1974 – tragedia dell'Italicus: a San Benedetto Val di Sambro, sulla linea ferroviaria Firenze – Bologna, in prossimità dell'uscita dalla lunga galleria appenninica, un ordigno ad alto potenziale esplode nella ritirata della vettura numero 5 del treno Italicus, affollato di gente che si sposta per le vacanze estive.
torna in video Ayman al-Zawahiri, il numero due di Al Qaeda. Plaude agli attacchi di Londra e minaccia nuovamente i paesi che hanno inviato soldati nei paesi musulmani
un giovane estremista israeliano Eden Natan-Zada, 19 anni, apre il fuoco contro i passeggeri di un autobus nella città di Shfaram, nel nord della Galilea, uccidendo l'autista, due passeggere e ferendo altre 12 persone. Il terrorista sarebbe stato poi ucciso dalla folla.
Jean-Marie Baptiste Vianney (italianizzato in Giovanni Maria Battista Vianney; Dardilly, 8 maggio1786 – Ars-sur-Formans, 4 agosto1859) è stato un presbiterofrancese, reso famoso col titolo di Curato d'Ars per la sua intensa attività di parroco in questo piccolo villaggio dell'Ain.Figlio di poveri contadini, raggiunse la meta del sacerdozio superando molte difficoltà, tra le quali ci furono problemi nello studio, soprattutto nell'apprendimento del latino. Ordinato presbítero, divenne vicario, a Ecully, dell'abate Charles Balley, che l'aveva molto sostenuto durante i difficili anni di studio; alla morte di Balley fu mandato ad Ars dove spese la propria vita nell'evangelizzazione, nella pratica del sacramento della penitenza, nell'assidua preghiera e nella celebrazione della Messa. Morì nel 1859 quando Ars era ormai divenuta luogo di pellegrinaggio, essendosi sparsa per tutta la Francia la sua fama di confessore e direttore spirituale.Beatificato nel 1905 da papa Pio X, è stato proclamato santo da papa Pio XI nel 1925 e dichiarato patrono dei parroci. Additato come modello per i presbíteri da papa Giovanni XXIII nell'enciclica Sacerdotii Nostri Primordia, è stato ricordato con uno speciale anno sacerdotale, per il centocinquantenario della sua morte, nel 2009 da papa Benedetto XVI Nato l'8 maggio 1786[1] a Dardilly da Matteo Vianney e Maria Béluse, sposatisi l'11 febbraio 1778 a Ecully, venne battezzato il giorno stesso dal vicario Blachon, della parrocchia di Dardilly, alla presenza del padrino, l'omonimo zio Giovanni Maria Vianney, fratello minore del padre e della madrina Francesca Martinon, sua moglie. Il fonte battesimale reca tutt'oggi l'iscrizione « Ex hoc fonte in Xto natus J. M. Vianney 8 Maii 1786 » (« da questo fonte è nato in Cristo G. M. Vianney l'8 maggio 1786 », iscrizione incisa prima della santificazione di Vianney) mentre i registri parrocchiali citano: « Giovanni Maria Vianney figlio legittimo di Matteo Vianney e Maria Beluse, sua moglie, nato l'8 maggio 1786, il medesimo giorno fu battezzato da me vicario infrascritto: padrino fu Giovanni Maria Vianney, zio paterno, e madrina fu Francesca Martinon, moglie del predetto Giovanni Maria Vianney, analfabeti entrambi. Blachon vicario »[2].Il nuovo nato sarebbe stato il quarto di sei figli: Caterina, morta poco dopo le nozze; Giovanna Maria, morta ad appena cinque anni; Francesco, detto il maggiore; Giovanni Maria, il futuro Curato; Margherita, morta a 91 anni nel 1877 e preziosa per le testimonianze da lei depositate riguardo l'infanzia dell'illustre fratello; un altro Francesco, detto il minore, partito per la guerra e mai più ritornato. Cresciuto in questa numerosa famiglia di contadini il piccolo Giovanni Maria trascorse l'infanzia nei campi, mentre il padre e la madre coltivavano la terra e i fratelli più grandi badavano al gregge o alle mucche.Di carattere impetuoso[3], nonché allegro e gioviale, mostrò sin dalla più tenera età una prematura devozione, impartitagli dalla madre, in particolare verso la Vergine Maria, della quale possedeva una rustica statuetta di legno[4] presso la quale era solito ritirarsi in preghiera[5], e verso l'Eucaristia, già nei primi anni di fanciullezza Maria Beluse era infatti solita condurlo in chiesa per assistere alla Messa[6]. Riguardo alla Madonna, dichiarò di averla « amata prima di conoscerla, è il mio affetto più antico »[7].La condizione spirituale della Francia post-rivoluzionaria crollò definitivamente con la costituzione civile del clero (12 luglio 1790) e con la conseguente condanna di papa Pio VI, un anno dopo, che portò a una profonda rottura all'interno della stessa chiesa francese scissa ora in clero refrattario, disposto a morire piuttosto che prestare giuramento allo stato e alla sua chiesa nazionale, e clero costituzionale, che invece giurava fedeltà a esso rifiutando in tal modo la supremazia papale. Ne seguì un periodo di profonda confusione per la popolazione, compresa quella di Dardilly, che vide i sacerdoti refrattari, quindi ritenuti nemici dello stato, arrestati, uccisi o fuggiaschi, sostituiti dai sacerdoti costituzionali che dai pulpiti delle parrocchie istruivano i cittadini sulla nuova costituzione e sul civismo. Ciò suscitò divisione fra i fedeli con abbandono delle parrocchie e conseguente chiusura di esse, come avvenne nella stessa Dardilly dove anche Maria Béluse e la sua famiglia preferirono i refrattari, fedeli a Roma, che si riunivano, di notte e di nascosto, in fienili o case ospitali per celebrarvi la messa, come accadde spesso in casa degli stessi Vianney[8].Nonostante questo, il fanciullo continuava a trascorrere nella povertà e nel duro lavoro i suoi primi anni d'infanzia. A sette anni, nel 1793, gli fu affidato il gregge da condurre al pascolo ogni giorno con la sorella minore Margherita, la quale veniva da lui istruita, durante quelle lunghe giornate, sui concetti fondamentali della fede cattolica, sulla scrittura, sulle nozioni base del catechismo[9]. Non era raro trovarli a pregare con gli altri pastorelli nei pressi di un vecchio albero piantato nelle vicinanze, dove il futuro curato intratteneva i suoi compagni con brevi prediche e con canti liturgici, ormai fuorilegge[10].Il bambino conduceva il gregge accompagnato anche dagli altri fratelli, e insieme andavano nei valloni di Pré-Cusin e di Chante-Merle. In seguito alla sanguinosa repressione della rivolta lionese, soffocata dai rivoluzionari Collot d'Herbois e Fouché, le misure anticlericali furono inasprite anche a Dardilly. La chiesa del villaggio venne chiusa nell'inverno tra il 1793 e il 1794 e riaperta nell'estate del 1795, ma il piccolo Vianney non fu toccato nella già solida fede. Durante il lavoro si isolava talora, per raccogliersi in preghiera in mezzo alla natura. Giovanni Maria univa al desiderio di solitudine il piacere di giocare insieme ai propri coetanei. Amava il gioco della piastrella, e, dopo aver vinto, restituiva ai suoi amici « tutta la vincita, aumentata d'un soldo », dispiaciuto di vederli tristi.[11]In quanto a istruzione, il piccolo Vianney aveva appreso l'alfabeto e la lettura dalla sorella maggiore Caterina ma cominciò a frequentare dal 1795 la scuola del “cittadino Dumas” dove si distinse per applicazione e condotta[12]. Nel 1797 ebbe la sua prima confessione dal sacerdote don Groboz, fuggito in Italia e ritornato in Francia, costretto a nascondersi come gli altri confratelli refrattari nonostante la caduta di Robespierre (1794) e la conseguente fine del suo regime del Terrore. Questi consigliò ai genitori del promettente giovane di mandarlo a Ecully per ricevere un'istruzione religiosa presso le Dame Catechiste che lo prepararono alla prima comunione, avvenuta nel 1799, nel segreto in casa della vedova Pingon[13].https://it.wikipedia.org/wiki/Giovanni_Maria_Vianney
Il nome: Gianmaria Trattasi di un nome composto da Giovanni e Maria, il quale accontenta tanto il precursore di Cristo che la madre di Gesù.Significato: Dio ha avuto misericordia Caratteristiche: Gianmaria è una persona affascinante ed intelligente che sa giocare bene i propri assi nella manica e sfruttare quindi tutte le situazioni a proprio piacimento. Segno corrispondente: Leone
Numero fortunato: 5
Colore: Giallo
Pietra: Topazio
Metallo: Oro
Sei nato oggi:
Sei tenacemente attaccato ai tuoi princìpi e per difenderli sei pronto a tutto. A volte le tue lotte sembrano controproducenti ma, col tempo, la tua fermezza e la tua determinazione ti permetteranno di arrivare dove vuoi. In amore sei fedele, costante e leale; il tuo impegno verrà premiato.
Proverbio:
"Se piove sul covone, le castagne saran buone"
Aforisma:
Ogni epoca, sotto nomi più o meno speciosi, ha deificato i propri errori particolari. [Percy Bysshe Shelley]
Eureka:
Tempo libero é la "Polacca" op. 53 di Chopin il primo brano suonato da un sintetizzatore musicale, che riproduce i suoni esistenti costruendone l'onda passo dopo passo. Il risultato è eccezionale: è quasi impossibile distinguere l'esecuzione così ottenuta da quella umana, eseguita dal vivo. La prima dimostrazione valida di questo strumento, su cui avevano lavorato in contemporanea già negli anni passati numerose industrie, tecnici e musicisti, avviene il 5 agosto 1953 alla Columbia University. Da quel giorno il sintetizzatore inizia a percorrere una strada che lo porterà, nei decenni che seguiranno, ad influenzare notevolmente lo sviluppo della musica contemporanea e pop.