Francesco Albanese (Napoli, 23 novembre1975) è un attore, regista, autore e sceneggiatoreitaliano.Inizia la sua carriera insieme ad Alessandro Siani e Peppe Laurato, col trio "A testa in giù" nella metà degli anni '90 all'interno del laboratorio "Tunnel Cabaret" di Nando Mormone. Con Alessandro Siani fa coppia a Telegaribaldi, trasmissione comica condotta da Biagio Izzo e Gianni Simioli seguitissima in Campania. Il successo del duo Tatore (Siani) e Checco Lecco (Albanese) riscuote molto successo anche in teatro nello spettacolo Fiesta a cui seguirà Tutti Bravi di cui Albanese è anche autore.Nel 2006 e nel 2007 l'ormai collaudata ditta Siani - Albanese tenta la strada del cinema, esce nelle sale Ti lascio perché ti amo troppo prodotto da Mauro Berardi, Siani attore protagonista e Albanese e Lello Musella che gli fanno da spalla, l'anno successivo, scrive a quattro mani con Siani un secondo film La seconda volta non si scorda mai in cui interpreterà il ruolo di Mario Saggiomo, mentre in teatro vanno in scena gli spettacoli Tienimi Presente e Per tutti, in tv partecipa sia come cabarettista che come autore nella trasmissione televisiva Tribbù in onda su Rai due.[3] Dopo aver fatto parte del cast del film Benvenuti al sud, nel 2014 è tra i protagonisti del programma Made in Sud nei panni del signor Orfeo e nel 2015 ironizza sul personaggio di Christian Grey nella parodia del film evento 50 sfumature di grigio. Nell'aprile 2015 debutta sia come regista che come attore protagonista nel film Ci devo pensare.
1985 – Uomini armati dirottano il volo EgyptAir 648, mentre viaggia da Atene al Cairo (quando l'aereo atterra a Malta, i Commando egiziani irrompono nel jet, ma 60 persone muoiono nel corso dell'azione)
1991 – Solo un giorno prima della morte, Freddie Mercury, frontman dei Queen, annuncia al mondo di essere malato di AIDS
2010 – Corea, la Corea del Nord bombarda con più di 200 colpi d'artiglieria l'isola Yeonpyeong al confine del territorio della Corea del Sud. 4 morti e una ventina di feriti tra civili e militari. Pyongyang afferma di aver risposto al fuoco. Seul dopo una riunione d'emergenza in un bunker minaccia una pesante reazione in caso di nuova aggressione.
Papa Clemente I, generalmente noto come Clemente da Roma, o Clemens Romanus, per distinguerlo dall'Alessandrinus (Roma, ... – Cherson (Crimea), 23 novembre100), è stato il 4º vescovo di Roma e papa della Chiesa cattolica dal 92 al 97. La Chiesa cattolica e quelle ortodosse lo venerano come santo. Delle sue opere si conoscono uno scritto autentico, la Lettera alla Chiesa di Corinto, e molti altri di dubbia attribuzione. È considerato il primo papa della storia ad aver rinunciato al suo incarico, ma le fonti storiografiche sono dubbie ed imprecise.[1] È considerato un Padre della Chiesa.Secondo Tertulliano, che scriveva intorno al 199, la Chiesa di Roma sosteneva che Clemente fosse stato ordinato da Pietro (De Praescriptione, XXXII), e Girolamo affermava che ai suoi tempi la maggior parte dei latini "era convinta che Clemente fosse l'immediato successore dell'Apostolo" (De viris illustribus, XV). Girolamo sostenne questa tesi anche in molte altre opere. Gli antichi documenti, comunque, mostrano grande incertezza nella sua collocazione temporale.L'elenco più antico dei papi fu stilato da Egesippo durante il pontificato di papa Aniceto, l'11°, solo verso il 160. Questo elenco sembra sia stato usato da Ireneo di Lione (Adversus Haereses, III, 3), da Sesto Giulio Africanoautore di una cronologia nel 222, dall'ignoto scrittore del III o IV secolo di un poema in latino contro Marcione, da Ippolito di Roma (che estese questa cronologia fino al 234) e, probabilmente, dall'autore del Catalogo Liberianodel 354. Quest'ultimo fu preso a riferimento per la stesura del Liber Pontificalis. Eusebio di Cesarea, per la sua cronaca e per la sua storia, si basò sui dati dell'Africano; nella seconda opera, però, corresse leggermente le date. La Cronaca di Girolamo è una traduzione di Eusebio, ed è l'unico mezzo a disposizione per risalire agli originali greci perduti del grande autore. Di seguito le variazioni di ordine dei primi papi, dopo san Pietro:
Ad oggi nessun critico dubita che Cleto, Anacleto e Anèncleto siano la stessa persona. Anacleto è infatti la forma latina di Anèncleto, mentre Cleto è un diminutivo (più cristiano) di Anèncleto. Il Lightfoot riteneva che la trasposizione di Clemente nel Catalogo Liberiano fosse un mero errore, simile all'errore Anicetus, Pius (che in realtà era Pius Anicetus) che si trova più avanti nello stesso elenco. Ma potrebbe essere stata una modifica intenzionale voluta da Ippolito, sulla base della tradizione riportata da Tertulliano. Ireneo affermava che Clemente "vide gli apostoli benedetti e conversò con loro, ed aveva ancora nelle orecchie il suono della predicazione degli apostoli ed aveva la loro gestualità davanti agli occhi, e non era il solo vivente a cui fosse stato insegnato dagli apostoli". Similmente Epifanio narrava (da Egesippo) che Clemente era un contemporaneo di Pietro e di Paolo di Tarso. Entrambi attribuivano 12 anni di pontificato sia a Lino che a Cleto.Se Ippolito nel Poema contro Marcione trovò Cleto due volte per un errore, l'ascesa di Clemente sembrerebbe essere avvenuta 36 anni dopo la morte degli apostoli, dove si colloca Anacleto (il "secondo Cleto"). Ciò significherebbe che sarebbe stato quasi impossibile per Clemente essere loro contemporaneo (si arriva all'anno 103 circa e Clemente avrebbe dovuto essere già molto anziano al momento dell'elezione), per cui Ippolito lo spostò ad una posizione precedente, quella dov'era il "primo Cleto" per conciliare la sua successione con le informazioni secondo cui conobbe gli apostoli. Ancora, affermava Epifanio: «Se ricevette l'ordinazione episcopale da Pietro al tempo degli apostoli, e declinò l'ufficio, dato che in una delle sue epistole affermava 'mi ritiro, parto, lasciate che il popolo di Dio sia in pace' (Memorie di Egesippo), o se fu consacrato da Anacleto dopo la sua successione agli apostoli, non lo sappiamo.» Sembra improbabile che Epifanio faccia questa affermazione solo per citare l'Epistola; probabilmente Epifanio voleva dire che Egesippo riportava che Clemente era stato sì ordinato vescovo da Pietro ma aveva rifiutato di succedergli, ma ventiquattro anni più tardi, scelto a succedergli da Anacleto, esercitò realmente quell'ufficio per nove anni. Epifanio non era in grado di conciliare questi due fatti; Ippolito, tuttavia, sembra avere rifiutato la seconda tesi. L'ipotesi che Clemente fosse stato consacrato vescovo da Pietro e poi da lui scelto per succedergli nell'ufficio ma avesse rifiutato, per essere di nuovo scelto da Anacleto come successore ventiquattro anni dopo, sembra l'unica soluzione per conciliare questi dati.https://it.wikipedia.org/wiki/Papa_Clemente_I
Il nome:
Clemente Nome maschile di origine latina che significa 'indulgente'. Caratteristiche: è una persona tranquilla e intelligente, che piace alla gente. Svolge diligentemente quel che deve fare e trascorre il tempo libero con la famiglia, gli amici del cuore e ovunque vi sia la possibilità di ballare, cosa che ama in particolar modo. Segno corrispondente: Leone
Numero fortunato: 6
Colore: Rosso
Pietra: Rubino
Metallo: Oro
Sei nato oggi:
Hai un buon carattere, tollerante e generoso, e sei sempre in grado di comprendere quello di cui gli altri hanno bisogno. Accanto a queste doti, una spiccata capacità organizzativa fa di te un eccellente operatore sociale o un insegnante indimenticabile. La vita affettiva è felice e vivacizzata da molti bambini.
Proverbio:
"Per S. Clemente, l'inverno mette un dente"
Aforisma:
Non c'è sostituto per il talento. La laboriosità e tutte le virtù non servono a nulla. [Aldous Huxley]
Eureka:
Scienza
I pericoli insiti nel nucleare portano ad un'inversione di rotta. Il fisico italiano Carlo Rubbia, il 23 novembre 1993, nel corso di una conferenza a Ginevra illustra il principio del reattore per il "nucleare pulito". La sua teoria poggia su un ciclo torio-uranio con neutroni non più derivanti dalla classica reazione a catena, ma ottenuti da un acceleratore di particelle. I suoi vantaggi sono molteplici: la reazione non può diventare ingovernabile ed esplosiva; le scorie nucleari si riducono drasticamente in quanto in massima parte perdono la radioattività in 300 anni, invece dei 24.000 anni del plutonio ottenuto con la fissione tradizionale; non è possibile riuscire ad avere materiali, come il plutonio, che si possono usare per costruire bombe.