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=>Mondo Blu: Beppe Grillo, il grillo parlante<=
UMORISMO
BARZELLETTE 23 pagine
BEPPE GRILLO
BIOGRAFIA del Grillo
Grillo saggio
Estratto di uno spettacolo
Europa
Il mito americano
January 20, 2004 Beppe Grillo: "Disastro Italia" Globalizzazione e lobbying

I "politici" del terzo millennio

La legge
Dalla Svizzera l'economia e la politica
Quale è l'informazione che ci arriva?
Stiamo perdendo la memoria
Vogliono privatizzare ma sono comunisti
Andiamo a votare al supermercato
Sono mia sorella con le balle: ovvero come divento anonimo
Diventeremo degli scimpanzè con l'intelligenza artificiale
Non voglio più stufe con le ruote con l'airbag che esplode da solo, il futuro lo voglio domani mattina!

Le parole ed il loro significato

Non riesco più a distinguere la reltà dalla finzione
Guarda il telefono cosa è diventato
Le redini del futuro: energia ed informazioni
Siamo comprati e venduti alla velocità della luce
La tecnologia che ci complica la vita

Ma c'è un altro modo di ragionare: possiamo fare il mondo con il Sole e dallo scappamanto uscirà vapore aqueo

"Messaggio all'Umanità"
Premessa economia
Ancora sulle case farmaceutiche
Europa genetica

...E se vi cangurassero il DNA?

L'intervista ( dal "Corriere della sera" del 30/3/98 )

LUCIANA LITIZZETTO
Silloggismi
Il Vaccabolario

 

BEPPE GRILLO BIOGRAFIA

 
Biografia

Giuseppe Grillo nasce a Savignone (GE) il 21 luglio del 1948. Dopo una serie di "prove tecniche" nei locali cittadini a partire dal 1974, improvvisa un monologo di fronte a una commissione Rai, alla presenza di Pippo Baudo. Da questa esperienza infatti scaturiscono le sue prime partecipazioni doc alle trasmissioni televisive, da "Secondo voi" con Baudo (nel 1977-78), al Festival di Sanremo (1978) e a "Luna Park (1978-9) con Baudo e Heather Parisi, imponendosi subito con i suoi monologhi di satira di costume e rompendo, con l'improvvisazione, quelli che erano gli schemi a cui era abituata la tv. La sua voce inconfondibile cominciò ad essere spunto per una serie inesauribile di imitatori: "E' pazzesco, è una cosa pazzesca!" (il suo intercalare più famoso, sostituito negli ultimi tempi con "straordinario").

Nel 1979-80 partecipa alla prima serie di "Fantastico", a cui fanno seguito "Te la do io l'America " (1981), per cui aveva coniato il soprannome "Grillescion", e "Te lo do io il Brasile" (1984), dove Grillo gioca da solo la partita "Grillo-Resto de mundo" in un Maracanà deserto: forse per la prima volta in un programma TV, porta le telecamere fuori dagli studi televisivi, in una sorta di diario di viaggio di un italiano che coglie con ironia gli aspetti più divertenti degli usi e costumi di questi Paesi (viene progettata anche una terza edizione, Te do lo do io il Giappone, purtroppo mai realizzata). Anche grazie ai testi di Antonio Ricci, fu un grande successo ("ci ha scritto la moglie di Mike Bongiorno: grazie, finalmente un programma al giovedì sera che si può vedere!").

Ormai la televisione nazionale gli spalanca braccia e porte, ospitandolo nei programmi di punta, dalle altre serie di "Domenica in" (1983) a "Fantastico" (1985-86), in cui Grillo concentra in pochi minuti le sue performance raggiungendo altissimi indici di ascolto.

All'Epifania 1986, in occasione della serata finale di Fantastico 6, nel momento di maggiore audience Grillo colpisce i socialisti un po' troppo in anticipo su Mani Pulite con una battuta sul viaggio di Craxi in Cina ("Martelli gli ha chiesto: Ma se sono tutti socialisti... a chi rubano?"). Ma già a Domenica in aveva fatto scorrere qualche brivido lungo la schiena ai funzionari di via Teulada, esponendo l'esilarante "teorema P2" che portava al socialdemocratico Longo.

Al Festival di Sanremo del 1988 pochi dei cantanti in gara si salvarono dai suoi strali, Baglioni e Duran Duran compresi - e Grillo appare sul palcoscenico del Teatro Ariston sventolando il suo contratto da 350 milioni e spiattellando tutte le clausole di censura preventiva pretese dalla RAI, sbeffeggiando i pavidi dirigenti.

Ma fu il Festival dell'anno successivo, a consacrarlo definitivamente come terrorista comico della tv: 22 milioni di telespettatori rimasero quella sera incollàti davanti allo schermo per seguire i suoi attacchi al vetriolo al mondo della politica, e al giornalista Sandro Mayer (Grillo suscitò scandalo definendolo pubblicamente "un coglione"), autore di un'intervista a un bambino rapito.

Il suo modo di fare spettacolo si fa sempre più graffiante e corrosivo, dalla satira di costume passa ad affrontare temi più scottanti di carattere sociale e politico, facendo rabbrividire i vari dirigenti della televisione che nonostante il "rischio" continuano ad invitarlo nelle loro trasmissioni. Riesce persino a sconvolgere i canoni tradizionali della comunicazione pubblicitaria, con la sua campagna promozionale per la Yomo (dal 1986 al 1988): una decina di spot, per l'epoca davvero rivoluzionari e ancora gustosi rivisti oggi (basti ricordare la "pubblicità telepatica" in assoluto silenzio con una musica in sottofondo e conclusa dicendo "Provate a uscire e comprare qualcos'altro, adesso!"). Vince i premi più prestigiosi del settore: Leone d'oro di Cannes, premio ANIPA, Art Director's club, Spot Italia Pubblicità e successo, Gran Premio Internazionale della TV (il Telegatto, vinto per la sesta volta).

Oltre agli impegni televisivi, che gli fruttano la bellezza di sei Telegatti, e agli innumerevoli spettacoli dal vivo, dove esprime al massimo le sue doti di grande comunicatore, Beppe Grillo si dedica anche al cinema, realizzando i seguenti film: Cercasi Gesù (1982), scritto con Antonio Ricci e diretto da Luigi Comencini, che vince il David di Donatello; Scemo di Guerra (1985), con Claudio Bisio e la regia di Dino Risi; e Topo Galileo (1988), con Claudio Cecchetto e sceneggiatura e soggetto scritti insieme a Stefano Benni.

Nel 1990 Grillo abbandona la televisione con uno strappo definitivo: nel corso di un programma il monologo furente del comico genovese viene interrotto da Baudo che pubblicamente "si dissocia" da quelle parole. Da quel momento Grillo è in esilio forzato. Ma, nonostante il suo abbandono televisivo, in un sondaggio Abacus del novembre 1991 risulta il comico più popolare. Anzi, l'esilio forzato dalla TV è stato anche la sua fortuna: i suoi spettacoli teatrali e nei palazzetti - da "Buone notizie" (1990) in poi - fanno registrare ovunque il tutto esaurito. Ora ad essere presi di mira non sono più i politici ma la gente comune e il suo comportamento irresponsabile soprattutto nei confronti dell'ambiente.

Nel 1994 Beppe Grillo torna in televisione, su Raiuno, con la doppia serata dal Teatro delle Vittorie. Le due puntate del 25 novembre e 2 dicembre raccolgono i consensi di un vastissimo pubblico (la seconda serata è seguita da 16 milioni di telespettatori). Questa volta l'attacco è rivolto all'inquinamento, alla stupidità collettiva, ai pubblicitari, la Sip, il 144, Biagio Agnes. Grillo non si risparmiò. La sensazione che "a pelle" suscitò quella eccezionale trasmissione fu duplice: dopo 5 anni di assenza dagli schermi, Grillo era più in forma che mai, mentre la sua comicità era molto cambiata... ed in modo definitivo. Che cosa sarebbe successo dopo era chiaro, anzitutto allo stesso Beppe Grillo, che esordì con le seguenti parole: "Ho talmente tante cose da dire che non so da dove cominciare, perché ho cinque anni di... cose. Allora devo dirvi in 50 minuti 5 anni di robe, e anche per i prossimi 5 anni, perché faremo solo questo e poi devo andare ancora via 5 anni." Sta di fatto che la veemenza del suo monologo fu tale da far registrare il giorno successivo allo show un vertiginoso calo delle chiamate al 144 e nei mesi successivi la definitiva chiusura di quel servizio (?) telefonico. E negli anni seguenti Grillo continuerà la sua battaglia a fianco delle associazioni di consumatori, in particolare contro le società telefoniche (nel 1995 partecipa all'assemblea dei soci Telecom definendola "un'associazione a delinquere"; nel 2000 fa causa alla Omnitel per falsi addebiti sulle schede prepagate finendo in tribunale).

La chiave di volta del nuovo rapporto di Grillo con le TV avviene quando il TG1 manda in onda un frammento della terza serata milanese del 24 febbraio 1995, in cui il comico invita sul palco il sindaco Marco Formentini, per respirare dal tubo di scappamento di un furgone costruito in persona dallo svizzero Markus Friedly: vapor acqueo anziché scarichi tossici!

Durante quella tournée (che tocca oltre 60 città italiane raccogliendo più di 400.000 spettatori), lo spettacolo di Bellinzona del 19 marzo 1995 viene registrato e poi trasmesso su alcune reti televisive straniere (in Svizzera sulla TSI il 7 aprile e in Germania su WDR poco più tardi, con tanto di traduzione simultanea in tedesco fuori campo: e il TG1 ci fa pure un servizio!) e previsto per il 10 gennaio 1996 su Raiuno.

Nel giugno 1995 Beppe fa un infuocato intervento all'assemblea torinese della Stet di Biagio Agnes. Ma la pressione sulla RAI di Letizia Moratti è tale che, appena 24 ore prima, lo spettacolo ("Energia & Informazione", ma il titolo non viene mai scritto da nessuna parte, biglietti compresi) viene annullato e mai più mandato in onda, se non in alcune serate organizzate in tutt'Italia dai Verdi per la propria campagna elettorale pochi mesi più tardi.

Dopo un breve intermezzo musicale - a settembre 1996, nel nuovo album "Cremona" di Mina, il comico si permette di reggere un duetto con la Signora della canzone italiana nell'esilarante "Dottore" - la vicenda spinge Grillo a registrare anche le successive tournée, "Cervello" (Genova, 16 maggio 1997) e "Apocalisse morbida" (Milano, 2 aprile 1998), trasmesse insieme allo spettacolo svizzero su Tele+ Nero tra marzo e aprile 1998 (rigorosamente in chiaro e perfino replicate), rete televisiva che da quel 31 dicembre ospita anche un vero e proprio Discorso all'Umanità nell'ultima serata dell'anno, subito dopo quello a reti unificate del Presidente della Repubblica Italiana (facendo nel frattempo un record d'incassi in carne e ossa al teatro Smeraldo di Milano sia quell'ultimo dell'anno che a fine '99).

A marzo 2000 comincia il nuovo tour con lo spettacolo "Time out", 70 date in tre mesi. Due mesi dopo, la Raidue di Carlo Freccero ripropone alcune serate senza preavviso e in via eccezionale (non registrazioni di teatro in TV ma vecchi filmati televisivi a casaccio e senza indicazioni, in stile Blob) nella serie Comici mica da ridere: volente o nolente, Grillo è sempre braccato dalla TV: in giugno Striscia la notizia del "compagno di merende" Antonio Ricci manda in onda 8 minuti di filmato dai suoi spettacoli di marzo portati dallo stesso Grillo all'Autorità per la concorrenza mentre Tele+ manda in onda (per la prima volta criptato) il suo spettacolo registrato al PalaEur di Roma il 5 maggio 2000, nonché l'ormai tradizionale Discorso all'Umanità, in un set che lentamente viene invaso dall'acqua (mentre il vero Grillo è al PalaVobis di Milano a brindare al vero Terzo Millennio).

Nel febbraio 2001 fa scalpore la sua installazione nella sua abitazione a Nervi di un impianto fotovoltaico da 1,8 kWp, grazie al quale può rivendere l'energia in eccesso all'Enel: è il primo caso italiano di "net-metering". Il 1° giugno a mezzogiorno presenta al Fnac di Milano (con l'autrice) il libro "No logo" di Naomi Klein, mentre 15 giorni dopo partecipa nell'Auditorium milanese al celebre dibattito "Globalizzato sarà lei!". A novembre, Tele+ manda in onda (criptata) una selezione da una decina di date della tournée "La grande trasformazione" (prima e dopo il fatidico 11 settembre) e la sera di S. Stefano una delle serate più recenti, al completo e in chiaro: il 2001 si chiude con il quarto Discorso all'Umanità, con Beppe che entra e per i primi minuti parla in un set genialmente capovolto.

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