Alessandro Rugnone, talvolta detto Gangi (Palermo, 21 settembre1984) è un attoreitaliano.Frequenta l'Accademia nazionale d'arte drammatica "S. d'Amico" di Roma e lavora in alcuni cortometraggi, ancora allievo in accademia interpreta Francesco Lipari nell'episodio La pazienza del ragno de Il commissario Montalbano. Nel 2007 prende parte ad alcuni spettacoli e performance di Emma Dante in seguito collabora con la compagnia del Teatro dell'Elfo con cui sarà in scena in Romeo e Giulietta interpretando - nell'edizione 2008 per il Festival Shakesperiano di Verona - Benvolio e poi - nell'edizione 2013 per il teatro Elfo Puccini - Mercuzio.Partecipa come co-protagonista nella serie Raccontami 2 prodotto da Rai e girato da Tiziana Aristarco e Riccardo Donna e nello stesso anno collabora con Pippo Baudo per la realizzazione della rubrica Popolo di poeti in onda su Rai 1. Appare inoltre nella fiction Provaci ancora Prof! 4.Nel 2009 è fra i protagonisti di Shopping & Fucking di Mark Ravenhill, in cui recita al fianco di Ferdinando Bruni interpretando il ruolo di Robbie. Nel 2011 vince il Premio Ubu come miglior attore under 30 prendendo parte allo spettacolo teatrale The History Boys; lo spettacolo che vede fra i protagonisti Elio De Capitani e Gabriele Calindri si aggiudica anche il titolo di miglior spettacolo dell'anno, in ex aequo con Dopo la battaglia di Pippo Delbono.Nel 2012 ha scritto e diretto lo spettacolo teatrale Yes I am e l'anno successivo è fra cattivi della quinta stagione di Squadra antimafia - Palermo oggi, dove recita nel ruolo di Ruggero Spina. Con questa interpretazione vince il Glam Award Sicilian In The World 2013.Dal giugno 2014 è impegnato nelle riprese di Catturandi - Nel nome del padre, fiction per Rai 1 con la regia di Fabrizio Costa, in cui veste i panni del sovrintendente Nino Aiello.Collabora ancora con Taodue nel 2017, interpretando il ruolo del commissario Azzarello nel film per la TV "Libero Grassi".
2006 - Le autorità militari irachene assumono direttamente la responsabilità della sicurezza nella provincia di Dhi Qar, già sotto il comando britannico e italiano
Matteo apostolo ed evangelista (Cafarnao, 4/2 a. C. – Etiopia, 24 gennaio70) fu, secondo i Vangeli, uno dei dodici apostoli di Gesù e, secondo la tradizione, l'autore del Vangelo secondo Matteo. In questo stesso vangelo viene chiamato "il pubblicano" e descritto come esattore delle tasse prima della chiamata di Gesù; in Marco e Luca lo stesso pubblicano viene chiamato Levi, anche se non viene esplicitamente identificato con l'apostolo Matteo. Matteo non va confuso con l'apostolo quasi omonimo Mattia.Gli studi moderni sulla reale identità dell'autore del Vangelo secondo Matteo hanno opinioni discordanti[1]: è però probabile che una delle fonti del Vangelo fosse comunque ricondotta a Matteo[2]. A Matteo sono anche tradizionalmente riferiti dei testi apocrifi: il Vangelo dello pseudo-Matteo, che parla dell'infanzia di Cristo, gli Atti di Matteo e il Martirio di Matteo che ne descrivono la predicazione.Secondo la tradizione della Chiesa, Matteo viene raffigurato insieme ad un uomo alato che lo ispira o gli guida la mano mentre scrive il Vangelo; l'uomo alato è uno dei quattro esseri viventi presenti nel libro di Ezechiele e nel libro dell'Apocalisse e ciò perché il Vangelo di Matteo esordisce con l'ascendenza terrena e l'infanzia di GesùFiglio dell'uomo, sottolineandone quindi la sua umanità.I pubblicani costituivano una delle categorie più odiate dal popolo ebraico. Gli esattori delle tasse pagavano in anticipo all'erario romano le tasse del popolo e poi si rifacevano come usurai tartassando la gente. I sacerdoti, per rispettare il primo comandamento, vietavano al popolo ebraico di maneggiare le monete romane che portavano l'immagine dell'imperatore. I pubblicani erano quindi accusati di essere peccatori perché veneravano l'imperatore.Gesù passò vicino al pubblicano Levi e gli disse semplicemente Seguimi. Ed egli, alzandosi, lo seguì; e immediatamente tenne un banchetto a cui invitò, oltre a Gesù, un gran numero di pubblicani e altri pubblici peccatori. Il riferimento a un esattore di imposte a Cafarnao, di nome Levi, compare anche in Luca. Lo stesso episodio è riportato in Matteo, dove però il pubblicano viene chiamato Matteo; Levi e Matteo vengono generalmente ritenuti la stessa persona. Gesù lo scelse come membro del gruppo dei dodici apostoli e come tale appare nelle tre liste che hanno tramandato i tre vangeli sinottici: Matteo; Marco; Luca. Il suo nome appare anche in Atti, dove si menzionano gli apostoli che costituiscono la timorosa comunità sopravvissuta alla morte di Gesù.Il nome Matteo vuol dire Dono di Dio. Alcuni suppongono che abbia cambiato il nome come una forma tipica dell'epoca, per indicare il cambiamento di vita, analogamente a Simone, poi Pietro, e Saulo, poi Paolo.Secondo alcune tradizioni, riportate da Clemente Alessandrino e dallo gnostico Eracleone, sarebbe morto per cause naturali. Secondo altre Passiones apocrife, attestate nella Legenda Aurea di Jacopo da Varagine, avrebbe portato alla conversione il re Egippo e la terra su cui regnava, l'Etiopia, dopo aver fatto risorgere miracolosamente la figlia Ifigenia. La tradizione racconta anche che, alla morte del sovrano, gli sarebbe succeduto sul trono il re Irtaco, fratello di Egippo, che avrebbe voluto sposare la figlia del re defunto, Ifigenia, che però aveva consacrato la sua verginità al Signore.Dal momento che la sua proposta di matrimonio era stata rifiutata dalla giovane, Irtaco chiese a Matteo di persuaderla a concedersi a lui, ma il santo in risposta lo invitò ad ascoltare una sua predica che avrebbe tenuto il sabato successivo nel tempio al cospetto di tutta la popolazione. Quel sabato l'apostolo proclamò solennemente che il voto di matrimonio di Ifigenia con il re celeste non sarebbe potuto essere infranto per il matrimonio con un re terreno perché se un servo usurpasse la moglie del suo re sarebbe giustamente arso vivo. Il santo sarebbe stato ucciso sull'altare mentre celebrava la messa, trafitto a colpi di spada da un sicario inviato dal re.La festa del santo ricorre il 21 settembre. Ogni anno nella città di Salerno viene festeggiato il Santo con una solenne processione che ne attraversa il centro storico. Accanto al patrono di Salerno sfilano tre santi dalle forme più delicate (i martiri Caio, Antes e Fortunato) che - nonostante rappresentino tre figure maschili - sono chiamati tradizionalmente "le sorelle di Matteo". Il capoluogo campano, fino al secondo dopoguerra, usava ricordare ogni anno il miracolo avvenuto nel 1544. Secondo la leggenda fu solo grazie all'intervento del Santo Patrono che la città di Salerno riuscì a salvarsi dall'attacco dei pirati saraceni. È venerato anche a Casal Velino (SA) nella frazione Marina dove le spoglie dimorarono per circa 4 secoli presso l'odierna cappella di San Matteo "ad duo flumina". La festa si articola in due giorni: 20 e 21 settembre. La sera del 20 con i solenni vespri e il giorno 21 la solenne processione per le vie del paese con il simulacro del Santo.Le sue reliquie sarebbero giunte a Velia, in Lucania, intorno al V secolo, dove rimasero sepolte per circa quattro secoli. Il corpo del Santo fu rinvenuto dal monaco Atanasio nei pressi di una fonte termale dell'antica città di Parmenide. Le spoglie furono portate dallo stesso Atanasio presso l'attuale chiesetta di San Matteo a Casal Velino. Il modesto edificio dalla semplice facciata a capanna presenta, alla destra dell'altare, l'arcosolio, dove secondo tradizione furono depositate le sacre reliquie del Santo. Un'iscrizione latina piuttosto tarda (XVIII sec.), incastonata sul lato corto dell'arcosolio, ricorda l'episodio della traslazione; successivamente le ossa furono portate presso il Santuario della Madonna del Granato in Capaccio-Paestum.Ritrovate in epoca longobarda, furono portate il 6 maggio 954 a Salerno, dove sono attualmente conservate nella cripta della cattedrale.
Il nome:
Matteo Deriva dal nome ebraico Matithya, composto da matag, 'dono, regalo', e da Yah, abbreviazione di yahweh, che significa 'dono di Dio'. Caratteristiche: Matteo ha una personalità poliedrica, è un grande osservatore e sa come comportarsi in ogni situazione. E' un pacifista, le prese di decisione non fanno per lui perchè tende ad assecondare gli altri onde evitare discussioni; è sempre disponibile con gli altri, generoso. Segno corrispondente: Leone
Numero fortunato: 7
Colore: Giallo
Pietra: Topazio
Metallo: Rame
Sei nato oggi:
Sei dotato di grande sensibilità ed intuizione. Il tuo lavoro è basato sullo studio e la ricerca e, grazie all'impegno e all'intelligenza, potrà darti molte soddisfazioni. In amore la tua timidezza, che ti porta spesso a chiuderti in te stesso, può essere scambiata per indifferenza. Se imparerai ad essere più spontaneo e comunicativo, non tarderai a trovare chi ti apprezza come meriti.
Proverbio:
"Una volta si perdona, la seconda si bastona"
Aforisma:
L'umanità crea, o produce, o tollera tutto ciò che l'affligge. [Herbert George Wells]
Eureka:
Medicina
C'è chi ha definito la pillola anticoncezionale il più potente mezzo di emancipazione femminile nella storia dell'umanità. Messa a punto nel 1951 dal biologo americano Gregory Pincus unendo il progesterone ad altri ormoni sessuali femminili (estrogeni), e sperimentata dal 1956 su moltissime donne, la pillola verrà commercializzata nel 1961, diventando in aggiunta al preservativo il metodo più diffuso di contraccezione. Il significato liberatorio della pillola per la donna è evidente: finalmente è lei a scegliere se e quando avere figli. In Italia però le cose si complicano per un vecchio divieto di registrazione di medicinali anticoncezionali, che cadrà solo nel 1977. Fino a quel momento i medici aggiravano l'ostacolo prescrivendo la pillola ufficialmente per curare alcuni disturbi, ma ufficiosamente per il suo vero scopo.
Ultimi addensamenti con deboli fenomeni in Puglia, specie sul Salento. Qualche piovasco sul Messinese. Sole prevalente e cielo terso e limpido sul resto delle regioni.
NORD Tempo stabile e soleggiato ovunque. Poche nubi sparse su Nordest Alpi.
CENTRO e SARDEGNA Tanto sole e bel tempo su tutte le regioni.
SUD e SICILIA Qualche ultimo addensamento e rari piovaschi nel Salento, in Puglia, e su Nordest Sicilia, Messinese. Sole altrove.