1986 – Sommozzatori della marina militare statunitense ritrovano il compartimento dell'equipaggio dello Space Shuttle Challenger, fondamentalmente intatto ma pesantemente danneggiato. I corpi di tutti e sette gli astronauti sono ancora al suo interno
Caterina de' Vigri[1], o da Bologna (Bologna, 8 settembre1413 – Bologna, 9 marzo1463), è stata una religiosaitaliana, fondatrice e prima badessa del monastero delle clarisse del Corpus Domini di Bologna: è stata canonizzata da papa Clemente XI il 22 maggio1712.Nasce da Benvenuta Mammolini e da Giovanni de' Vigri, patrizio ferrarese, dottore in legge e pubblico Lettore a Padova, al servizio del marchese Niccolò III d'Este, signore di Ferrara.Fin da piccola viene educata a Bologna dalla madre e da parenti, per via delle molte assenze del padre, il quale però vuole che impari anche il latino.Nel 1424, all'età di 11 anni, Caterina entra alla corte estense come damigella di compagnia di Margherita d'Este, figlia naturale di Niccolò III. Riceve l'educazione propria del tempo: studia musica, pittura, danza, impara a poetare e diventa esperta nell'arte della miniatura e della copiatura. Nel 1427 lascia la corte estense e si unisce a un gruppo di giovani di famiglie gentilizie che facevano vita in comune, intenzionate inizialmente a seguire la spiritualità agostiniana.Nel 1432 professa con le compagne la regola di Santa Chiara, approvata da papa Innocenzo IV, e dà inizio alla vita claustrale francescana nel monastero del Corpus Domini.Venerata già in vita dal popolo per le sue virtù carismatiche, nel 1456, dopo insistente invito della cittadinanza e delle autorità civili e religiose, Caterina giunge a Bologna per fondarvi il Monastero del Corpus Domini, di cui sarà badessa per i successivi sette anni, cioè fino alla morte, avvenuta il 9 marzo 1463.Caterina fa parte di una serie di clarisse legate all'Osservanza francescana, caratterizzate dall'aver fatto sintesi tra santità a amore per la cultura, tra le quali spiccano Cecilia Copoli da Perugia, Eustochia Calafato da Messina e Battista Camilla da Varano da Camerino.Alla sua morte cominciò subito a realizzarsi una profezia nella quale si era sentita dire dagli angeli quella che sarebbe stata la cifra della sua santità: Et gloria eius in te videbitur.Fu seppellita il giorno stesso nella nuda terra, ma dopo diciotto giorni fu dissotterrata, intatta e profumata. Dopo varie peripezie il suo corpo trovò una collocazione soddisfacente che ancor oggi conserva: si trova nella sua cappella, senza alcuna maschera, seduta, visibile a tutti e non sigillata. Fu canonizzata da Papa Clemente XI il 22 maggio 1712, solennità della SS. Trinità, dopo un lungo e laborioso processo che vide impegnati, e a titoli vari anche contrapposti, il Monastero e la città di Bologna.Alla fine degli anni trenta del Settecento, Prospero Lambertini (in procinto di diventare pontefice col nome di Benedetto XIV) sentì il bisogno di chiarire, nel suo famoso trattato intitolato "De Servorum Dei Beatificatione et Beatorum Canonizatione", che alcuni cadaveri si conservavano incorrotti solo per l'intervento di cause naturali o perché erano stati sottoposti a un'imbalsamazione artificiale[2].Non a caso, negli stessi anni, tornò alla ribalta la vicenda di Caterina da Bologna. Secondo i biografi del XV e XVI secolo, i suoi resti mortali avevano mostrato ai fedeli spettacoli strabilianti, muovendosi autonomamente, inginocchiandosi di fronte all'altare e emettendo suoni inquietanti. I moderni critici erano più propensi a pensare che certi racconti fossero frutto della fantasia o del fervore devoto: Caterina, secondo loro, era stata mummificata da abili specialisti, allo scopo di impressionare i fedeli più ingenui e creduloni[3].Lo storico Francesco Cancellieri, nel suo Notizie istoriche delle chiese di s. Maria in Iulia, di s. Giovanni Calibita ... (1823), cita le notizie riferite da Teodoro Sprengero, secondo il quale "seguitano a crescere i capelli e le unghie" della santa[4].Ogni anno, dall'8 al 16 marzo, al Monastero del Corpus Domini di Bologna si celebra un Ottavario in onore di Santa Caterina, co-patrona della città.Nello stesso convento del Corpus Domini è ottimamente conservata la Violetta che, secondo la tradizione, veniva suonata dalla santa. Si tratta di un piccolo strumento ad arco, di fattura piuttosto inconsueta, data la presenza di due tavole armoniche, una più larga in acero, dove attualmente è situato il ponticello, e una più stretta e distale, in abete (dove più verosimilmente il ponte era collocato). Le particolarità di questo strumento hanno suscitato varie discussioni tra gli esperti del settore circa la sua autenticità (è dipinta tuttavia quasi identica in una pala di Federico Zuccari del 1608) e circa la sua forma particolare.
Il nome:
Caterina Il nome femminile deriva dal greco kataròs e signifca 'pura'. Caratteristiche: vitale e piena di brio, con lei è impossibile annoiarsi: è una persona piena di nuove idee creative che si manifestano spesso durante tutto l'arco della giornata. Talvolta ama estraniarsi dalla realtà alla ricerca di sogni talvolta difficilmente realizzabili. Segno corrispondente: Pesci
Numero fortunato: 2
Colore: Rosso
Pietra: Rubino
Metallo: Mercurio
Sei nato oggi:
Nutri un sincero amore verso il tuo prossimo e la tua disponibilitŕ fa di te un amico apprezzato. Nel lavoro dimostri ottime capacitŕ organizzative e grande feconditŕ di idee: le doti per raggiungere il successo dunque non ti mancano, dovrai solo imparare l'arte della tenacia e non scoraggiarti di fronte alle difficoltŕ. In amore cerca di essere meno indeciso e punta su un affetto sincero e sicuro.
Proverbio:
"Adotta i complimenti ai luoghi e ai momenti"
Aforisma:
Se dovessi scegliere, preferirei avere uccelli piuttosto che aeroplani. [Charles Lindbergh]
Eureka:
Medicina
Scopre il difetto su di sé, poi aiuta anche gli altri a correggerlo. Nel 1794 il chimico inglese John Dalton elabora la prima relazione scientifica sulla discromatopsia, meglio conosciuta come daltonismo cosě chiamato dal suo nome, ovvero sull'incapacitŕ di distinguere i diversi colori. La vicenda ha inizio quando il giovane Dalton compera delle calze convinto che siano di colore marrone-bluastro. Grande č la sua sorpresa ed anche l'imbarazzo quando la madre gli fa notare che esse sono addirittura rosso fuoco. Lo scienziato inizia allora a fare un'indagine fra i suoi amici ed altre persone, scoprendo che sono in molti ad avere questo difetto. Comincia quindi immediatamente a studiarlo.