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La storia dell'Isola dei Villaggi e' millenaria, e si perde nell'alba dei tempi tra mito e leggenda - Le tregue.
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Le tregue

LA TERZA ETA'

Poi anche quella guerra Finì. Finì non per volontà degli uni nè tantomeno per volontà degli altri, e non Finì subitamente. Una nuova minaccia, subdola e strisciante costrinse le due fazioni non solo a cessare le ostilita', ma ad unire le loro forze con quelle di Darchon, per fronteggiare il pericolo comune.

Ma arrivare ad un accordo concreto non fu facile, incontri, tregue, imboscate, incursioni contraddistinsero questa fase, ed Altre vittime furono donate alla causa degli dei, da una parte e dall'altra.

Dapprima si decise di tenere un conciliabolo, ma ognuno si intestardi' che si dovesse tenere nel proprio villaggio. Si fecero dei primi timidi tentativi, Il Generale Xante si reco' a Sotminoa, e Sacerdoti dell'Unico si recarono a Revaden per incontrare quelli di Khall, ma il fanatismo religioso, la diffidenza e l'ottusita' di entrambi, fecero si' che questi incontri si risolvessero in nulla di fatto con spargimento di sangue, rapimenti e meschine vendette. Ma la volonta' di fronteggiare insieme il nemico comune rimase.

L'Emerito Abate Ramsay si reco' una notte al Castello di Corallo per incontrare il Profeta Hioya, non si erano mai incontrati prima, il Profeta non lasciava mai il suo villaggio. Discussero della situazione e trovarono un accordo, che prevedeva di organizzare un torneo di cavalieri come sodalizio per un primo passo verso la riapacificazione. Ma poiche' Ognuno volle che il torneo si dovesse tenere nel proprio villaggio, ci si trovo' di nuovo da capo.

Poco dopo iIl Comandante dei Luttuosi Nerevar, con alcuni dei suoi, si reco' una notte a Revaden, dove incontro' il Generale Xante e il Tenente Hikliff ed il Sergente Sender, in una radura nei pressi dell'Accademia, nella Foresta degli eletti. Fu una memorabile notte quella, in cui accadde anche un fatto straordinario, ma le solite incomprensioni, diffidenze, desiderio di rivalsa, fece si' che l'incontro fallisse, e ci scappo' anche il morto.

qualche tempo dopo, il Generale Xante, con la compagna Shila, si reco' con alcuni soldati dell'armata a Sotminoa. Fu forse per ripicca del generale che non volle consegnare le armi anche quando venne precedentemente stabilito che non avrebbe potuto entrare nell'Abazia armato, o forse un piano prestabilito e premeditato, fatto sta' che il Generale e Mastro Shila furono catturati per ordine dell'Emerito Abate, e rinchiusi nelle segrete, e i suoi soldati dovettero far ritorno a Revaden senza di loro.

Ma due giorni dopo, viste vane le richieste di rilascio, un manipolo di soldati dell'Armata Consacrata guidati dal Tenente Hikliff, fecero per rappresaglia irruzione a Sotminoa e incendiarono il villaggio, che venne distrutto quasi completamente.

Pochi giorni dopo pero', vista l'inutilita' della prigionia, vennero liberati.

Gli agguati, le incursioni e le vendette cosi' ripresero piu' di prima. Una notte, due luttuose attirarono subdolamente in un agguato il milite dell'Armata Brendon, in una radura della Foresta degli eletti, . Il soldato si difese strenuamente, ma le luttuose lo incalzavano con esperte stilettate. Cosi', nel pieno del combattimento apparve sulla scena Angelus, il potente Khorakhanè dei Rom, che con una delle sue magie congelo' la scena fermando l'agguato e predico' nei giorni avvenire, la pace e la necessita' di una tregua stabile, al fine di riunire serenamente le forze contro l'ormai pericolo che aveva gia' dato diverse volte avvisaglia.

 

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