno corrispondente: capricorno
Numero fortunato: 8
Colore: verde
Pietra: smeraldo
Metallo: mercurio
Sei nato oggi:
Ami molto la tua libertà, hai grande fiducia in te stesso e sei molto coraggioso. In alcuni periodi della tua vita la fortuna ti assisterà in modo particolare e se saprai approfittarne, otterrai straordinari successi. In amore sei molto romantico e hai qualche difficoltà nell'accettare gli inevitabili compromessi che la vita a due comporta. La solitudine, d'altra parte, non fa per te e dunque dovrai imparare a considerare le cose con occhio più realistico.
Proverbio:
"Presto e bene, raro avviene"
Aforisma:
..da lassù non si vedono frontiere. La Terra appare particolarmente bella ed è ancora più emozionante assistere ad un tramonto sull'Italia. [Yuri Gagarin]
Eureka:
Trasporti
Da quello indossato dai piloti delle Mille Miglia che non proteggeva perň il capo in caso d'incidenti, a quello protettivo delle gare agonistiche, utilizzato poi anche nel settore civile, la storia del casco ha avuto in questi ultimi anni ben due svolte fondamentali. La prima, l'11 gennaio 1986, quando per legge i caschi sono stati resi obbligatori per tutti "i conducenti di ciclomotori di etŕ inferiore ai 18 anni" e per tutti "i conducenti e passeggeri di motoveicoli di cilindrata superiore ai 125 cmc". Restavano esclusi, quindi, solo coloro che si servivano di un ciclomotore ed avevano piů di 18 anni. Fino a quando una nuova legge, entrata in vigore il 30 marzo 2000, ha reso obbligatorio, nelle stesse condizioni, il casco anche per i maggiorenni.