Rituali e Credenze


Il Banchetto degli Antenati: Spesso durante le cene, col favore della notte che cala, è d'obbligo raccontare la storia di un Antenato famoso, che fosse la sua storia piena di valore per essere d'esempio ai più grandi oppure più divertente per rallegrare la serata anche ai piccini. Accompagnati dalla musica, dunque, colui che racconta può cedere la parola ad altri affinché il racconto diventi un corpus collettivo animato da chiunque. Se qualcuno non conosce la storia e non ha altri elementi da aggiungere può ben decidere di cambiare il soggetto del racconto e iniziarne un altro. Molto spesso vengono anche raccontate le proprie avventure non come forma di vanto personale ma per mettere tutti al corrente del proprio valore celebrando amici e aiutanti affinché, in questo modo, non muoiano le gesta degli Uomini Liberi. È d'obbligo durante queste feste per lo più occasionali scambiarsi dei doni e bere birra, vino o idromele poiché facilitano il ricordo e stimolano la fantasia.

La Notte Secondo alcune credenze la Notte non è per i popoli della Foresta fonte di pericoli e terrore, infatti quando la vita frenetica del giorno, le attività umane e animali si fermano sarebbe più facile secondo gli Sciamani entrare in contatto con gli Spiriti e gli Antenati, si dice persino che si possa sentire il respiro dell'Anima del Mondo provenire dal profondo ventre della Terra. Un antico mito racconta infatti che un tempo vi era solo il buio e tutto era immerso nell'oscurità: solo la Notte poteva beneficiare della vista della bellezza di tutto ciò che era sulla terra, così decise di non essere più la sola e di svelare la bellezza della Natura tirandosi dietro il Sole per illuminare tutte le cose. Tuttavia la Notte non rinunciò al suo antico privilegio e per questo a metà del giorno decide di tornare a guardare oscurando il sole. Questo giustifica la credenza diffusa che sia la Notte a trascinare dietro di sé il giorno e non viceversa, per questo suo antico privilegio è anche più facile entrare in contatto con gli Spiriti. Molte feste vengono iniziate col calare del sole, oppure raggiungono il loro fulcro quando compare la Notte. Si narra anche che ci siano dei guerrieri che per difendere la Foresta e il loro territorio combattano unicamente di notte dipingendosi di nero il corpo e muovendosi più silenziosi dei gatti. Le leggende dicono anche che siano la reincarnazione degli Antenati più valorosi, spettri guerrieri che tornano sulla terra per aiutare gli Spiriti della Natura e i loro discendenti contro grandissimi pericoli. Il loro nome semina terrore e gli stessi credenti vedono in loro figure violente e nutrono verso di loro un timore reverenziale, i più vecchi tra gli Uomini Liberi li chiamano "Ybor", cinghiali, in onore del grande animale guerriero.

Piccoli gesti della quotidianità: Giuramento: quando un Uomo Libero da la sua parola lo fa poggiando la sua mano destra prima sul cuore e poi la rivolge verso la terra stendendo in avanti il braccio, così che sia la stessa Anima del Mondo, la Madre terra, testimone delle sue parole.

Saluto: anticamente si dice che ci si abbracciasse fraternamente e molti mantengono questo uso con i familiari o gli amici più stretti, altri, invece si limitano a toccare i lati delle spalle con le mani e a pronunciare parole di benvenuto e di lode agli Spiriti.

I Blòt: Possono avvenire in vari periodi: d'autunno a metà ottobre, al solstizio invernale e durante l'equinozio di primavera (molto spesso a metà inverno o a primavera inoltrata). La festa comincia con una sorta di pellegrinaggio nella Foresta dove vengono lasciate offerte agli Spiriti della Natura mentre gli sciamani cominciano ad effettuare i primi sacrifici e a dividere le carni per il banchetto da quelle da bruciare nei pozzetti sacri scavati per terra per far raggiungere il ventre dell'Anima del Mondo, affinché gli Spiriti degli Antenati possano ancora una volta assaporare il cibo che mangiavano in vita. Nel tempo che intercorre tra l'aver posato le offerte e quello del banchetto cerimoniale i partecipanti parlano tra loro rinnovando promesse d'amicizia, d'amore oppure ricongiungersi con coloro che hanno offeso durante l'anno, affinché alla presenza degli Spiriti della Natura e degli Antenati non vi siano discordie, oppure vengono interrogate le Rune per varie ragioni con i sapienti Sciamani. Prima della cena, tuttavia, coloro che non hanno seguito a dovere le parole degli Antenati (quindi un po' tutti) vengono aggrediti abbastanza bonariamente dai Krampus, gli uomini-capra. Un gruppo di uomini infatti si veste con pellicce e maschere di legno e uscendo fuori dalla Foresta lanciando urla e grida si avventa indiscriminatamente sui partecipanti al rito con dei bastoni alla cui estremità sono legati vari rametti, percuotendoli. Comincia così un via vai energico e confusionario dove i partecipanti al rito devono mostrarsi senza paura, insultare i Krampus, scappare dalle loro bastonate e ricacciarli nella Foresta per dimostrare agli Antenati che non hanno paura e che saranno in grado di seguire meglio i Loro insegnamenti. Al termine di questo rocambolesco e divertente rituale alcuni sciamani si appartano per essere posseduti dagli Spiriti e rivelare ai fedeli le Loro parole, altri continuano ad interrogare le Rune in attesa della cena. La festa più grande avviene quando viene portato il cibo e soprattutto le bevande: al cospetto degli Spiriti della Natura e degli Antenati si da il via ad un grande banchetto che può durare anche fino alla sera dopo. Durante la notte, in questo clima di festa e di baldoria è ammesso quasi di tutto, soprattutto sono incentivati i giovani (ma anche i meno giovani) a farsi avanti con ragazze e ragazzi, poiché non c'è modo migliore di festeggiare e onorare gli Antenati che appartarsi con chi si ama. Al grido di "per un anno fausto e pacifico", augurio sincero per tutti, si brinda, si mangia, ci si diverte e si celebra l'amore, tutto sotto il felice occhio dell'Anima del Mondo.