Alessandro Cecchi Paone (Roma, 16 settembre1961) è un conduttore televisivo e giornalistaitaliano.Per molto tempo attivo soprattutto nella divulgazione scientifica e culturale, negli ultimi anni ha lavorato anche in trasmissioni di intrattenimento. È stato direttore del canale culturale Marcopolo, in onda prima sulla piattaforma satellitare Sky, poi sul digitale terrestre e sulla piattaforma Tivùsat. Dal 4 aprile 2016 a luglio dello stesso anno, è stato anchorman e vicedirettore del TG4.Dopo aver conseguito la maturità classica, si laurea in Scienze Politiche Ha vissuto in Spagna, dove ha sposato una giovane spagnola da cui si è separato dopo sette anni. Dal 1985 vive a Milano, dove ha insegnato marketing della comunicazione culturale alla Bocconi e all'Università Ca' Foscari a Venezia. È docente di teoria e tecnica del documentario turistico presso l'Università degli Studi di Milano Bicocca e per l'Università telematica internazionale UniNettuno. È docente di Scrittura per la produzione documentaristica presso la facoltà di scienze della formazione dell'Università degli Studi Suor Orsola Benincasa di Napoli. Insegna anche Documentazione scientifica all'Università degli Studi dell'Insubria di Como. Ed infine, è docente presso la facoltà di Scienze della Comunicazione e testimonial dell'Università di Cassino e del Lazio Meridionale. Venne premiato come giornalista e divulgatore scientifico nel corso dell'undicesima edizione del "Grand Prix Corallo Città di Alghero".Alessandro Cecchi Paone è, per esplicita dichiarazione dello stesso, affiliato al Grande Oriente d'Italia, la principale obbedienza della massoneria italiana.È inoltre iscritto da moltissimi anni al WWF Italia, del quale è stato consigliere nazionale.Il suo esordio televisivo è avvenuto nel 1977, conducendo su Rai Uno un telegiornale per ragazzi. Nel 1983 vince il concorso Un volto nuovo per gli anni 80, successo che gli apre le porte in trasmissioni nazionali e di successo come Unomattina insieme a Paola Perego. Nel 1985 è stato co-conduttore con Paola Giovetti della prima trasmissione dedicata ai fenomeni paranormali, Mister O, in prima serata su Rai 1. Nel 1986 sulla stessa rete conduce il programma Test - Gioco per conoscersi. Nel 1991 va al TG2 dove conduce l'edizione delle ore 13. Nel 1993 conduce su Rai 2 con Paola Perego il programma di fine settimana “Mattina in famiglia” in cui inserisce, col suo amico analista una rubrica di servizio basata sulle lettere degli spettatori, sull'esempio del programma dialla Radio Francese negli anni Sessanta. Nel 1994 è il primo giornalista RAI ad annunciare a reti unificate il successo elettorale del Polo delle Libertà.Nel 1996 passa a Mediaset per presentare Amici animali e Mediterraneo sulla rotta di Ulisse. Su Rete 4 ha condotto le fortunate serie Appuntamento con la storia e La macchina del tempo. In un'edizione del Telegatto protestò platealmente quando il reality show del Grande Fratello venne inserito nella categoria dei programmi culturali insieme al documentario da lui condotto e a Quark.Cecchi Paone ha collaborato con i quotidiani Il Giornale ed Il Giorno e, dal 2001 al 2005, è stato alla guida del canale satellitare MT Channel, rete tematica prodotta da Mediaset per Sky ispirata al programma La macchina del tempo. Nel 2005-06 è autore e conduttore della trasmissione Alessandro. Le grandi conquiste dell'economia trasmessa su Mediolanum Channel, all'interno della quale era trasmesso il cartone animato Elmo (disegnato da Marco Albiero) in cui il protagonista omonimo aveva le sembianze dello stesso Cecchi Paone.In seguito alla chiusura di MT Channel, dal settembre 2006 fino a gennaio 2007 Cecchi Paone è stato ideatore e conduttore del programma Open space, un salotto-reality show dell'emittente satellitare GAY.tv. Dal 2006 insegna Scrittura per la produzione documentaristica presso l'Università degli studi Suor Orsola Benincasa di Napoli. Da gennaio 2007 conduce su Italia 1 il quiz-show Azzardo, con la collaborazione di Eva Henger come valletta. Per via dei bassi ascolti, Alessandro Cecchi Paone ed Eva Henger sono esonerati dal programma e sostituiti da Daniele Bossari e Ainett Stephens con la motivazione di avvicinare il pubblico più giovane alla trasmissione, che verrà rinominata Azzardo the match.Da settembre 2007 conduce Klima News tutti i giorni su Radio Kiss Kiss. Alessandro Cecchi Paone, da settembre 2007 ha partecipato alla quinta edizione de "L'isola dei famosi", nonostante avesse più volte criticato duramente il format dei reality show (dal quale si ritira dopo 5 settimane di permanenza per lasciare l'opportunità della vittoria ai non famosi e in parte adducendo il fatto che gli manca molto la connessione a internet, l'uso del suo palmare, del suo orologio e il cibo). Il motivo della partecipazione, a suo dire stava nella motivazione di portare argomenti culturali nei reality show, missione molto difficile data la natura puramente intrattenitiva e ludica di tali spettacoli. Nel 2008 lascia Mediaset e approda alla Rai e conduce nello stesso anno il programma Scommettiamo che...?. Dal settembre 2009 torna a Mediaset, precisamente su Canale 5. Il 22 febbraio 2011 debutta come inviato speciale nella settima puntata del programma di Italia 1, Mistero.Nel 2012 ritorna come naufrago alla nona edizione de L'isola dei famosi, condotta da Nicola Savino e Vladimir Luxuria, venendo eliminato nel corso della sesta puntata con il 59% dei voti.Dal 13 ottobre 2012 conduce Time House - Il tempo della scienza su TGcom24 ogni sabato in diretta alle 21.30 e la domenica in replica alle 16.30.Dal 16 ottobre 2012 conduce "A reti unificate"[5], programma a cadenza settimanale sull'attualità, specie in riferimento al Sud, in onda su Napoli Canale 21, Canale 9, Canale 8, Televomero.Il 4 maggio 2015 ha partecipato come concorrente al nuovo quiz preserale di Canale 5 chiamato Caduta libera.Dal 4 aprile 2016 fino al mese di luglio 2016 ha condotto l'edizione serale del TG4 7 giorni su 7.[6]Dal 30 novembre 2016 ha condotto un suo nuovo programma La settima porta su Rete4 in prima serata.È stato attivista della Federazione Giovanile Repubblicana. Poco prima delle elezioni europee del 2004, in cui era candidato con Forza Italia, dichiara pubblicamente la propria «omoaffettività»[8]. In seguito affermerà di essere prima bisessuale e poi omosessuale e rilascerà dichiarazioni sui suoi trascorsi sentimentali con persone del suo stesso *****. Alle consultazioni europee Cecchi Paone ottiene 29.000 voti e non viene eletto. Nel corso delle successive consultazioni appoggia il partito Riformatori Liberali, sostenendone sia i candidati nella coalizione della Casa delle Libertà, sia i candidati inseriti nelle liste di Forza Italia. In seguito però esprime posizioni critiche verso la Cdl, così come verso il centro-sinistra, e dichiara di voler lavorare per i diritti degli omosessuali insieme con Franco Grillini, fuoriuscito dai Democratici di Sinistra. I due nonostante siano vicini ad associazioni LGBT di diversa estrazione (per Grillini l'Arcigay, di centro-sinistra, e per Cecchi Paone Gay Lib, di centro-destra, anche se il conduttore ha partecipato anche ad iniziative della prima) nel luglio del 2007 aderiscono alla Costituente Socialista indetta da Enrico Boselli in vista della ricostituzione del Partito Socialista Italiano nella coalizione di centro-sinistra.Nel 2008 prende ufficialmente la tessera del Partito Repubblicano Italiano nell'ambito del quale ricopre, nel 2011, la carica di consigliere nazionale, ed inizia a collaborare con il quotidiano nazionale La Voce Repubblicana, curando la rubrica "Il partito della modernità". Dal 24 giugno 2011 è membro del comitato di segreteria del Partito Repubblicano Italiano. Da sempre simpatizzante del Partito Radicale di Marco Pannella, nel maggio 2009 dichiara che in occasione delle elezioni europee 2009 avrebbe votato per la Lista Bonino Pannella.In occasione delle elezioni europee del 2014 Cecchi Paone si ricandida al Parlamento Europeo nelle liste di Forza Italia sempre nella Circoscrizione Italia meridionale (che comprende i collegi di Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Basilicata e Calabria); anche questa volta risulta non eletto con 16.451 voti.Ha dichiarato: "Vorrei il matrimonio tra omosessuali ma in Italia mi accontento anche delle unioni civili, come in Francia, mentre sono favorevole all'adozione del single anche gay. Il gay può convivere con chi gli pare. L'importante è che sia una persona affidabile. Sull'eutanasia ognuno deve essere libero di scegliere come e quando morire. E finalmente la Corte Costituzionale ha smontato la legge 40 sulla fecondazione assistita".Nel settembre 2014 salva in extremis la squadra di calcio principale di Positano, il San Vito Positano, dal fallimento rilevando la società[11] e portandola alla promozione in Eccellenza campana.
Tascio Cecilio Cipriano (in latino: Thascius Caecilius Cyprianus; Cartagine, 210 – Sesti, 14 settembre258) è stato un vescovo e scrittoreromano, vescovo di Cartagine e martire, venerato come santo e Padre della Chiesadalla Chiesa cristiana.La data di nascita ed i particolari della sua gioventù sono ignoti. Ai tempi della sua conversione, probabilmente, aveva passato la mezza età. Fu un famoso oratore, possedeva una considerevole ricchezza e verosimilmente rivestiva una posizione di prestigio nella città di Cartagine. Dalla sua biografia, scritta dal diaconoPonzio, si evince che i suoi modi erano dignitosi, ma non severi, e affettuosi, ma senza cadere nelle effusioni. Il suo dono per l'eloquenza è evidente nelle sue opere. Non era un pensatore, un filosofo o un teologo, ma soprattutto un uomo di mondo dalle grandi energie e dal carattere impetuoso. La sua conversione si deve ad un anziano presbiterochiamato Ceciliano, con il quale sembra fosse andato a vivere. Ceciliano, in punto di morte, affidò a Cipriano la cura della moglie e della famiglia. Quando era ancora un semplice catecumeno, il santo decise di vivere in castità e di dare la maggior parte dei suoi redditi ai poveri. Vendette tutte le sue proprietà, compresi i giardini che possedeva a Cartagine, che gli furono restituiti [1], dopo essere stati riacquistati dai suoi amici; tuttavia, egli li avrebbe rivenduti, se solo la persecuzione non lo avesse reso imprudente. Il suo battesimo, probabilmente, ebbe luogo il 18 aprile 246, vigilia di Pasqua.Cipriano era certamente solo un recente convertito quando fu acclamato vescovo di Cartagine nel 248 o all'inizio del 249, ma aveva rivestito tutti i gradi del ministero. Nonostante avesse rifiutato la carica, il popolo lo costrinse ad accettarla. Tuttavia ci fu una minoranza che si oppose alla sua elezione, compresi cinque presbiteri, che rimasero suoi nemici; comunque Cipriano narrava che era stato ben scelto "dopo il giudizio divino, con il voto del popolo ed il consenso dei vescovi".Nell'ottobre del 249, Decio divenne imperatore. Convinto del grande pericolo rappresentato dalla religione cristiana per lo Stato, nel gennaio del 250 pubblicò un editto che imponeva a tutti i sudditi di offrire un sacrificio agli dèi, al fine di provare l'adesione alla religione romana. L'offerta sacrificale doveva essere compiuta davanti a una commissione di cinque membri che, in seguito, avrebbe rilasciato il libellus, una sorta di attestazione di fedeltà, che esentava dai rigori della legge previsti per i cristiani[2].Il 20 gennaio papa Fabiano fu martirizzato e, in quei giorni, Cipriano si nascose in un luogo sicuro. Per questo i suoi nemici lo avrebbero continuamente rimproverato. Ma rimanere a Cartagine avrebbe significato sollecitare la morte, mettere in grave pericolo gli altri e lasciare la chiesa senza governo; scegliere un nuovo vescovo sarebbe stato impossibile, come a Roma. Una parte del clero cedette, altri scapparono; Cipriano li sospese semplicemente, poiché i loro ministeri erano necessari ed essi erano meno in pericolo del vescovo. Dal suo rifugio consigliava i confessori e scriveva eloquenti panegirici sui martiri. Quindici di loro presto morirono in prigione ed uno nelle miniere. All'arrivo del proconsole, in aprile, la durezza della persecuzione aumentò. Il 17 fu martirizzato san Mappalico. Vennero torturati i bambini e violentate le donne. Numidico, che aveva incoraggiato molti fedeli, vide sua moglie bruciata viva ed egli stesso fu arso per metà, poi lapidato e lasciato a morire; tuttavia fu trovato ancora in vita da sua figlia, guarì, e Cipriano lo ordinò sacerdote. Altri, dopo essere stati torturati per due volte furono esiliati, spesso ridotti a mendici.Ma c'era un'altra faccia della medaglia. A Roma, i cristiani terrorizzati erano accorsi ai templi per sacrificare agli dei. A Cartagine, la maggioranza dei fedeli era caduta nell'apostasia. Alcuni non avevano sacrificato, ma avevano acquistato i libelli, i certificati che provavano che lo avevano fatto. Avevano così salvato le loro famiglie al prezzo del loro peccato. Di questi libellatici Cartagine era piena. Alcuni di coloro che erano caduti non si pentirono, altri si unirono agli eretici, ma la maggior parte chiese il perdono e la riammissione. Alcuni, che avevano sacrificato sotto tortura, tornarono per essere torturati di nuovo. Casto ed Emilio furono bruciati per aver ritrattato, altri esiliati; ma tali casi furono rari. Alcuni cominciarono anche ad effettuare le penitenze canoniche. Il primo ad essere perseguitato a Roma fu un giovane Cartaginese, Celerino. Dopo la sua guarigione, Cipriano lo consacrò lettore e poi diacono. Sua nonna Celerina e tre zii, Laurenzio, Laurentino e Ignazio, furono martirizzati, mentre le sue due sorelle caddero nell'apostasia sotto la minaccia della tortura. Quando si pentirono, Cipriano le mise al servizio di coloro che erano in prigione.In quei frangenti, un certo Luciano ebbe da un martire chiamato Paolo, prima della sua passione, l'incarico di riammettere in comunione chiunque ne facesse richiesta e di distribuire queste "indulgenze" con la formula: "Gli sia permesso di essere in comunione con la sua famiglia". Nel 197, Tertulliano aveva già parlato dell'"abitudine" di coloro che non erano in pace con la chiesa di elemosinarla dai martiri. Molto tempo dopo, però, le cose erano cambiate, nei suoi giorni di montanista (circa 220), sosteneva che gli adulteri, che papa Callisto I perdonava solo dopo la dovuta penitenza, dovevano essere riammessi in comunione semplicemente implorando i confessori e coloro che erano stati condannati ai lavori forzati nelle miniere. Per analogia, si scopre che Luciano perdonava in nome dei confessori, che erano ancora vivi, un manifesto abuso. Lo stesso Mappalico era intervenuto soltanto in favore di sua sorella e di sua madre. Sembrava, quindi, che i Lapsi non dovessero fare atto di penitenza e Cipriano si lamentò di questo.Nel frattempo, insieme ad una lettera, non firmata, indirizzata al clero di Cartagine, che accusava Cipriano di aver abbandonato il suo gregge e che dava indicazioni su come comportarsi nei confronti dei lapsi, erano giunte da Roma notizie ufficiali della morte di papa Fabiano. Cipriano spiegò il suo comportamento[3] ed inviò a Roma copia delle 13 lettere che aveva scritto dal suo nascondiglio. I cinque presbiteri che gli si opponevano, tuttavia, stavano riammettendo in comunione tutti coloro che avevano avuto raccomandazioni dai confessori, e i confessori stessi avevano istituito un'indulgenza generale, in base alla quale i vescovi dovevano riammettere in comunione tutti quelli che avevano esaminato. Ciò era un oltraggio alla disciplina, tuttavia Cipriano era incline a dare un certo valore alle indulgenze così impropriamente concesse, ma tutto doveva essere fatto in sottomissione al vescovo.Propose che i libellatici potessero essere riammessi, se in pericolo di morte, da un presbitero o da un diacono, ma gli altri avrebbero dovuto attendere la fine della persecuzione, quando si sarebbero potuti convocare dei concili a Roma e a Cartagine per prendere una decisione comune. Un certo riguardo doveva essere mostrato per i privilegi dei confessori, tuttavia i lapsi non si sarebbero dovuti trovare in una posizione migliore rispetto a coloro che avevano resistito ed erano stati torturati, spogliati dei loro beni, o esiliati. I colpevoli, in seguito, furono terrorizzati dai prodigi che si verificarono: un uomo divenne muto di fronte allo stesso Capitolo in cui aveva negato Cristo; un altro divenne pazzo nei bagni pubblici e si mangiò la lingua che aveva assaggiato il sacrificio pagano; alla presenza di Cipriano stesso, un bambino che era stato portato dalla nutrice all'altare pagano e quindi alla Celebrazione eucaristica officiata dal vescovo, vomitò l'ostia che aveva ricevuto nel calice; ad un altro, all'apertura del ricettacolo in cui, abitualmente, veniva conservato il Sacramento consacrato per la Comunione, venne impedito il sacrilego contatto da un fuoco che vi si sprigionò.Verso settembre, tramite due lettere scritte dal famoso Novaziano a nome dei suoi colleghi, Cipriano ricevette la promessa di aiuto da parte dei presbiteri romani. All'inizio del 251 la persecuzione calò d'intensita. I confessori furono liberati e si poté riunire un concilio a Cartagine. A causa, però, delle trame di alcuni presbiteri, Cipriano non fu in grado di lasciare il suo rifugio fino a dopo Pasqua (il 23 marzo). Tuttavia, scrisse una lettera al suo gregge per denunciare il più perfido dei cinque presbiteri, Novato, ed il suo diacono Felicissimo[4]. L'argomento della lettera venne sviluppato più approfonditamente nel trattato De Ecclesiae Catholicae Unitate che Cipriano scrisse in questo periodo.Questo celebre pamphlet venne letto dal suo autore di fronte al concilio che si tenne in aprile, quello in cui poté ottenere il supporto dei vescovi contro lo scisma originato da Felicissimo e da Novato, che avevano un grande seguito. L'unità di cui san Cipriano si stava occupando non era tanto l'unità dell'intera chiesa, la necessità della quale comunque postulava, quanto l'unità da mantenere all'interno di ogni diocesi tramite l'unione con il vescovo; l'unità della Chiesa, infatti, era garantita dall'unione dei vescovi che "sono incollati l'uno all'altro", quindi chiunque non è con il suo vescovo è fuori dalla chiesa e non può essere unito a Cristo; il prototipo del vescovo è san Pietro, il primo vescovo.https://it.wikipedia.org/wiki/Tascio_Cecilio_Cipriano
Il nome:
Cipriano Deriva dal nome latino Cyprianus, 'originario dell'isola di Cipro'. Caratteristiche: trattasi di una persona con tanta voglia di fare, che non si tira mai indietro quando vi è da sporcarsi le mani o prendere una decisione; su di lui si può sempre fare affidamento, soprattutto in amore in quanto si dimostra fedele e premuroso. Segno corrispondente: Capricorno
Numero fortunato: 4
Colore: Verde
Pietra: Smeraldo
Metallo: Oro
Sei nato oggi:
La tua sensibilità per le esigenze altrui, la dolcezza che mostri nei rapporti, l'intelligenza con cui sai consigliare fanno di te un amico preziosissimo, un partner invidiabile e un collaboratore da non perdere. La vita affettiva sarà intensa e appagante. Nel lavoro darai il meglio di te come psicologo, sociologo ed insegnante.
Proverbio:
"Per S. Cipriano semina in costa e semina in piano"
Aforisma:
Il denaro da solo non basta per essere infelice. [Peter Falk]
Eureka:
Trasporti
Un evento da incorniciare, l'inaugurazione del traforo del Frejus (Moncenisio) avvenuta il 17 settembre 1871. I lavori della più lunga galleria ferroviaria, nonché la prima galleria scavata attraverso le Alpi, erano iniziati il 31 agosto 1857, avvalendosi per la prima volta in assoluto di una tecnica di scavo che utilizza un martello pneumatico ad aria compressa. Il martello, proposto dall'ingegnere svizzero Colladon, contribuirà in modo determinante a realizzare il "miracolo" del Frejus.
Tempo molto instabile al Nord, Toscana, Lazio, Umbria e Marche con rovesci e temporali sparsi. Possibili nubifragi su Tirreniche e coste dell'alto Adriatico. Soleggiato al Sud e isole.
NORD Precipitazioni sparse, ma localmente diffuse. Maltempo più intenso al Nordest.
CENTRO e SARDEGNA Peggiora dal pomeriggio con precipitazioni sparse, possibili nubifragi sul Lazio e Toscana dalla sera e notte; sulla Sardegna, poco nuvoloso.
SUD e SICILIA Cielo sereno o al più poco nuvoloso.