Antonio Cabrini (Cremona, 8 ottobre1957) è un allenatore di calcio ed ex calciatoreitaliano, di ruolo difensore. Campione del mondo con la nazionale italiana nel 1982.Ritenuto uno dei primi terzini moderni, nonché uno dei maggiori interpreti del ruolo a livello mondiale,[2] legò il proprio nome principalmente alla Juventus, squadra in cui militò per tredici stagioni a cavallo degli anni 1970 e 1980, e di cui fu capitano dal 1988 al 1989. Insieme al portiereDino Zoff, allo stopperClaudio Gentile e al liberoGaetano Scirea, compagni di squadra e di nazionale, Cabrini formò una delle migliori linee difensive della storia del calcio.[3]Coi bianconeri ha vinto, tra altro, sei titoli di campione d'Italia e tutte le maggiori competizioni UEFA per club, primo giocatore — assieme al già citato Scirea — a raggiungere tale traguardo.[4] Disputò con la squadra torinese un totale di 352 partite in Serie A e realizzando 35 reti in un totale di quindici stagioni. In nazionale ha disputato 73 gare, di cui 10 da capitano, realizzando 9 reti.Fu soprannominato Bell'Antonio e Fidanzato d'Italia in virtù della grande popolarità di cui godeva presso il pubblico femminile.Nato come ala sinistra, durante la militanza nelle giovanili della Cremonese il tecnico Nolli[6] — «È stato il mio vero scopritore, lui mi ha creato come giocatore»[7] — lo arretrò con successo in difesa: «quel giorno fu chiaro che il calcio cremonese aveva perso una discreta ala e guadagnato un promettente terzino sinistro», ricorderà Carlo Felice Chiesa.[6] Dai suoi precedenti trascorsi sulla fascia ereditò caratteristiche come «potenza e velocità», attraverso le quali reinventò il ruolo, emergendo come un «terzino-attaccante»[2] dal rendimento costante e molto prolifico sottorete — grazie a frequenti sganciamenti in avanti dove mise a frutto la sua notevole elevazione di testa e il suo tiro da fuori, nonché a una buona tecnica che gli permise di trovare il gol su punizione e dal dischetto.[7] È riconosciuto tra i migliori terzini al mondo della sua generazione, assieme a colleghi quali il francese Bossis, il tedesco Briegel, il brasiliano Júnior, il belga Renquin e l'inglese Sansom.https://it.wikipedia.org/wiki/Antonio_Cabrini
1985 – Durante il dirottamento della nave Achille Lauro viene ucciso il cittadino statunitense Leon Klinghoffer
1990 – Conflitto Israelo-Palestinese: a Gerusalemme, la polizia israeliana uccide 17 palestinesi e ne ferisce oltre 100, nei pressi del Duomo delle Rocce, sulla Collina dei templi Lo stesso giorno l'esercito israeliano apre il fuoco e i rubinetti di gas nervino contro dei civili Palestinesi presso la Mosche di Al-Aqsa uccidendo 23 civili e ferendone 850. La strage prenderà il nome di Massacro della moschea Al-Aqsa
1991 – Il parlamento croato taglia gli ultimi legami con la Jugoslavia
San Felice di Como (metà IV secolo – Como, 8 ottobre391) è stato un vescovo e santoromano, primo vescovo di Como, predecessore di Provino, Amanzio e Abbondio; la Chiesa cattolica lo festeggia come santo l'8 ottobre.Ambrogio, vescovo di Milano dal 374 al 397, consacrò Felice vescovo il 1º novembre 386 e lo inviò ad evangelizzare il vasto municipium di Como. Ciò che fa della Chiesa di Milano la "Chiesa Madre" della Chiesa di Como.Il tentativo del grande vescovo milanese coincise con i momenti della definitiva affermazione del cristianesimo, quando, ormai, le autorità centrali dell'Impero offrivano il proprio pieno sostegno alla Chiesa: nel 380, con l'editto di Tessalonica, Teodosio I lo proclamò religione di Stato, nel 381 il concilio di Aquileia si pronunciò contro l'arianesimo, nel 391 sempre Teodosio I emise i decreti, che proibivano i culti pagani. Conquistate le metropoli, il momento era dunque politicamente favorevole per raggiungere l'enorme provincia dell'impero. Ciò era tanto più importante nella regione della capitale imperiale, inclusi i laghi e le vallate prealpine ed alpine, ancora saldamente pagane.La missione di Felice somiglia a quella affidata, alcuni anni prima, a San Bassiano, vescovo di Lodi, un altro stretto collaboratore di Sant'Ambrogio, che venne inviato in quella città col fine di dare nuova energia alla evangelizzazione. Bassiano, come Felice, fonderà la prima la prima basilica di Lodi, come Felice la edificherà fuori dalle mura. La rilevante differenza è che Bassiano era vescovo sin dal 373 e che aveva avuto almeno un predecessore.I rapporti con Sant'Ambrogio certamente non vennero meno, come dimostrano, se necessario, tre sopravvissuti episodi: nel 387 Felice consacrò, al fianco del grande vescovo, la prima basilica di Lodi, voluta da Bassiano. In data incerta, Sant'Ambrogio gli affidò le reliquie dei martiri Nabore e Felice, legionari africani decapitati a Lodi attorno al 303, ai tempi della persecuzione di Diocleziano. Il vescovo Felice le trasmise alla comunità di Griante. Due lettere di Sant'Ambrogio a Felice sembrano suggerire un vero e proprio rapporto di amicizia ma, soprattutto, è significativo che esse siano state ritenute degne di conservazione.La missione di Felice ricalcava quella affidata, alla fine del III secolo, dal predecessore di Ambrogio, Materno a San Fedele. Questi doveva aver conseguito qualche successo, tanto che attorno al 303, allorché giunsero a Milano alcuni sopravvissuti alla decimazione della Legione Tebea, San Fedele li aveva fatti fuggire con sé a Como. Qui Alessandro era stato arrestato, mentre Carpoforo, Cassio, Essanto, Severo, Secondo e Licinio vennero martirizzati, seguiti, a breve distanza dallo stesso Fedele.La confidenza di San Fedele Martire sembra testimoniare la presenza di una comunità locale, già ai tempi delle persecuzioni di Diocleziano e Massimiano Erculeo del 303-305. La pressione repressiva, d'altra parte, si sarebbe esaurita di lì a pochi anni, nel 313 con l'editto di Milano. Ma si dovette trattare di una mera comunità di fedeli, addirittura priva di diaconi, come sembrano suggerire le considerazioni di Ambrogio, nelle due conservate lettere a Felice, relative incontrate dal nostro nel far celebrare adeguatamente la messa.https://it.wikipedia.org/wiki/Felice_di_Como
Il nome:
Felice Il nome ha origine latina con evidente significato. Caratteristiche: si tratta di una persona 'felice' di nome e di fatto; è pieno di ottimismo e voglia di vivere e difficilmente il suo animo si turba perché riesce sempre a trovare il risvolto positivo di ogni situazione. Segno corrispondente: Leone
Numero fortunato: 2
Colore: Rosso
Pietra: Rubino
Metallo: Oro
Sei nato oggi:
Quando vuoi, sai essere simpatico e piacevole: la tua allegria, il senso dell'umorismo e l'intelligenza ti procurano ammirazione e affetto in qualsiasi settore della vita. Peccato però che, di tanto in tanto, la tua lingua si faccia tagliente, causando così scontri ed incomprensioni. Cerca di tenerla a freno e non avrai problemi né sul lavoro né in amore.
Proverbio:
Chi non bada al poco manda la casa a fuoco
Aforisma:
Bisogna sempre dare spontaneamente quello che non si può impedire ti venga tolto.
[Vittorio Alfieri]
Eureka:
Trasporti
La pista dell'aeroporto romano di Ciampino inaugura l'avventura dell'elicottero, il primo velivolo stabile e perfettamente controllabile della storia del volo. L'elicottero, progettato dall'ingegnere pescarese Corradino D'Ascanio e battezzato DAT-3, si alza in volo l'8 ottobre 1930: ai comandi c'è il maggiore pilota Marinello Nelli. Il velivolo resta in volo per 8 minuti e 45 secondi, salendo a 18 metri e percorrendo un chilometro e 78 metri. Ed è subito record. Anzi, sono tre i record mondiali raggiunti grazie alla tecnica, alla perizia e al coraggio di nostri connazionali e che vengono ufficialmente omologati a livello internazionale.