La Genesi


Era il tempo in cui due fratelli, Khal e Gehl, dominavano egualitari sul creato circondati da fiduciari che li aiutavano. Era il tempo in cui l'equilibrio non veniva urtato, fin quando la bramosia di Gehl corruppe gran parte dei fedeli servitori dei due dei, plagiati dalle promesse di potere che gli furono fatte.

Gehl ambiva a spodestare il fratello e riunire nelle sue mani l'intero potere per avere sotto il suo controllo tutto il creato esiliando Khal ai confini dell'universo. Khal, il dio magnanimo, cercò di far desistere il fratello dal suo scopo malvagio ma venne scaraventato sulla Terra assieme ai servitori che riconoscevano in lui il dio eletto.
Khal, incatenato sulla Terra, cominciò a piangere per il tradimento del fratello, creando così i mari. Gehl, che dai cieli osservava divertito la sorte che aveva donato al fratello, fu soggiogato dall'invidia per quel che era stato creato dal fratello col pianto.

Infuriato prese dell'argilla, la medesima con la quale lui e Khal forgiarono la terra in segno di fratellanza eterna, e la scagliò sulla terra per fermare l'avanzata dell'acqua creando le terre e le montagne.
Ciò non fermò l'acqua che minacciava di inondare le terre per l'incessante pianto di Khal che si contorceva nella sua prigione invocando il nome del fratello memore dei tempi in cui l'equilibrio non era minacciato.

Gehl mandò il freddo a ghiacciare l'acqua che così non ebbe più modo di impaurire il creato del dio bramoso. Khal allora prese un po' di terra e l'impastò con le sue lacrime dando vita all'uomo, un essere che diventò subito fedele al dio magnanimo, il quale ordinò ai suo fedeli servitori di istruirlo, di insegnargli a parlare e di fargli apprendere la sua triste storia per poterla tramandare. Gehl geloso per la vita che il fratello aveva donato alla terra creò la sofferenza, il dolore e la morte per quegli esseri che tanto adulavano il fratello odiato. Nonostante questo la maggior parte degli uomini rimasero fedeli a Khal, e le loro pregherie diedero origine al caldo, al tepore che sciolse i ghiacci inondando gran parte delle terre generate da Gehl.

Gli uomini che rinnegarano Kahl, impauriti dalla morte e dal dolore, sedotti dalle promesse di vita eterna di Gehl, come fu per i servitori del cielo, cominciarono una lunga guerra contro i fedeli al dio magnanimo.
Per volere di Khal i morti caduti in guerra, che giacevano sulla terra, originarono gli alberi e la vegetazione tutta, in ricordo della tremenda guerra che l'invidia e la bramosia generò.
Khal e Ghel continuano ad essere in perenne lotta, una disputa che mantiene l'equilibrio su cui vige la Terra: le preghiere dei devoti di Khal costituiscono il caldo, la paura della morte, plagio di Gehl, generano il freddo.

Vi è un periodo in cui uno dei due fratelli riesce a dominare sull'altro ma senza mai riuscire a sopraffarlo; questo tempo ciclico viene chiamato con l'appellativo di stagioni.
Il dio Khal si dice che dorma nascosto fra gli alberi piangendo per le sue creature morte per difendere il suo creato nella guerra contro la gelosia del fratello.
Il dio Gehl, invece, osserva la vita degli uomini in attesa che la paura della morte prenda il sopravvento su di essi, per renderli suoi schiavi e poter finalmente dominare su tutto il creato.



Le Regole

Si narra che il dio Khal apparve sotto le sembianze di un albero parlante, in una fitta foresta, ad un uomo in una regione chiamata Revaden, sulla quale oggi sorge il villaggio. Il dio magnanimo parlò con l'uomo dettandogli la sua storia e le leggi per non alterare l'equilibrio.

1-Adorate solo me, portate il mio nome agli infedeli affinchè anch'essi preghino per non mutare l'equilibrio della Terra.

2-Non abbiate timore della morte, perchè è solo una paura creata da Gehl per rendervi schiavi. Se mi sarete fedeli, come io lo sono a voi, quando morirete i vostri corpi diventeranno alberi e le vostre anime mi raggiungeranno nella Foreste degli Eletti.

3-Pregate per la salvezza delle vostre anime, per la redenzione di chi si è fatto ingannare, perchè le vostre preghiere non faranno dominare il freddo figlio di Khal.

4-Perdonate chi mi ha tradito, chi ha combattuto per il dominio di Gehl perchè il vostro perdono potrebbe redimere il dio bramoso e accoglierci tutti di nuovo nel regno dei cieli.

5-Sotterrate i corpi in spazi ampi, perchè poi diventeranno alberi che vi daranno il caldo nei tempi in cui Ghel prenderà temporaneamente il sopravvento.

6-Non tagliate gli alberi senza un reale motivo, poiché essi sono i corpi di chi vi ha preceduto e sarà lo stadio ultimo del vostro mortale corpo.

7-Prendete in moglie una sola donna e in marito un solo uomo, statevi accanto nel bene e nel male per non cadere nei tranelli che Gehl vi terrà nel corso della mortale vita.

8-Considerate figli della corruzione di Gehl tutti coloro che non vivono nella Regione Promessa sulla quale sorgerà la prima città innalzata nel mio nome.