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POESIE D'AMORE
 

 


Catullo, MA IL CUORE NON ASCOLTA RAGIONE
Questo nostro amore,
vita mia, lo prospetti
felice, destinato
a durare per sempre.
Dèi del cielo,
fate voi che lei dica il vero,
che lo prometta
sincera e dal cuore,
che si possa
per tutta la vita
mantener questo patto inviolato.

P. Neruda, QUI TI AMO
Qui ti amo. Negli oscuri pini si districa il vento.
Brilla la luna sulle acque erranti.
Trascorrono giorni uguali che s'inseguono.
La nebbia si scioglie in figure danzanti.
Un gabbiano d'argento si stacca dal tramonto.
A volte una vela. Alte, alte stelle.
O la croce nera di una nave. Solo.
A volte albeggio, ed è umida persino la mia anima.
Suona, risuona il mare lontano.
Questo è un porto. Qui ti amo.
Qui ti amo e invano l'orizzonte ti nasconde.
Ti sto amando anche tra queste fredde cose.
A volte i miei baci vanno su quelle navi gravi,
che corrono per il mare verso dove non giungono.
Mi vedo già dimenticato come queste vecchie àncore.
I moli sono più tristi quando attracca la sera.
La mia vita s'affatica invano affamata.
Amo ciò che non ho. Tu sei cosi distante.
La mia noia combatte con i lenti crepuscoli.
Ma la notte giunge e incomincia a cantarmi.
La luna fa girare la sua pellicola di sogno.
Le stelle più grandi mi guardano con i tuoi occhi.
E poiché io ti amo, i pini nel vento vogliono cantare
il tuo nome con le loro foglie di filo metallico.

E. Dickinson, TUTTO IMPARAMMO DELL'AMORE
Tutto imparammo dell'amore alfabeto, parole.
Il capitolo, il libro possente poi la rivelazione terminò.
Ma negli occhi dell'altro ciascuno contemplava
l'ignoranza divina, ancora più che nell'infanzia:
L'uno all'altro, fanciulli.
Tentammo di spiegare
quanto era per entrambi incomprensibile.
Ahi, com'è vasta la saggezza
e molteplice il vero!


W. Goethe, PRESENZA
Tutto è annuncio di te!
Appare il sole radioso, e tu dietro a lui, spero.
Esci fuori in giardino e sei rosa fra le rose,
e sei giglio fra i gigli.
Quando nel ballo ti muovi si muovono le stelle,
insieme e intorno a te.
Notte! E così sarebbe notte!
Tu superi lo splendore soave e seducente della luna.
Seducente e soave sei tu, e fiori,
luna e stelle a te s'inchinano, o sole!
Sole, sii anche per me artefice di giorni radiosi!
Questa è vita, è eternità.


W. Shakespeare, SONETTO n.128
Quando musica tu suoni, mia musica,
su quel beato legno che alle dita
gentili replica mentre conduci
la vibrante armonia che mi smarrisce,
quanto invidio quei tasti che in su e in giù tenendo
il cavo di tua mano baciano
e dal raccolto le mie labbra escluse, lì accanto,
si fan rosse a tanta audacia.
Ben situazione e stato muterebbero,
purché tu le sfiorassi, con quei rapidi
in danza - e tu scorri sì che lieto fai morto
legno più che vive labbra.
Se tanta sorte hanno quegli sfrontati,
dà lor le dita, a me le labbra al bacio.

D. Alighieri
Ne li occhi porta la mia donna Amore,
per che si fa gentil ciò ch 'ella mira;
ov 'ella passa, ogn'om ver lei si gira,
e cui saluta fa tremar lo core,
sì che, bassando il viso, tutto smore,
e d'ogni suo difetto allor sospira:
fugge dinanzi a lei superbia ed ira.
Aiutatemi, donne, farle onore.
Ogne dolcezza, ogne pensero umile
nasce nel core a chi parlar la sente,
ond' è laudato chi prima la vide.
Quel ch 'ella par quando un poco sorride,
non si pò dicer nè tenere a mente,
sì è novo miracolo e gentile .

Matteo Maria Boiardo
Il canto de li augei de fronda in fronda
e lo odorato vento per li fiori
e lo ischiarir de' lucidi liquori,
che rendon nostra vista più ioconda,
son perchè la Natura e il Ciel seconda
costei, che vuol che 'l mondo se inamori;
così di dolci voci e dolci odori
l'aria, la terra è già ripiena e l'onda.
Dovunque e'passi move on gira il viso,
fiamegia uno spirto si vivo d'amore
che avanti a la stagione il caldo mena.
Al suo dolce guardare, al dolce riso
l'erba vien verde e colorito il fiore,
e il mar se aqueta e il ciel se raserena


Camillo Sbarbaro
Ora che sei venuta,
che con passo di danza sei entrata
nella mia vita quasi folata in una stanza chiusa
a festeggiarti, bene tanto atteso,
le parole mi mancano e la voce
e tacerti vicino già mi basta.
Il pigolìo così che assorda il bosco
al nascere dell'alba, ammutolisce,
quando sull'orizzonte balza il sole.
Ma te la mia inquietudine cercava
quando ragazzo nella notte d'estate mi facevo
alla finestra come soffocato:
che non sapevo, m'affannava il cuore.
E tutte tue son le parole
che, come l'acqua all'orlo che trabocca,
alla bocca venivano da sole,
l'ore deserte, quando s'avanzavan
puerilmente le mie labbra d 'uomo
da sè, per desiderio di baciare........

 
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