Luca evangelista (in greco Λουκάς, Loukas; Antiochia di Siria, 9 circa – Tebe?, 18 ottobre93 circa) venerato come santo da tutte le Chiese cristiane che ne ammettono il culto, è tradizionalmente indicato come autore del Vangelo secondo Luca e degli Atti degli Apostoli, il terzo ed il quinto libro del Nuovo Testamento. Per i cattolici è il santo patrono degli artisti e dei medici, e viene festeggiato il 18 ottobre.Il suo simbolo è il toro. L'attribuzione ha diverse interpretazioni e tradizioni; secondo San Girolamo e il vescovo Vittorino (+303) si deve al fatto che nel suo Vangelo introduce come primo personaggio Zaccaria, padre del Battista. Costui, essendo sacerdote del tempio, offriva sacrifici di tori.Luca era nato ad Antiochia di Siria da una famiglia pagana, ed esercitava la professione di medico; ad Antiochia aveva conosciuto Paolo di Tarso, qui condotto da Barnaba per formare alla fede la nuova comunità composta da ebrei e pagani convertiti al cristianesimo. Luca divenne discepolo degli apostoli e Paolo lo cita in alcune sue lettere, chiamandolo "compagno di lavoro" (nella lettera a Filemone,, nella Lettera ai Colossesi viene indicato come "caro medico" (l'attribuzione di quest'ultima lettera è però dibattuta e potrebbe essere stata redatta non da Paolo ma in ambienti a lui molto vicini). Mentre in carcere attende il supplizio, Paolo scrive a Timoteo che tutti ormai lo hanno abbandonato, eccetto uno: "solo Luca è con me. E questa è l'ultima notizia certa dell'evangelista.Luca possiede una buona cultura, lo si vede dal suo greco fluente ed elegante, dalla sua ottima conoscenza della Bibbia scritta in greco, detta dei "Settanta", ed infine da come, di tanto in tanto, affiorano punti di contatto con il modo di scrivere degli storici greci del suo tempo (specialmente nella capacità di costruire discorsi verosimili, convincenti e diversificati in bocca a vari personaggi, soprattutto negli Atti). Il suo Vangelo, scritto probabilmente tra il 70-80 d.C., è dedicato a un certo Teòfilo (probabilmente un eminente cristiano o, essendo apostrofato nel prologo dello stesso con qualcosa come «eccellentissimo», il suddetto titolo fa pensare presumibilmente a un personaggio dell'amministrazione imperiale); in ciò Luca segue l'uso degli scrittori classici, che appunto erano soliti dedicare le loro opere a personaggi illustri. Altra ipotesi è che egli intendesse dedicare il proprio vangelo a chi ama Dio (Teofilo = amante di Dio). Ad ogni modo che il personaggio sia reale o fittizio, dal punto di vista letterario la cosa non è importante; la dedica infatti testimonia soprattutto la maggiore coscienza da parte dell'autore rispetto agli altri evangelisti nella volontà di fondare un'opera letteraria e storica, come dimostrano i tentativi di situare cronologicamente i fatti narrati. Con tali ambizioni storiografiche, i testi di Luca segnano un salto di qualità nello stile rispetto all'opera di Marco.Luca sente parlare per la prima volta di Gesù nel 37 d.C., quindi non ha mai conosciuto Gesù se non tramite i racconti degli apostoli e di altri testimoni: tra questi ultimi dovette esserci Maria di Nazareth, cioè la madre di Gesù, poiché le informazioni sull'infanzia di Gesù che egli ci riporta sono troppo specifiche e quasi riservate per poterle considerare acquisite da terze persone.[senza fonte] Inoltre è l'unico evangelista non ebreo. Il suo emblema era il toro, ovvero il vitello o il bue, secondo varie tradizioni e interpretazioni.Morì all'età di 84 anni, il 18 ottobre 93, e sarebbe stato sepolto a Tebe (Grecia), capitale della Beozia.Secondo san Girolamo, le ossa di san Luca furono trasportate a Costantinopoli nella famosa basilica dei Santi Apostoli dopo la metà del IV secolo;[2] le sue spoglie giunsero poi a Padova, dove tuttora si trovano nella basilica di Santa Giustina. L'abate del monastero Domenico e il vescovo di Padova Gerardo Offreucci assieme a papa Alessandro III si ritrovarono per certificare che il corpo fosse effettivamente del santo evangelista. La stessa fonte infatti racconta che la sua reliquia è giunta fino a Padova assieme a quella di san Mattia al tempo dell'imperatore romano Flavio Claudio Giuliano (361-363 d.C.); altri scritti invece datano il trasferimento al secolo VIII durante una persecuzione iconoclastica.Una parte del suo cranio è stata traslata dalla basilica di Santa Giustina alla cattedrale di San Vito a Praga nel XIV secolo per volontà di Carlo IV di Lussemburgo, allora re di Boemia.[2]Una costola del corpo del santo è stata donata il 17 settembre 2000 al metropolita Hieronymos della Chiesa greco-ortodossa di Tebe.Esiste un'altra reliquia della testa nel Museo Storico Artistico "Tesoro" nella basilica di San Pietro in Vaticano.[3] Un reliquiario contenente un'altra testa di san Luca è custodito a Cremona nella chiesa omonima gestita dai padri barnabiti.Tradizionalmente viene considerato dai cristiani anche patrono degli artisti, in modo particolare dei pittori; il primo iconografo che dipinse quadri di Maria, di San Pietro e San Paolo Nel mondo esistono infatti diverse raffigurazioni a lui attribuite. Una di queste si trova proprio sopra le sue spoglie a Padova, che rappresenta la Madonna Hodighitria ("che indica la via"); dipinto restaurato nel 1960.
Il nome:
Luca Deriva dal greco Lykanòs, nome dal duplice significato che può essere interpretato come 'nativo della Lucania', oppure come derivato dal sostantivo Lyke, “luce”, con il significato di 'nato alle prime luci del mattino'. Caratteristiche: ha un particolare fascino: grazie alla sua spiccata generosità, unita alla serietà e alla precisione, riesce a comunicare perfettamente con gli altri, senza timore di essere travisato e incompreso. Una persona di grande temperamento, che chiede prima di tutto di essere rispettata. Segno corrispondente: Gemelli
Numero fortunato: 5
Colore: Arancio
Pietra: Berillo
Metallo: Rame
Sei nato oggi:
La natura ti ha dotato di grande energia, costanza e determinazione che, quasi sempre, dedichi al benessere dei tuoi cari, del partner e dei figli. Anche il lavoro, più che uno strumento di affermazione personale, è per te soprattutto un mezzo per garantire a chi ami sicurezza e tranquillità. La fortuna ti assiste e ti permetterà di riuscire nei tuoi propositi.
Proverbio:
"O molle o asciutto, per S. Luca semina tutto"
Aforisma:
E' più facile spezzare un atomo che un pregiudizio. [Albert Einstein]
Eureka:
Comunicazioni
Si saprà soltanto il 18 ottobre 1973 il nome del vero inventore del computer. Quando cioè, una sentenza del giudice Larson della corte distrettuale di Minneapolis annulla il brevetto del primo computer, l'ENIAC (Electronic Numerical Integrator And Calculator), realizzato nel 1946, e conferisce al fisico americano di origine russa John Atanasoff gli onori e la gloria dell'invenzione. Questi, in effetti, aveva ideato e costruito tra il 1939 e il 1942 il primo calcolatore elettronico a cui aveva dato il nome di ABC (Atanasoff-Berry Computer) e l'ENIAC si sarebbe basato, come dimostrato in sede legale, proprio su quei principi che lo stesso Atanasoff aveva divulgato.