Carlo Conti (Firenze, 13 marzo1961) è un autore televisivo, conduttore televisivo e conduttore radiofonicoitaliano, già direttore artistico e presentatore del Festival di Sanremo per tre edizioni: l'edizione del 2015, l'edizione del 2016 e l'edizione del 2017.Figlio di Giuseppe e Lolette, cresce senza il padre che muore quando Carlo aveva 18 mesi.[1] Terminati gli studi di ragioneria ottiene un posto fisso come bancario[2] ma nel 1986 si dimette per inseguire la sua passione in radio.[3] Aveva infatti cominciato a lavorare nelle prime radio private fiorentine alla fine degli anni 1970, tra cui Lady Radio di Alessandro Benedetti[2] in qualità di direttore artistico e poi lavorando con Marco Baldini e Gianfranco Monti. Nel 1977 fonda insieme con alcuni amici di scuola Radio Firenze Nova, mentre nel 1978 entra a Radio Firenze 2000 dove comincia la sua attività di disc jockey e di speaker.[2] Esordisce come conduttore radiofonico nel programma Estate 2000. Tra i colleghi dell'epoca, fondamentale è Marco Vigiani. Successivamente, Conti apre una propria radio locale a Scandicci (Radio Antenna X) e nel 1979 passa a Radio Diffusione Firenze meglio nota con l'acronimo di Rdf.[2]Agli inizi degli anni 1980 va a dirigere Lady Radio e conduce Radio Notte in onda su un pool regionale di radio assieme a Marco Vigiani, Giorgio Panariello, Walter Santillo e Alberto Lorenzini.[2] Nel 1981 presentando Un ciak per artisti domani, programma da lui scritto e condotto, conosce Fabrizio Venturi (cantautore fiorentino) e Leonardo Pieraccioni (esordiente radiofonico) con i quali nel 1986 crea la prima di una lunga serie di trasmissioni comiche come Succo d'Arancia su Teleregione Toscana dove esordisce anche Giorgio Panariello, già suo compagno di scuola e incontrato in vacanza a Vibo Valentia mentre imitava Renato Zero. I tre toscani formano così un trio comico chiamato Fratelli d'Italia[4], che in Toscana furoreggia nei teatri. Nel 1985 esce su vinile il brano Through The Night, un pezzo italo-disco da lui interpretato con lo pseudonimo di Konty[6]. Nello stesso anno approda in RAI con la conduzione del programma musicale Discoring.[7] In quel periodo si divide tra radio, discoteca e tv con i programmi comici che crea e dirige e che gli consentono di diventare la spalla perfetta per un'intera generazione di comici toscani (Giorgio Panariello, Leonardo Pieraccioni, Andrea Cambi, Cristiano Militello, Graziano Salvadori, Gaetano Gennai, Emanuela Aureli e molti altri). Condurrà il programma per quattro edizioni, sino al 1989. In quell'anno Carlo decide di condurre il nuovo show comico Vernice fresca sull'emittente Cinquestelle[8], che ha lo stesso format della trasmissione Succo d'arancia, oltre allo stesso cast di comici e lo stesso conduttore/autore. Il successo della trasmissione porta il cast toscano a fare anche diverse tournée in Italia. Questo spettacolo dura per sei edizioni, dal 1989 al 1993, riscuotendo ottime critiche e toccando un picco record di 100 puntate e oltre 150.000 spettatori per ognuna. Il programma vincerà anche l'Oscar TV[2] nella categoria degli emittenti locali. Carlo però comincia a farsi conoscere anche in teatro partecipando, fra il 1987 e il 1990, a diverse produzioni teatrali sempre insieme con il suo cast toscano. Tra il 1990 e il 1992 è impegnato con un tour teatrale insieme con il cast di Vernice Fresca in giro per tutta la nazione, con il quale raccoglie insieme con il suo cast numerosissimi consensi[9]. Nello stesso periodo è seguita una tournée nelle più grandi località toscane (di cui era originario buona parte del cast), anch'essa seguita da un numero cospicuo di spettatori.Successivamente comincia ad approdare lentamente anche in televisione. Dopo aver condotto con successo quattro edizioni del programma musicale Discoring, a partire dal 1991 e fino al 1993 conduce su Raiuno due edizioni della trasmissione per ragazzi Big!,[10] ereditandola da Pippo Franco, grazie alle quali ottiene numerosi consensi anche tra il pubblico giovanile, oltre a vincere due Telegatti e un Premio Regia Televisiva.[11] Inoltre Big è la prima trasmissione televisiva in cui oltre a essere conduttore, Carlo è anche autore del programma che conduce. Nello stesso periodo prende parte anche ai programmi L'attesa (1992) che conduce insieme con Maria Teresa Ruta, mentre nel 1993 conduce La festa della mamma su Rai 1. Nel 1993, conduce con Ettore Andenna e Maria Teresa Ruta un'edizione di Giochi senza frontiere sempre su Rai 1.Nella stagione 1993/94 è di nuovo in teatro insieme con i suoi grandi amici Leonardo Pieraccioni e Giorgio Panariello, con lo spettacolo che prende il nome da quello del loro gruppo, ovvero Fratelli d'Italia[13].Fino al 1993 prosegue la realizzazione del programma comico radiofonico Vernice fresca, con nuove edizioni sbarcate sulle emittenti affiliate al circuito nazionale di Cinquestelle e, quindi, non più in onda solo in ambito locale su Teleregione toscana.[2] In questo periodo partecipa anche, in ruoli marginali, a diversi film diretti e interpretati da Pieraccioni come I laureati nel 1995, e Fuochi d'artificio.Nel 1994, nel 1995 e nel 1999[14] conduce l'anteprima del concorso di bellezza Miss Italia, che condurrà qualche anno più tardi.Nel 1995 idea e conduce il varietà comico Aria fresca in onda su Videomusic e in seguito su TMC.[15] Nel programma figurano diversi fra i volti più noti delle trasmissioni precedenti Succo d'arancia e Vernice fresca e appunto la trasmissione ha lo stesso format delle precedenti. Al cast si aggiungono altri comici che anche grazie a tale programma guadagneranno negli anni successivi una buona popolarità.Nel 1996 produce e pubblica il CD Aria Fresca, contenente i brani musicali per la trasmissione omonima, cantando insieme con Giorgio Panariello e prodotto anche da Gianluca Sibaldi e Fernando Capecchi[16][17].https://it.wikipedia.org/wiki/Carlo_...re_televisivo)
2003 – Ha luogo l'ottava e ultima udienza preliminare dei processo penale per l'attribuzione delle responsabilità nell'ambito del Disastro aereo di Linate dell'8 ottobre2001; vengono rinviati a giudizio tutti gli 11 imputati
SanLeandro di Siviglia (Cartagena, 534 – Siviglia, 13 marzo600) è stato arcivescovo di Siviglia in Spagna. Viene ricordato in particolare per essere riuscito a convertire dall'arianesimo la casa reale visigota. La Chiesa cattolica lo venera come santo.Leandro apparteneva a un'antica famiglia romana di Cartagena, il padre Saveriano, morì in giovane età e fu il primo dei cinque figli, appunto Leandro, a prendersi la responsabilità dell'educazione e della crescita dei quattro fratelli, Isidoro, Fulgenzio, Fiorentina e Teodosia. Tutti, tranne Teodosia, si dedicarono alla vita religiosa e sono venerati come santi dalla Chiesa cattolica.I tre fratelli maschi divennero tutti prelati, Leandro e Isidoro, famosissimo nel medioevo per la sua grande opera enciclopedica Etimologie, divennero vescovi di Siviglia, mentre Fulgenzio divenne vescovo di Écija.La sorella si fece monaca e fondò il convento di Santa Maria de Valle presso Écija. Tutti i fratelli furono tra i principali fautori dell'unificazione della penisola sotto il Credo Niceno, ottenuta con la conversione del monarca visigoto Recaredo e sancita dal III Concilio di Toledo del 589.Iniziò la sua vita religiosa come monacobenedettino. Suo grande desiderio era convertire al Credo Niceno gli ariani della Spagna con gli scritti e la predicazione.Divenuto arcivescovo della città di Siviglia, ebbe l'opportunità di conoscere e convertire Ermenegildo il figlio del re ariano Leovigildo, che era stato esiliato a Siviglia assieme alla moglie che era di fede cattolica.Ermenegildo entrò in conflitto con il padre e da questi venne sconfitto e imprigionato a Toledo. Il padre nella Pasqua del 585 impose al figlio di ricevere la comunione da un vescovo ariano, il figlio rifiutò e per questo venne fatto uccidere.Leovigildo che voleva unificare sotto il credo ariano tutta la Spagna, fa mandare in esilio a Costantinopoli Leandro e molti altri cristiani. Durante il suo breve esilio, avrà l'opportunità di conoscere il futuro papa Gregorio, a quel tempo inviato pontificio presso i bizantini. Da quell'incontro nacque una forte amicizia tra i due, parte della corrispondenza tra i due è ancora esistente. Leovigildo richiamerà in seguito il prelato in patria.Alla sua morte il nuovo re Recaredo si converte e il processo di unificazione sotto il credo cattolico si accelera anche grazie alla liturgia detta mozarabica o visigota, di cui i vescovi Leandro e Isidoro furono grandi promotori, con apposite preghiere e canti per la Messa.La chiesa iberica si uní nel credo Gloria Patri et Filio et Spiritui Sancto invece dell'ariano Gloria Patri per Filium in Spiritu Sancto.Oltre a frammenti della corrispondenza con Papa Gregorio I, ci sono pervenute De institutione virginum et contemptu mundi, la regola monastica per la comunità religiosa della sorella Fiorentina e Homilia de triumpho ecclesiæ ob conversionem Gothorum (P.L, LXXII).La Chiesa cattolica lo commemora come santo il 13 marzo. Martirologio Romano: "A Siviglia in Spagna, san Leandro, vescovo, che, fratello dei santi Isidoro, Fulgenzio e Fiorentina, con la sua predicazione e il suo attivo impegno convertì dall'eresia ariana alla fede cattolica i Visigoti, con l'aiuto del loro re Reccaredo".
Il nome:
Leandro Il nome deriva dal greco leiandros e significa 'uomo delicato'. Caratteristiche: trattasi di una persona audace, a cui piacciono le sfide; Leandro è molto risoluto e lavora duramente per ottenere quel che vuole, è quindi capace di grandi sacrifici in ambito lavorativo ed altrettanti grandi slanci affettivi in campo sentimentale. Segno corrispondente: Gemelli
Numero fortunato: 2
Colore: Blu
Pietra: Zaffiro
Metallo: Oro
Sei nato oggi:
Sei sensibilmente attratto dalla filosofia e dalla teologia e ti discosti nettamente, per visione della vita, gusti e abitudini, dalla maggior parte dei tuoi simili. La tua professione sarŕ strettamente legata a questi tuoi interessi. In amore, ti riveli insospettatamente caldo e passionale. Sceglierai un partner che condividerŕ la tua visione della vita e col quale raggiungerai la felicitŕ.
Proverbio:
"Le voci del cuore non fanno rumore"
Aforisma:
Io semplicemente non posso costruire le mie speranze su fondamenta di confusione, infelicità e morte...Io penso...pace e tranquillità torneranno di nuovo.
[Anne Frank]
Eureka:
Casa
Lunga e travagliata la storia del "wc". La sua definitiva sistemazione si deve al matematico inglese Alexander Cummings, che nel 1775 brevetta un "wc" munito di sifone, ovvero un tubo a "S" che fa rimanere costantemente un po' d'acqua nel vaso, cosě da isolarlo dalle esalazioni del pozzo nero. Un inconveniente non da poco cui non aveva invece saputo trovare una soluzione, nel 1597, l'inventore del primo rudimentale "wc", lo scrittore inglese John Harington (figlioccio della regina Elisabetta I), che lo battezzň "Ajax", dal nome del vaso da notte. Ammettendo, peraltro, di averlo copiato da un sistema in uso in Italia.