2012 – La nave da crociera Costa Concordia urta degli scogli a 500 metri dal porto dell'Isola del Giglio, provocando una falla di 70 metri nello scafo e causando 32 morti, 80 feriti e 2 dispersi, e la conseguente evacuazione totale delle 4229 persone a bordo della nave tra equipaggio e passeggeri
Si celebra:
Giornata mondiale per il dialogo tra religioni e omosessualità
Ilario di Poitiers (Poitiers, 310 circa – Poitiers, 367) è stato un vescovo e teologoromano; fu vescovo di Pictavium (l'attuale Poitiers), teologo, filosofo e scrittore. È venerato come santo dalla Chiesa cattolica, dalla Chiesa ortodossa e dalla Comunione anglicana ed è stato proclamato dottore della Chiesa. È patrono della città di Parma.Sant’Ilario di Poitiers è una delle grandi figure di Vescovi del IV secolo. Di famiglia agiata, ricevette una solida formazione letteraria, ben riconoscibile nei suoi scritti. Non sembra che sia cresciuto in un ambiente cristiano. Egli stesso ci parla di un cammino di ricerca della verità, che lo condusse man mano al riconoscimento del Dio creatore e del Dio incarnato, morto per darci la vita eterna. Battezzato verso il 345, fu eletto vescovo di Poitiersintorno al 353-354. Negli anni successivi Ilario scrisse la sua prima opera, il Commento al Vangelo di Matteo. Si tratta del più antico commento in lingua latina che ci sia pervenuto di questo Vangelo. Nel confronto con gli ariani, che consideravano il Figlio di Dio Gesù una creatura, sia pure eccellente, ma solo creatura, Ilario ha consacrato tutta la sua vita alla difesa della fede nella divinità di Gesù Cristo, Figlio di Dio e Dio come il Padre, che lo ha generato fin dall’eternità. Nel 356 Ilario assiste come Vescovo al sinodo di Béziers, nel sud della Francia, il «sinodo dei falsi apostoli», come egli stesso lo chiama, dal momento che l’assemblea fu dominata dai Vescovi filoariani, che negavano la divinità di Gesù Cristo. Questi «falsi apostoli» chiesero all’imperatore Costanzo la condanna all’esilio del Vescovo di Poitiers. Così Ilario fu costretto a lasciare la Gallia durante l’estate del 356.Esiliato in Frigia, nell’attuale Turchia, Ilario si trovò a contatto con un contesto religioso totalmente dominato dall’arianesimo. Anche lì la sua sollecitudine di Pastore lo spinse a lavorare strenuamente per il ristabilimento dell’unità della Chiesa, sulla base della retta fede formulata dal Concilio di Nicea. A questo scopo egli avviò la stesura della sua opera dogmatica più importante e conosciuta: La Trinità. In essa Ilario espone il suo personale cammino verso la conoscenza di Dio e si preoccupa di mostrare che la Scrittura attesta chiaramente la divinità del Figlio e la sua uguaglianza con il Padre, non soltanto nel Nuovo Testamento, ma anche in molte pagine dell’Antico, in cui già appare il mistero di Cristo. Di fronte agli ariani egli insiste sulla verità dei nomi di Padre e di Figlio e sviluppa tutta la sua teologia trinitaria partendo dalla formula del Battesimo donataci dal Signore stesso: «Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo».Il Padre e il Figlio sono della stessa natura. E se alcuni passi del Nuovo Testamento potrebbero far pensare che il Figlio sia inferiore al Padre, Ilario offre regole precise per evitare interpretazioni fuorvianti: alcuni testi della Scrittura parlano di Gesù come Dio, altri invece mettono in risalto la sua umanità. Alcuni si riferiscono a Lui nella sua preesistenza presso il Padre; altri prendono in considerazione lo stato di abbassamento (kénosis), la sua discesa fino alla morte; altri, infine, lo contemplano nella gloria della risurrezione. Negli anni del suo esilio Ilario scrisse anche il Libro dei Sinodi, nel quale riproduce e commenta per i suoi confratelli Vescovi della Gallia le confessioni di fede e altri documenti dei sinodi riuniti in Oriente intorno alla metà del IV secolo. Sempre fermo nell’opposizione agli ariani radicali, sant’Ilario mostra uno spirito conciliante nei confronti di coloro che accettavano di confessare che il Figlio era somigliante al Padre nell’essenza, naturalmente cercando di condurli verso la piena fede, secondo la quale non vi è soltanto una somiglianza, ma una vera uguaglianza del Padre e del Figlio nella divinità. Anche questo mi sembra caratteristico: lo spirito di conciliazione che cerca di comprendere quelli che ancora non sono arrivati e li aiuta, con grande intelligenza teologica, a giungere alla piena fede nella divinità vera del Signore Gesù Cristo.Nel 360 o nel 361 Ilario poté finalmente tornare dall’esilio in patria e subito riprese l’attività pastorale nella sua Chiesa, ma l’influsso del suo magistero si estese di fatto ben oltre i confini di essa. Un sinodo celebrato a Parigi nel 360 o nel 361 riprende il linguaggio del Concilio di Nicea. Alcuni autori antichi pensano che questa svolta antiariana dell’episcopato della Gallia sia stata in larga parte dovuta alla fortezza e alla mansuetudine del Vescovo di Poitiers. Questo era appunto il suo dono: coniugare fortezza nella fede e mansuetudine nel rapporto interpersonale. Negli ultimi anni di vita egli compose ancora i Trattati sui Salmi, un commento a cinquantotto Salmi, interpretati secondo il principio evidenziato nell’introduzione dell’opera: «Non c’è dubbio che tutte le cose che si dicono nei Salmi si devono intendere secondo l’annunzio evangelico, in modo che, qualunque sia la voce con cui lo spirito profetico ha parlato, tutto sia comunque riferito alla conoscenza della venuta del Signore nostro Gesù Cristo, alla sua incarnazione, passione e regno, e alla gloria e potenza della nostra risurrezione» (Istruzione sui Salmi 5). Egli vede in tutti i Salmi questa trasparenza del mistero di Cristo e del suo Corpo, che è la Chiesa. In diverse occasioni Ilario si incontrò con san Martino: proprio vicino a Poitiers il futuro Vescovo di Tours fondò un monastero, che esiste ancor oggi. Ilario morì nel 367. La sua memoria liturgica si celebra il 13 gennaio. Nel 1851 il beato Pio IX lo proclamò Dottore della Chiesa La Chiesa cattolica e quella anglicana lo ricordano il 13 gennaio, suo dies natalis, ma fu iscritto nel Martirologio romano alla data del 14 gennaio. Fu dichiarato dottore della Chiesa dal papa Pio IX nel 1851.
Il nome:
Ilario Il nome deriva dall'antico latino Hilaris e significa 'allegro, lieto'. Piena di carisma e dinamicità, è una persona dal carattere deciso, ma che ben si adatta a molteplici circostanze. Fedele e sincero non nega disponibilità e aiuto agli amici, ma con i nemici sa essere prudente e schietto. Segno corrispondente: Ariete
Numero fortunato: 3
Colore: Rosso
Pietra: Rubino
Metallo: Ferro
Sei nato oggi:
Prediligi una esistenza tranquilla, forse non particolarmente brillante, ma in grado di assicurarti stabilità e benessere. Le tue scelte sono dettate dal buon senso e da un istintivo rifiuto di tutto ciò che appare contorto. Sei portato al commercio ma dimostri buona predisposizione anche nel campo della medicina. In amore esiterai a lungo prima di concedere il tuo cuore ad un altra persona, ma quando lo farai sarà per sempre.
Proverbio:
"Chi ha pazienza ha provvidenza"
Aforisma:
Gli sbagli sono i portali delle scoperte. [James Joyce] Eureka:
Comunicazioni é il 1980 l'anno di nascita del "telefonino", destinato ad avere un impressionante sviluppo. Dapprima una sorta di status symbol, è oggi alla portata di tutti. Le prime reti di telefoni cellulari compaiono in Svezia, Finlandia e negli Stati Uniti, e dieci anni dopo gli abbonati europei saranno già due milioni e mezzo, mentre all'inizio del 1993 diventeranno sei milioni. Nel 1991, verrà lanciato il sistema paneuropeo di telefonia mobile, detto Gsm, che a differenza dei telefonini tradizionali, funziona con una tessera contenente i dati che identificano l'utente e il codice personale.
Ancora instabile al Sud: piogge su Calabria, Sicilia settentrionale, Lucania e Puglia; nebbie o nubi basse sulle zone di pianura del Nord. Qualche piovasco sul medio versante adriatico.
NORD Nubi sparse, riduzioni delle visibilità sulla Pianura Padana dovute alla presenza di nebbia e foschia. Più soleggiato sui settori alpini e sulla Liguria.
CENTRO e SARDEGNA Qualche debole pioggia al mattino sul Molise, altrove nubi sparse ma più asciutto. Sulla Sardegna, poco nuvoloso.
SUD e SICILIA Instabile su molte regioni: precipitazioni più probabili su Nord Sicilia, cosentino ionico, Lucania e sul Salento. Entro sera tende a migliorare.