1998 – Per la prima volta in Italia un bambino di un anno, figlio di Testimoni di Geova, viene sottoposto a un intervento chirurgico a cuore aperto, perché affetto da cardiopatia congenita, senza fare ricorso a trasfusioni di sangue: al posto degli emoderivati, l'équipe dell'ospedale di San Donato Milanese utilizza liquidi chiari e senza plasma, centrifugando poi il sangue dell'operazione per restituirlo al piccolo
2002 – In Costa d'Avorio truppe di ribelli guadagnarono il controllo di gran parte del paese e l'ex presidente Guéi rimase ucciso nei combattimenti
Scoppiano manifestazioni violente in Ungheria, a seguito della scoperta delle menzogne dette dal primo ministro per vincere le elezioni di maggio. Le opposizioni chiedono nuove elezioni
Gennaro (272 – Pozzuoli, 19 settembre305) è stato un vescovo e un martire cristiano; è venerato come santo dalla Chiesa cattolica e dalla Chiesa ortodossa.È il patrono principale di Napoli, nel cui duomo sono custodite le sue ossa e due antichissime ampolle contenenti il presunto sangue del santo raccolto da una donna pia di nome Eusebia subito dopo il martirio. Queste ampolle vengono esposte alla venerazione dei fedeli tre volte l'anno: il sabato precedente la prima domenica di maggio, il 19 settembre ed il 16 dicembre; giorni cari alla pietà partenopea in quanto in essi si può assistere al fenomeno della liquefazione, attestata per la prima volta nel 1389 come fatto già noto e considerato dalla pietà popolare un miracolo.Convenzionalmente si crede che san Gennaro sia nato verso l'anno 272. Le diverse passiones ianuariane tacciono sul luogo di nascita, e così pure il Martirologio romano. Tuttavia, essendo stato vescovo di Benevento, una tradizione antica e sempre tramandata dalla Chiesa beneventana, vuole che il martire sia nato appunto nella città sannita. Alcuni biografi, invece, attribuiscono le sue origini a Napoli, dove si è manifestato il Prodigio delle sue reliquie. Fonti calabresi più blande lo fanno addirittura nativo di Calafàtoni, un antico villaggio nei pressi di Caroniti, nel vibonese.Il fatto che portò alla martirizzazione di Gennaro sarebbe avvenuto all'inizio del IV secolo, durante la persecuzione dei cristiani da parte dell'imperatore Diocleziano.San Gennaro era il vescovo di Benevento e si recò insieme al lettoreDesiderio e al diaconoFesto in visita ai fedeli a Pozzuoli. Il diacono di Miseno, Sossio - già amico di Gennaro, il quale lo aveva incontrato in passato a Miseno per discutere di fede e leggi divine -, fu arrestato per ordine del persecutore Dragonzio, governatore della Campania, lungo la strada che stava percorrendo per recarsi alla visita pastorale ed assistervi.In seguito, Gennaro insieme a Festo e Desiderio si recò in visita dal prigioniero, ma, avendo interceduto per la sua liberazione ed avendo fatto professione di fede cristiana, furono anch'essi arrestati da Dragonzio e condannati ad essere sbranati dai leoni nell'anfiteatro di Pozzuoli.Il giorno dopo, tuttavia, per l'assenza del governatore stesso, impegnato altrove o, secondo altre fonti, accortosi che il popolo dimostrava simpatia verso i condannati, e quindi per evitare disordini, il supplizio fu sospeso. Secondo la tradizione invece, il supplizio fu mutato per l'avvenimento di un miracolo: le fiere si sarebbero inginocchiate al cospetto dei condannati, dopo una benedizione fatta da Gennaro; Dragonzio comandò allora che a Gennaro e ai suoi compagni venisse troncata la testa.Condotti nei pressi del Forum Vulcani (l'attuale Solfatara di Pozzuoli), essi furono decapitati nell'anno 305. La stessa sorte toccò anche a Procolo, diacono della chiesa di Pozzuoli, e ai due laici Eutiche e Acuzio che avevano osato criticare la sentenza di morte dei quattro. Gli Atti affermano che nel luogo del supplizio sorse una chiesa in ricordo del loro martirio, mentre il corpo di Gennaro sarebbe stato sepolto nell'Agro Marciano[1] e solo nel V secolo traslato dal duca-vescovo di Napoli Giovanni I nelle Catacombe di San Gennaro.Negli Atti Vaticani si narrano molti altri episodi mitici. I più conosciuti narrano di Gennaro e dei suoi compagni che si sarebbero recati a Nola, dove avrebbero incontrato il perfido giudice Timoteo. Questi, avendo sorpreso Gennaro mentre faceva proselitismo, lo avrebbe imprigionato e torturato. Poiché le tremende torture inflittegli non sortivano effetto, lo avrebbe infine gettato in una fornace ardente; una volta riaperta la fornace, non solo Gennaro vi uscì illeso e senza che neppure le sue vesti fossero state minimamente intaccate dal fuoco, ma le fiamme investirono i pagani venuti ad assistere al supplizio[2]. Caduto malato e nonostante fosse guarito da Gennaro, Timoteo non mostrò alcuna gratitudine ma lo fece condurre all'anfiteatro di Pozzuoli affinché fosse sbranato dalle fiere. Per questi racconti è chiara la derivazione dalla Bibbia, in modo particolare dal Libro del profeta Daniele, a cui il redattore degli Atti Vaticani deve essersi ispirato.Durante il cammino verso il luogo dell'esecuzione, situato presso la Solfatara, un mendicante chiese a Gennaro un lembo della sua veste, da conservare come reliquia. Gennaro rispose che, una volta eseguita la sentenza, avrebbe potuto prendere il fazzoletto con cui sarebbe stato bendato.La tradizione vuole che, mentre il carnefice si preparava a vibrare il colpo mortale, Gennaro si fosse portato un dito alla gola per sistemarsi il fazzoletto. In quell'istante il carnefice calò la scure, recidendo anche il dito. Quella notte, Gennaro apparve in sogno a colui che era incaricato di portare via il corpo, invitandolo a raccogliere anche il dito.Sempre secondo la tradizione, subito dopo la decapitazione sarebbe stato conservato del sangue, come era abitudine a quel tempo, raccolto da una pia donna di nome Eusebia che lo racchiuse in due ampolle; esse sono divenute un attributo iconografico tipico di san Gennaro. Il racconto della pia donna è tuttavia recente, e compare pubblicato per la prima volta solo nel 1579, nel volume del canonico napoletano Paolo Regio su "Le vite de' sette Santi Protettori di Napoli".I vari ed interessanti testi agiografici (inni, carmi e lodi) in onore di san Gennaro e dei suoi compagni martiri si possono consultare nella Bibliotheca Sanctorum edita dalla Pontificia Università Lateranense nel 1965.https://it.wikipedia.org/wiki/San_Gennaro
Il nome:
Gennaro Il nome è di origine latina e significa 'nato il mese di gennaio'. Caratteristiche: persona piuttosto timida che impiega molto tempo a dare confidenza alle nuove persone; ama i giochi da tavola, i film western e la cucina mediterranea. In amore è molto attento e premuroso. Segno corrispondente: Gemelli
Numero fortunato: 4
Colore: Rosso
Pietra: Rubino
Metallo: Ferro
Sei nato oggi:
La tua testa è un vulcano di idee: alcune buone, altre meno. Dovresti fermarti a riflettere quel tanto che basta per scindere il grano dal loglio: ti sarebbe di grande aiuto e ti permetterebbe di raggiungere risultati più soddisfacenti nel lavoro. In amore ti crei ben presto una famiglia che diventa il centro di tutto il tuo affetto.
Proverbio:
"Chi presto crede, ben non vede"
Aforisma:
Quando ho più idee degli altri, do' agli altri queste idee; se le accettano, questo è comandare. [Italo Calvino]
Eureka:
Lavoro
Con la sua forma pressoché definitiva sarà conosciuta dopo tre passaggi fondamentali: si tratta della macchina per cucire. Si deve al sarto di Saint Etienne in Francia Barthélemy Thimonnier il prototipo del 1830, una macchina di legno che mette, sia pure in modo rudimentale, una fila di punti in un tessuto. Perfeziona questo sistema l'americano Elias Howe, scoprendo che la cruna dell'ago meccanico va messa vicino alla punta, e nel settembre 1846 può così brevettare la prima macchina per cucire. Solo però quando un cliente porta a riparare un suo esemplare dal meccanico Isaac Merritt Singer, questi apporta ulteriori determinanti innovazioni (1851), tra cui il trasporto automatico del tessuto e la pedaliera.
Ancora instabile al Nordest, Toscana, Lazio, Umbria, Marche, poi anche Campania e coste tirreniche calabresi. Piogge e locali temporali su queste zone, forti sulle Marche.
NORD Precipitazioni al Nordest, ma tende gradualmente a migliorare. Altrove, più sole.
CENTRO e SARDEGNA Instabile con piogge e locali temporali su molte regioni peninsulari. Precipitazioni forti sulle Marche. Non mancheranno spazi soleggiati. Sole in Sardegna.
SUD e SICILIA Piogge sparse in arrivo sulla Campania, in serata anche su coste del basso Tirreno.